31 ottobre 2008

“ENTRIAMO!”

Carissime Famiglie di San Barnaba,
c’è un grido che mi pare venga dal nostro cuore e sale fino alle nostre gole: “Entriamo”. È un grido di gioia, di soddisfazione e di liberazione. È un grido comune, di tutti, dopo mesi di “esilio” fuori dall’edificio della nostra chiesa. È un grido che ha diverse tonalità e nasce da diverse motivazioni.

“Entriamo in chiesa dopo la seconda fase dei lavori” è quanto diciamo tutti insieme aspettando Sabato 8 Novembre. La prima parte delle seconda fase è conclusa; dopo la Pasqua 2009 ci sarà la lucidatura, la predisposizione degli arredi (coro, pareti in legno…) e il rifacimento del sagrato, così che alla Festa Patronale di San Barnaba “faremo il taglio del nastro”. Grazie alla programmazione e al lavoro attento del Consiglio Affari Economici, e all’impegno di chi ha realizzato la pitturazione e la posa dei marmi, sono stati rispettati i tempi. Sicuramente varcando la soglia noterete della grandi novità, anche se solo il prossimo anno potremo ammirare lo “splendore” del luogo in cui viviamo l’incontro più bello con il nostro Signore Gesù. Dobbiamo avere ancora un po’ di pazienza!

“Entriamo in comunione piena con Gesù” gridano e ci dicono i ragazzi che celebreranno i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana Domenica prossima. Il Battesimo che Sara riceverà è ingresso nella vita trinitaria di Dio, la Cresima è il sigillo dello Spirito che “conferma” l’unione con Dio, la Comunione Eucaristica che per la prima volta riceveranno è il dono più grande che Gesù ha dato ai suoi discepoli e che noi “trasmetteremo” loro. È una comunione piena col Signore che dai ragazzi passerà alle loro famiglie e a tutta la nostra Comunità: lo Spirito offre sempre i suoi doni per il bene di tutti. Vi rinnovo perciò l’invito a pregare per i ragazzi e le loro famiglie, perché la Grazia del Signore scenda con abbondanza. Speriamo che la celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana accresca nella nostra Comunità la voglia di riscoprire il Vangelo per viverlo in casa, a scuola, nei luoghi di lavoro, ovunque… per “essere e diventare l’anima del mondo”.

“Entriamo in una comunione nuova con l’Arcivescovo e la nostra Diocesi” è l’invito che il Decano dei “Navigli”, don Giuseppe Vegezzi, ci fa venendo tra noi per la Visita Pastorale. Ci porta l’incoraggiamento del Vescovo per il “tanto” e il “bello” che facciamo in San Barnaba e ci spinge ad “aggiornare” il nostro cammino pastorale per essere Chiesa di Gesù che offre il Vangelo nel Gratosoglio con più prontezza.

“Entriamo”: continuano a dire gli € che vengono offerti nella raccolta della offerta straordinaria. Nonostante le difficoltà economiche di questi tempi le “entrate” sono buone e ciò permette di essere ottimisti nel programmare il pagamento dei debiti. Se poi avanzasse qualcosa dalla tredicesima… il grido degli € sarebbe più forte!

Carissime Famiglie, anche in mezzo a questi appuntamenti pieni di speranza non dimentichiamo i nostri fratelli e le nostre sorelle ammalati e anziani che ogni giorno fanno della loro casa la chiesa. Non dimentichiamo anche le famiglie che sono in difficoltà per la mancanza di lavoro o per gravi situazioni economiche, e quelle in cui non regna l’amore. Offriamo a tutti la nostra vicinanza e il nostro aiuto.

Nell’attesa di gustare insieme quanto Gesù ci darà attraverso i prossimi appuntamenti, vi saluto cordialmente
don Giorgio

PS
Non posso dimenticare…
Grazie a coloro che hanno deciso di dare una mano per la pulizia della chiesa e per il trasporto delle panche. È ancora possibile farlo. Se anche non date il nome e poi ci siete… perdoneremo la vostra dimenticanza.
I primi ad essere scusati sono senz’altro le famiglie dei ragazzi CresiComunicandi e i giovani… visto che a tutt’oggi si sono dimenticati di dare la loro adesione!

Famiglia e scuola: un’alleanza necessaria

Dalla terza tappa del Percorso Pastorale dell’Anno 2008-2009
«L’AMORE DI DIO È IN MEZZO A NOI: “Famiglia diventa anima del mondo”, ovvero la missione della famiglia al servizio del Vangelo, riportiamo il pensiero del nostro Arcivescovo su:

