18 ottobre 2007

Messaggio del Papa per la Giornata Missionaria

MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVIPER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2007

Tutte le Chiese per tutto il mondo

Cari fratelli e sorelle,
in occasione della prossima Giornata Missionaria Mondiale vorrei invitare l’intero Popolo di Dio - Pastori, sacerdoti, religiosi, religiose e laici - ad una comune riflessione sull’urgenza e sull’importanza che riveste, anche in questo nostro tempo, l’azione missionaria della Chiesa. Non cessano infatti di risuonare, come universale richiamo e accorato appello, le parole con le quali Gesù Cristo, crocifisso e risorto, prima di ascendere al Cielo, affidò agli Apostoli il mandato missionario: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato”. Ed aggiunse: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,19-20). Nell’impegnativa opera di evangelizzazione ci sostiene e ci accompagna la certezza che Egli, il padrone della messe, è con noi e guida senza sosta il suo popolo. E’ Cristo la fonte inesauribile della missione della Chiesa. Quest’anno, inoltre, un ulteriore motivo ci spinge a un rinnovato impegno missionario: ricorre infatti il 50° anniversario dell’Enciclica del Servo di Dio Pio XII Fidei donum, con la quale venne promossa e incoraggiata la cooperazione tra le Chiese per la missione ad gentes.
“Tutte le Chiese per tutto il mondo”: questo è il tema scelto per la prossima Giornata Missionaria Mondiale. Esso invita le Chiese locali di ogni Continente a una condivisa consapevolezza circa l’urgente necessità di rilanciare l’azione missionaria di fronte alle molteplici e gravi sfide del nostro tempo. Sono certo mutate le condizioni in cui vive l’umanità, e in questi decenni un grande sforzo è stato compiuto per la diffusione del Vangelo, specialmente a partire dal Concilio Vaticano II. Resta tuttavia ancora molto da fare per rispondere all’appello missionario che il Signore non si stanca di rivolgere ad ogni battezzato. Egli continua a chiamare, in primo luogo, le Chiese cosiddette di antica tradizione, che in passato hanno fornito alle missioni, oltre che mezzi materiali, anche un numero consistente di sacerdoti, religiosi, religiose e laici, dando vita a un’efficace cooperazione fra comunità cristiane. Da questa cooperazione sono scaturiti abbondanti frutti apostolici sia per le giovani Chiese in terra di missione, che per le realtà ecclesiali da cui provenivano i missionari. Dinanzi all’avanzata della cultura secolarizzata, che talora sembra penetrare sempre più nelle società occidentali, considerando inoltre la crisi della famiglia, la diminuzione delle vocazioni e il progressivo invecchiamento del clero, queste Chiese corrono il rischio di rinchiudersi in se stesse, di guardare con ridotta speranza al futuro e di rallentare il loro sforzo missionario. Ma è proprio questo il momento di aprirsi con fiducia alla Provvidenza di Dio, che mai abbandona il suo popolo e che, con la potenza dello Spirito Santo, lo guida verso il compimento del suo eterno disegno di salvezza.

Dal Vaticano, 27 Maggio 2007, Solennità di Pentecoste.

BENEDICTUS PP. XVI