Famiglia e scuola: un’alleanza necessaria

Nell’impegnativo e affascinante compito di far cre-scere nella pienezza della loro umanità i propri figli, la famiglia non può fare a meno della scuola, proprio perché l’educazione è aprire alla relazione con gli altri, con la società. Anche se, per assurdo, una famiglia avesse tutte le competenze e tutte le conoscenze necessarie per far fare ai propri figli un percorso intellettuale analogo a quello scolastico, la scuola sarebbe comunque necessaria. Essa – al di là dei suoi limiti, a volte molto evidenti – rimane la principale risorsa formativa e culturale di cui la società oggi dispone.
La scuola, in realtà, esprime l’attenzione educativa di un popolo, trasmette alle nuove generazioni valori, sentimenti, emozioni, inclinazioni, conoscenze, ecc. che formano la tradizione di “sapienza” di una società, apre gli orizzonti a uno sguardo sul mondo intero e fa maturare le capacità di relazione, di pensiero critico e di decisione, indispensabili per la piena realizzazione del progetto di vita di ogni ragazzo e di ogni ragazza. La scuola deve dirsi uno dei patrimoni più preziosi di una nazione. Proprio per questo, la comunità cristiana non può non nutrire stima e amore per la scuola e per chi in essa lavora, e si sente chiamata a collaborare con loro in ordine al bene comune.
Il passaggio dall’ambiente della famiglia allo spazio sociale della scuola conduce a un particolare arricchimento personale, del tutto necessario. Nella scuola infatti si incontrano stili di vita, abitudini, mentalità differenti da quelli che la famiglia ha fin lì trasmesso in modo pressoché esclusivo.
Oggi poi l’incontro arricchente – ma anche non privo di problemi – con persone diverse è anche, molto spesso, l’incontro con etnie, lingue, tradizioni, religioni e abitudini differenti. E’ un fatto, questo, che merita una riflessione. Il fatto è che silenziosamente sta già avvenendo l’integrazione di moltissimi ragazzi stranieri proprio a partire dalla quotidiana esperienza comunitaria che si attua nelle classi scolastiche. Ognuno dei nostri figli, specie in tenera età, vanta nella cerchia delle sue relazioni un piccolo “amico” nato da genitori di etnie e culture profondamente differenti dalla nostra. E loro, i bambini, diversamente dagli adulti, prima di vedere una diversità etnica sono capaci di scorgere un loro simile, un bambino come loro, portatore degli stessi diritti… Così, sia la scuola che la famiglia, non possono non sentirsi maggiormente impegnate ad accompagnare questa esperienza di inserimento culturale e di integrazione sociale, spesso di non facile e immediata comprensione, ma necessaria per il bene, attuale e futuro, di tutti.
Non ci si può nascondere che da decenni la scuola italiana vive una situazione di disagio: i continui e sempre interrotti tentativi di riforma, la cronica carenza di risorse e di strutture adeguate, l’insoddisfacente riconoscimento della professionalità di chi in essa vi lavora con serio impegno e, viceversa, la trascuratezza e la mancanza di un responsabile intervento nei confronti di chi non svolge il proprio compito, e così via.
Questo disagio, che in certe situazioni si accentua sino a compromettere anche gravemente la possibilità di offrire ai ragazzi un percorso educativo sereno ed efficace, può portare a un rimpallo di responsabilità. Si sente allora dire – a seconda della parte che si fa “accusatrice” – che se la scuola va male la colpa è del governo e delle istituzioni; oppure è degli insegnanti che sono impreparati e inconcludenti; o del personale non docente che non fa il suo mestiere; o dei dirigenti che non sono capaci di coordinare e governare; o dei genitori che non seguono a casa i propri figli e non insegnano loro un minimo di disciplina; oppure dei ragazzi che “hanno la testa per aria”, sono continuamente distratti e diventano spesso protagonisti impunibili di fenomeni di “bullismo”; o ancora di quegli alunni “difficili” (spesso stranieri) che impediscono alla classe di proseguire nel programma; o della televisione e di internet che offrono modelli alternativi a quelli della scuola; o, infine, della società, questa specie di entità astratta che ha comunque tutte le colpe…
Considerazioni in tutto o in parte vere, ma l’accusa reciproca non porta lontano. Solo una vera alleanza tra tutti coloro che hanno a cuore l’educazione integrale delle nuove generazioni può far uscire la scuola italiana dalla crisi, in particolare l’alleanza tra genitori, insegnanti e operatori scolastici.

“APOCALISSE” DI SAN PAOLO

SPECIALE ANNO PAOLINO LA “APOCALISSE” DI SAN PAOLO
Atti degli Apostoli 9,1 – 9

1 Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. 3 E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all`improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4 e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?". 5 Rispose: "Chi sei, o Signore?". E la voce: "Io sono Gesù, che tu perseguiti! 6 Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare". 7 Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. 8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, 9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

A Damasco Paolo ha compreso che Gesù di Nazaret è il vero Messia: da persecutore della Chiesa a “illuminato” da Cristo (ebreo arrivato). In quell’illuminazione si radica la sua comprensione dell'azione salvifica di Dio nel Cristo.

A Damasco Paolo ha compreso di dover cambiare vita e di dover aderire in pieno, mediante la fede, alla persona di Gesù: non conversione da una fede ad un'altra, non conversione morale, ma conversione a Cristo (compimento dell’attesa del popolo d’Israele). Si è visto costretto a cambiare l'orientamento della sua vita, c'è Qualcuno al di sopra di tutti che merita di essere servito e amato sopra ogni altra cosa o persona: Gesù di Nazaret! La fede in Cristo e la comunione con Cristo diventano lo scopo della sua vita.

A Damasco Paolo ha compreso che tra Gesù e i cristiani vi è una identità spirituale: la concezione della Chiesa dell' Apostolo per lo meno ha una delle sue radici nel suo incontro con il Cristo. Il Signore risorto si identifica con la comunità dei suoi fedeli.

A Damasco Paolo ha avuto il dono di comprendere che nella vita quello che vale di più è il dono di sé a Colui per amore del quale possiamo amare il prossimo.

A Damasco Paolo diventa consapevole che la Grazia è onnipotente, che ciò che è importante è il solo operare di Dio, la sua elezione gratuita, che trascende ogni azione umana (Rom 9-11): lì nasce la posizione radicale dell'Apostolo contro ogni pietà che si basi sulla legge.
A Damasco si radica la sua consapevolezza della spaventosa natura del peccato e di conseguenza ha le sue radici l'impegno missionario dell'Apostolo: lì nasce la coscienza di essere “apostolo e la coscienza della missione.

Scuola di genitori

Per chi ha figli dai 10 ai 14 anni. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Famiglie Insieme e dall’Istituto Cocchetti. Gli incontri si terranno presso la Parrocchia S. Antonio Maria Zaccaria - via S. Giacomo 9

* venerdì 7 novembre 2008 ore 21,00
Prendiamone atto: internet e videofonini, come/cosa fare?

* venerdì 14 novembre 2008 ore 21,00
Lo studio in famiglia: quando la scuola può creare tensioni.

AAA CERCANSI BRACCIA E TANTA VOGLIA DI FARE

Si avvicina la fine di una fase importante dei lavori della nostra chiesa e ancora una volta sono necessarie braccia per pulire e ri-allestirla con quanto occorre.

Le tre occasioni di lavoro sono le seguenti:

Giovedì 6 Novembre dalle ore 9.00 alle ore 12.00 la pulizia del pavimento:
chi è disponibile venga munito di scopa e straccio per lavare il pavimento;

Giovedì 6 Novembre dalle ore 20.30 alle ore 22.30 pulizia delle panche, spostamento in chiesa e trasporto degli arredi necessari:
chi è disponibile venga munito di panno per la pulizia degli arredi;

Sabato 8 Novembre dalle 9.30 alle 12.30 “lavori di fino”.

Lascia all’incaricata il tuo nome e la tua adesione al termine delle S. Messe delle
domeniche del 26 ottobre e 2 novembre.

CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI

DOMENICA 11 NOVEMBRE 2008 ORE 11,00 IN CHIESA

SOLENNE CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA
CON CRESIMA AMMINISTRATA DA DON GIUSEPPE VEGEZZI,
DECANO DEL DECANATO NAVIGLI.

Di conseguenza, per consentire il regolare svolgimento di questa Celebrazione la S. Messa delle ore 10,00 viene anticipata alle ore 9,45.

Appuntamenti da Domenica 2 novembre 2008

DOMENICA 2 novembre
«COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI»
Libro di Giobbe (19,1.23-27)
Lettera di san Paolo Apostolo ai Romani (5,5-11)
Vangelo secondo Giovanni (6,37-40)

Lunedì 3 novembre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.

Martedì 4 novembre «S. Carlo Borromeo, vescovo»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro di formazione dei Ministri liturgici delle Parrocchie dell’Area Omogenea..

Mercoledì 5 novembre
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Recita dei Vespri e Tombolata.

Giovedì 6 novembre
ore 21,00 presso la Parrocchia Ss. Giacomo e Giovanni: SCUOLA DELLA PAROLA GIOVANI «Maestro dove abiti?». L’incontro sul tema “Vieni e vedi” (Gv 1,43-51) sarà guidato da don Augusto Bonora.

Venerdì 7 novembre
ore 15,00 presso la Cappella feriale: Adorazione Eucaristica.
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei PreAdolescenti (2a e 3a media).
ore 21,00 in Chiesa: Incontro con i Padrini, le Madrine ed i Genitori dei Cresi-comunicandi. Al termine dell’incontro è offerta l’opportunità di confessarsi a chi lo volesse.
ore 21,00 presso la Casa Parrocchiale: ITINERARIO DI FEDE IN PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO. Tema: «Essere coppia cristiana: Dio chiama ad amare e ad amarsi».

Sabato 8 novembre
ore 10,30 presso il Centro P. Vismara: «REGALIAMOCI UNO STOP.». Incontro decanale di spiritualità biblica: “Paolo: per me vivere è Cristo - 1”. Guiderà l’incontro don Santo Laffranchini.
ore 10,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.

DOMENICA 9 novembre
«NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO»
Libro del profeta Ezechiele (34,11-12:15-17)
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15,20-26:28)
Vangelo secondo Matteo (25,31-46)

GIORNATA DIOCESANA DELLA CARITAS
Lunedì 10 novembre «S. Leone Magno, papa e dottore della Chiesa»
ore 15,00 presso la Parrocchia Maria Madre della Chiesa: Incontro dei due Gruppi della Terza Età.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Martedì 11 novembre «S. Martino di Tours, vescovo»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Lectio divina per i Giovani.

Venerdì 14 novembre
ore 18,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei PreAdolescenti (1a media).
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei PreAdolescenti (2a e 3a media).

DOMENICA 16 novembre
«I DOMENICA DI AVVENTO»
Vangelo secondo Marco (16,9-16) per la S. Messa vigiliare
Libro del profeta Isaia (24,16b-23)
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15,22-28)
Vangelo secondo Marco (13,1-27)

A PARTIRE DA QUESTA DOMENICA L’ORARIO DELLE SS. MESSE FESTIVE
SARÀ IL SEGUENTE: 8,30 - 10,30 - 18,00

Nuovi Presidente e Consiglieri USSB

E via che si comincia ....
Pardon.
E via che si continua ...
Sì il verbo giusto è CONTINUARE.
Il messaggio che è uscito dall'Assemblea dei Soci USSB di ieri sera (venerdì 24 ottobre 2008) è proprio questo: vogliamo continuare a fare bene lo sport, e farlo sempre meglio.
Lo dice la storia della nostra Associazione, che negli anni ha visto crescere costantemente il numero dei giocatori e delle squadre.
Lo dicono i risultati, quelli delle classifiche ma soprattutto quelli dello spogliatoio, che raccontano di ragazzi che stanno bene insieme, si divertono (certo con alti e bassi, ma chi non li ha?) e crescono.
Lo dice la voglia di partecipazione di giovani e genitori che vedo sempre numerosi e con tante idee.
C'è del buono in Gratosoglio e in San Barnaba che chiede solo di saltar fuori. Anche dai campi sportivi e dalle palestre.
Tutti in USSB siamo consapevoli di ciò e per questo intendiamo accogliere e gestire la richiesta di fare sport per quello che è: voglia di esprimersi, di giocare, di stare insieme propria di ogni persona.
E non ci accontentiamo di farlo “per sport” ma intendiamo farlo con passione e con competenza, preparandoci con momenti formativi dedicati e confrontandoci con il più ampio piano formativo che è la Pastorale Giovanile nel quale ci riconosciamo.
È una sfida non semplice se si pensa al lavoro richiesto dai circa 200 ragazzi delle 14 squadre tra calcio basket e pallavolo, svolto grazie al volontariato di decine di ragazzi ed adulti che scelgono di dedicare il proprio tempo.
Questo però non ci spaventa perché si sa che la fatica si sopporta meglio quando la si condivide con gli altri e soprattutto quando se ne vedono i risultati.
Con questo spirito positivo ci accingiamo a vivere i prossimi due anni del nuovo mandato, nei quali ci confronteremo con problematiche educative, organizzative e finanziarie non semplici e che richiederanno preparazione, creatività e passione, gli ingredienti fondamentali per qualsiasi squadra che voglia essere vincente.
Lo Spirito Santo ci guidi.
Fabio Stragiotto
Presidente USSB
Consiglieri:
Stefano De Angeli - Norberto Mazzucchelli - Paolo Nidasio - Sergio Cerri - Eligio Maestri - Clara Notarianni - Roberto Bernardinello - Stefano Maschio - Giorgio Compostella - Giuseppe Notarianni - Marco Reggiani - Alessandro Bernini - Pierluigi Malvezzi

Genitori a bordo campo

Genitori a bordo campo
Domenica 26 ottobre si è tenuto l’incontro formativo organizzato dall’USSB “Genitori a bordo campo”.
Il Professor Roberto Mauri, psicologo e responsabile della formazione del CSI, ci ha accompagnato lungo un percorso che ha esaminato la dimensione educativa del fare sport.

È stato un momento molto interessante che ci ha portato a riflettere su quanto l’attività sportiva dei propri figli faccia bene ai genitori, offrendo loro formidabili occasioni per mettere in campo strategie educative e di relazione con i ragazzi.

Ma i genitori non sono soli in questa attività educante. Interagiscono infatti con i diversi operatori della società sportiva (allenatori, dirigenti, arbitri) che, nella diversità dei ruoli, con loro collaborano alla crescita dei ragazzi.

L’esperienza e la grande comunicativa del relatore hanno saputo creare un reale coinvolgimento in tutti i partecipanti (circa una settantina) lasciandoci molti spunti sui quali lavorare.

L’attività formativa dell’USSB prosegue con incontri dedicati ad allenatori e dirigenti che si terranno nei prossimi mesi di dicembre e febbraio.

COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

2 novembre 2008
In tutte le Ss. Messe verrà fatta memoria dei fedeli della nostra Comunità deceduti a partire dal 2 novembre 2007 a tutt’oggi, per affidarli alla infinita misericordia di Gesù,che è morto sulla croce per la remissione dei peccati e per la nostra riconciliazione al Padre.

Signore Dio nostro
con la morte del tuo Figlio Gesù
tu hai vinto la morte
e con la resurrezione
tu ci ridai la vita.

Sii in mezzo a noi in quest’ora dolorosa
in cui piangiamo la morte dei nostri cari.
Accogli la loro anima nella tua pace.
Aumenta la nostra fede!

Noi sappiamo che chi non è più con noi
a questa mensa
non è lontano da noi
perché ha creduto e sperato in te.

Fa’ che ci uniamo tutti un giorno
alla tua mensa del cielo.
Tu che dai vita a tutti i defunti
e regni per sempre nei secoli dei secoli.

Amen.

25 ottobre 2008

Preghiera



Padre,
dona lo Spirito
ai ragazzi,
alle loro famiglie
e alla nostra comunità,
perché siano degni
di incontrare
Gesù nell’Eucaristia

Carissime famiglie di San Barnaba,

Carissime famiglie di San Barnaba,
fra qualche giorno rientreremo in chiesa. Nell’aria c’è una certa preoccupazione poiché ancora grande è il viavai di camion, muratori e altro. Ci si chiede se sarà possibile celebrare i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana il prossimo 9 Novembre.
Alcuni hanno voluto sbirciare, e in loro è cresciuta l’ansia di un possibile slittamento della fine dei lavori. Alcuni sono entrati in chiesa per vedere come vanno le cose, traendone una brutta impressione. E pensare che basta aprire il sito della Parrocchia e tutto è chiaro e documentato con immagini (fotografo d’eccezione don Giuseppe!).
In ogni caso non preoccupiamoci: noi faremo quanto deciso e previsto!
È meglio in questo momento pensare a quanto il Signore donerà ai nostri ragazzi, alle loro famiglie e a tutta la Comunità attraverso la Celebrazione dei Sacramenti.
Rinnovo a tutte voi l’invito a pregare affinché lo Spirito del Signore continui l’opera meravigliosa nel cuore e nella vita dei ragazzi e sia fonte d’amore nelle famiglie.
Penso però che la celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana che vivremo Domenica 9 Novembre arrivi al momento giusto e getti una luce su alcune situazioni che stiamo vivendo.
C’è in atto una crisi economica mondiale: e ci chiediamo come ci toccherà? quanto ci toccherà? Serpeggia una certa tensione sociale che non permette di vedere le cose con lucidità, e che non permette di cogliere che più che una crisi economica è in atto il cambio del modello di vita che abbiamo mantenuto per decenni e che non è più possibile sostenere. Serve un nuovo modello di vita, uno stile diverso di affrontare la realtà, fondato sulla sobrietà che supera ogni consumismo e sulla solidarietà che avvicina ogni distanza e differenza. Ma non è Gesù, che entrerà in comunione con i nostri ragazzi, il modello sempre nuovo? Non è lo Spirito, che riceveranno, la forza per percorrere la strada dell’amore che si fa dono?
Inoltre la scuola sta vivendo un momento di forte tensione. Forse centra anche il decreto incriminato da molti, ma è più probabile che sotto ci stia una vera e propria “emergenza educativa” (Benedetto XVI). In tempi non sospetti avevamo pubblicato sull’Informatore il testo del Papa che dava suggerimenti, più che mai illuminanti anche ora. Anche il nostro Arcivescovo nel Percorso Pastorale (Famiglia diventa anima del mondo) usa un intero capitolo per mostrare quanto sia importante la scuola per i giovani,
per le famiglie, per la società. Si educa con la cultura (un bene raro ultimamente), c’è bisogno di spendersi in favore delle giovani generazioni con passione, in atteggiamento di ascolto, senza schematismi e ideologie. Vi propongo di mettere a confronto su questo tema i testi del Papa, dell’Arcivescovo e il Decreto che sta creando sconcerto (si trova tutto in internet). Il donare Battesimo, Confermazione ed Eucarestia ai nostri ragazzi fra qualche settimana non è già esprimere la nostra voglia di educare nel nome e nello stile di Gesù?
La Solennità di tutti i Santi ci incoraggi nell’impegno a diventare “anima del mondo” anche in questi campi, testimoniando fiducia nel Signore e apertura e solidarietà verso tutti.
Alla luce di questa festa auguro a tutti un Buon Onomastico.
Fraternamente nel Signore,
don Giorgio

PS
I lavori in chiesa procedono come da copione… però per rientrare e poterla usare è necessario riportare dentro tutto l’occorrente! Non dimenticate di dare la vostra disponibilità nei tempi stabiliti (vedere spazio all’interno).
Ci sono famiglie particolarmente interessate al rientro, speriamo di vederle presenti in numero rilevante.
Ci sono persone che hanno tanta forza (dicesi giovani!): speriamo di vederne tanti.
Ci sono…

SULLE STRADE DELLA PAROLA

Lectio divina per gli Adulti 40-50nni che abbiano voglia di scoprire il vero volto di Gesù, attraverso l’incontro con la PAROLA.

Cammineremo sulle orme di san Paolo con la Lettera ai Galati

Gli incontri, guidati da don Giorgio, si terranno alle ORE 21 presso la Cappella dei giorni feriali (sotto la casa parrocchiale)

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

Giovedì 30 Ottobre 2008: “Io Paolo”: l'uomo, il cristiano, l'apostolo (introduzione)

Giovedì 29 Gennaio 2009 - Galati 1,1-2,14
” La verità del Vangelo”: siamo salvi per l’opera gratuita e misericordiosa di Dio.

Giovedì 26 Febbraio 2009 - Gal.2,15-3,24
“Gesù è morto per me”: siamo riscattati dalla maledizione della legge.

Giovedì 23 Aprile 2009 - Gal.3,25-4,31
“Siamo figli di Dio in Gesù Cristo” ed eredi della benedizione di Dio.

Giovedì 21 Maggio 2009 - Gal. 5,1-6,18
“Liberi in Cristo Gesù” e “condotti dallo Spirito”: servi dei fratelli portando i pesi gli uni degli altri.

Le date permettono di partecipare agli appuntamenti di Avvento e di Quaresima

SPECIALE SAN PAOLO

SIAMO GIUSTIFICATI IN CRISTO GESÙ

Dopo aver attentamente ascoltato la parola di Paolo che è parola di Dio, proviamo a far risaltare alcuni temi che possano essere utili alla nostra crescita spirituale personale e comunitaria.
Per prima cosa rileviamo come Paolo entri immediatamente in comunione con i cristiani di Roma che egli ancora non conosce. Ne ha sentito parlare e questo è per lui sufficiente per irrompervi: che li unisce è la medesima fede in Gesù Cristo e l’amore di Dio Padre. Manifesta immediatamente il desiderio di vederli, di scambiarsi i doni, di sentirsi confortato nella stessa fede in Gesù e promette loro di renderli partecipi dei doni dello Spirito Santo. Infine rivela lo scopo primo della sua visita: “Il mio compito è di rivolgermi a tutti: ai popoli di civiltà greca e agli altri, alla gente istruita e agli ignoranti; e per quanto dipende da me, sono pronto ad annunziare il messaggio di Cristo anche a voi che siete in Roma.”
Rileviamo quindi quanto sia forte, fondamentale in Paolo la convinzione della potenza del Vangelo che salva, che è potenza di Dio che salva mediante la fede nel figlio Gesù. La fede, per noi cristiani, non è una dottrina, né una filosofia, neanche una religione: è una persona, Gesù Cristo, questo Gesù che ci ha amato fino a morire e a morire in croce. E la fede è l’abbandono in Lui che ci salva. In noi deve radicarsi la certezza che Dio in Gesù ci ama così come siamo, con i nostri peccati, con le nostre debolezze, invidie, ingiustizie. … e tutto ciò gratuitamente! Una volta liberamente accettato questo dono mediante la conversione del cuore noi dobbiamo sentirci giustificati, cioè resi “giusti”, sentirci nella condizione di “salvati”. Questa giustificazione gratuita mediante la fede tuttavia non ci libera dalla condizione di uomini deboli e peccatori; la fede deve diventare esperienza vissuta per ogni credente. Come fare? Noi cristiani cattolici – afferma Raniero Cantalamessa - riconosciamo nel sacramento della riconciliazione un eccellente e infallibile mezzo per rinnovare ogni volta l’esperienza della giustificazione mediante la fede. Nella confessione Cristo prende su di sé i miei peccati e io prendo su di me la sua giustizia, cioè la sua misericordia, il suo amore.
Da notare che la passione di Dio per l’uomo non è mai venuta meno nel tempo: l’ha dimostrato nell’Antico Testamento quando in vista del perdono tollerava pazientemente i peccati commessi. Nel Nuovo Testamento ci ha offerto Gesù che con la sua morte e resurrezione ci ha definitivamente liberato dal peccato e attirati a sé. Questo ininterrotto miracolo di salvezza continua sotto i nostri occhi con l’infaticabile opera della Chiesa nell’annuncio del Vangelo.
Proviamo ora ad osservare qual è in Paolo il comportamento di Dio nei confronti di ciascuno di noi personalmente e di tutta l’umanità. Egli si presenta come giudice. Scrive san Paolo: “Dio ripagherà ciascuno secondo le proprie azioni. Darà vita eterna a quelli che cercano gloria, onore e immortalità facendo continuamente il bene; manifesterà la sua collera e la sua indignazione contro quelli che sono egoisti e non seguono la verità, ma obbediscono a tutto ciò che è ingiusto.” Il Dio giusto e severo che condanna chiunque opera il male non ci deve disorientare perché noi cristiani siamo stati graziati, resi giusti al suo cospetto per i meriti di Gesù Cristo. In Gesù e con Gesù si è manifestata la giustizia di Dio – dice ancora Raniero Cantalamessa – equivale a dire: si è manifestata la bontà di Dio, il suo amore, la sua misericordia. Non sono gli uomini che, improvvisamente, hanno mutato vita e costumi e si sono messi a fare il bene; la novità è che Dio ha agito, ha teso per primo la sua mano all’uomo peccatore e la sua azione ha compiuto i tempi.
Concludiamo questo momento rilevando dall’insieme del messaggio di Paolo che tutti, proprio tutti siamo salvati in Gesù Cristo. A tutti è data la possibilità di essere graziati se verrà accolto il dono gratuito dell’amore di Dio in Gesù. Come potrà avvenire questo? E’ un mistero dell’amore giusto e misericordioso di Dio.

ANNO ORATORIANO 2008 - 2009

Educare al positivo e alla fiducia verso l’altroè la condizione perché nei confronti dell’altro, del nuovo, del diverso, dell’originale, dell’estraneo, dello straniero, non si coltivi una cultura del pregiudizio, dell’esclusione o della paura, ma ci si apra fiduciosi e rispettosi, scorgendo la terra buona che c’è nel mondo e nelle altre persone e lavorando perché gli elementi cattivi che impediscono al seme di germogliare siano eliminati.
Tali condizioni negative non riguardano quasi mai la terra, cioè il cuore delle persone, ma sono alimentate da situazioni esterne generate dal contesto in cui si cresce e si vive.
La fiducia verso gli altri oggi non è un fatto spontaneo: è utile riportare alla giusta cautela e attenzione nei confronti di condizioni limite o di ambiguità, ma bisogna che la diffidenza nelle relazioni fra pari, sempre più diffusa anche nei ragazzi e in certe raccomandazioni ansiogene, sia sfatata da una reale apertura verso la molteplicità dei VOLTI che rendono ogni incontro un’occasione bella per accogliere, integrare, dare anima ed entusiasmare.
(continua)

SCUOLA DI GENITORI

Hai figli dai 10 ai 14 anni?
L’Associazione Famiglie Insieme e l’Istituto Cocchetti ti invitano a un ciclo di 3 incontri, sul mestiere più bello (e più difficile) del mondo: quello di genitore.

SCUOLA DI GENITORI

conduce la dr.ssa Fabiana Gatti, psicologa dell’Università Cattolica di Milano esperta di tematiche familiari ed educative.

* venerdì 31 ottobre 2008 ore 21,00
Saper dire di no. Genitori al bivio tra affetto e regole.

* venerdì 7 novembre 2008 ore 21,00
Prendiamone atto: internet e videofonini, come/cosa fare?

* venerdì 14 novembre 2008 ore 21,00
Lo studio in famiglia: quando la scuola può creare tensioni.

Appuntamenti dal 26 ottobre 2008

DOMENICA 26 ottobre
«XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO»

Libro dell’Esodo (22,21-27)
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (1,5-10)
Vangelo secondo Matteo (22,34-40)

nel pomeriggio CASTAGNATA in ORATORIO

ore 17,30 in Oratorio: Incontro con i genitori degli atleti dell’U.S.S.B (e non solo) sul tema: «Genitori a bordo campo».

Lunedì 27 ottobre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Martedì 28 ottobre «Ss. Simone e Guido, apostoli»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Don Giuseppe Vegezzi, Decano del Decanato “Navigli”, incontra il Consiglio Pastorale Parrocchiale ed il Consiglio Affari Economici.

Mercoledì 29 ottobre «S. Onorato di Vercelli, vescovo»
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Recita dei Vespri e Festa dei Compleanni.

Giovedì 30 ottobre
ore 21,00 presso la Cappella feriale: Catechesi dei 40-50nni: «Io Paolo: l’uomo, il cristiano, l’apostolo». Introduzione.
ore 21,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Giovani.

Venerdì 31 ottobre
ore 17,00 presso il Centro Parrocchiale: Riconciliazione dei Cresi-comunicandi.
ore 18,00 presso il Centro Parrocchiale: S. Messa vespertina secondo la
liturgia della festività di TUTTI I SANTI.
ore 20,00 presso il Centro Parrocchiale: Festa dei Preadolescenti e degli Adolescenti.

SABATO 1 novembre
«TUTTI I SANTI»

Libro dell’Apocalisse (7,2-4:9-14)
Prima lettera di san Giovanni Apostolo (3,1-3)
Vangelo secondo Matteo

ore 18,00 presso il Centro Parrocchiale: S. Messa vespertina secondo la liturgia della COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI.

DOMENICA 2 novembre
«COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI»

Libro di Giobbe (19,1.23-27)
Lettera di san Paolo Apostolo ai Romani (5,5-11)
Vangelo secondo Giovanni (6,37-40)

AAA CERCANSI BRACCIA E TANTA VOGLIA DI FARE

Si avvicina la fine di una fase importante dei lavori della nostra chiesa e ancora una volta sono necessarie braccia per pulire e ri-allestirla con quanto occorre.

Le tre occasioni di lavoro sono le seguenti:

- Giovedì 6 Novembre dalle ore 9.00 alle ore 12.00 la pulizia del pavimento: chi è disponibile venga munito di scopa e straccio per lavare il pavimento;

- Giovedì 6 Novembre dalle ore 20.30 alle ore 22.30 pulizia delle panche, spostamento in chiesa e trasporto degli arredi necessari: chi è disponibile venga munito di panno per la pulizia degli arredi;

- Sabato 8 Novembre dalle 9.30 alle 12.30 “lavori di fino”.

Lascia all’incaricata il tuo nome e la tua adesione al termine delle S. Messe delle domeniche del 26 ottobre e 2 novembre.

PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE


A
TANTI,
TANTI,
TANTI,
LOURDES

30 MAGGIO - 2 GIUGNO 2009



Appena possibile verrà fornito il programma dettagliato
con i relativi costi

10 ottobre 2008

“FAMIGLIA DIVENTA ANIMA DEL MONDO!”

Carissime Famiglie di San Barnaba,
all’inizio di questo nuovo anno pastorale vi ripeto con calore l’invito che l’Arcivescovo ha rivolto a tutta la Diocesi. Ve lo ripeto, essendo certo che anche per le nostre famiglie si tratta soprattutto di mostrarlo, di farlo vedere, di uscire allo scoperto, perché voi già siete “anima del mondo” con l’amore che
cercate di vivere in casa e con la volontà di fare del bene anche fuori dalle mura. Avremo modo durante i prossimi mesi di comprendere meglio cosa significa questo invito, per vivere in modo più luminoso la testimonianza della fede in famiglia e con la nostra Comunità di San Barnaba.
Purtroppo siamo ancora una Comunità “nomade”: celebriamo l’Eucarestia festiva fuori dalla nostra chiesa! Passando davanti al sagrato vedete che i lavori continuano a ritmo intenso. Qualcuno che ha voluto sbirciare ha detto: “diventerà una basilica!”. Stiamo facendo una corsa contro il tempo per poter rientrare il 9 Novembre e celebrare due eventi importanti.
Innanzitutto la celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana per una sessantina di ragazzi: Sara riceverà anche il Battesimo, ma tutti potranno gustare il dono della Confermazione e unirsi per la prima volta a Gesù nella Comunione. È un avvenimento che coinvolge molte famiglie sia all’interno sia nelle relazioni con parenti e amici, ma interpella tutta la Comunità. È la nostra Comunità che offre a questi ragazzi i doni più grandi del Signore Gesù, la vita nuova attraverso i Sacramenti. Ma è la nostra Comunità che si impegna a offrire loro la possibilità di essere accompagnati negli anni dell’adolescenza e della giovinezza per conoscere meglio Gesù, scegliere di amarlo e di fare come Lui. È un impegno che le loro famiglie sono chiamate a vivere in forma diretta cercando insieme i modi più adatti per accompagnare il figlio o la figlia nella vita di fede. Vi invito a pregare per questi ragazzi, perché lo Spirito di Gesù Risorto li riempia e li rafforzi; vi invito a pregare per le loro famiglie e per i padrini e le madrine perché siano di esempio e di incoraggiamento a seguire Gesù; vi invito inoltre a pregare perché il nostro Oratorio sappia essere capace di collaborare con le famiglie nell’avere cura di tutti i giovani.
Domenica 9 Novembre sarà anche l’occasione per vivere un momento della Visita Pastorale. Dovrebbe (vorrebbe!) venire l’Arcivescovo, però non è in grado di visitare tutte le Parrocchie. Delega perciò il Decano a incontrare il Consiglio Pastorale e il Consiglio Affari Economici e a celebrare una Eucarestia nella Comunità. Tra noi sarà presente proprio in questa Domenica particolare e impartirà la Confermazione ai nostri ragazzi. Sarà il momento per ringraziare con noi il Signore, per farci sentire in comunione con la Chiesa di Milano e per incoraggiarci a camminare nel Signore. La Visita Pastorale avverrà in diversi momenti e in tempi diversi (vedi articolo all’interno), e va “innaffiata” di tanta preghiera. Invito perciò tutte voi famiglie a pregare perché questa occasione serva alla nostra Comunità per metterci in sintonia col Vangelo e con la Chiesa.
La Grazia del Signore si manifesta per noi con questi “vestiti”: lo Spirito ci conceda di accoglierla con attenzione e disponibilità, con gioia e speranza. È questo l’augurio che faccio a tutte voi famiglie di San Barnaba all’inizio di questo anno comunitario.
Con affetto fraterno
don Giorgio

Appuntamenti da Domenica 12 ottobre 2008

DOMENICA 12 ottobre
«XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO»
Libro del profeta Isaia (25,6-10)
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (4,12-14.19-20)
Vangelo secondo Matteo (22,1-14)

I fidanzati iniziano l’Itinerario di fede in preparazione al Sacramento del Matrimonio, partecipando all’ Eucarestia delle ore 10,00 in Salone Teatro, e a un momento di conoscenza e di festa alle ore 11,00 in Casa parrocchiale.


Lunedì 13 ottobre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Mercoledì 15 ottobre «S. Teresa d’Avila, vergine e dottore delle Chiesa»
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario.

Venerdì 17 ottobre «S. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire»
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei PreAdolescenti (2a e 3a media).

Sabato 18 ottobre «S. Luca, evangelista
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Cresi-comunicandi
ore 20,45 presso la Basilica di S. Stefano: VEGLIA MISSIONARIA DIOCESANA “Tutto io faccio per il VANGELO” (1Cor 9,23).

DOMENICA 19 ottobre
«DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE»
Libro del profeta Baruc (3,24-28)
Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (2,19-22)
Vangelo secondo Giovanni (10,22-30)
«GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE»

Dopo le Ss. Messe del mattino, in Oratorio si effettua la vendita dei prodotti del Mercatino Equo e Solidale, unitamente a lavori del Gruppo Missionario.

Lunedì 20 ottobre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Martedì 21 ottobre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Lectio divina per i Giovani.
Mercoledì 22 ottobre
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi della TERZA ETÀ.

Giovedì 23 ottobre
ore 19,15 presso il Centro Parrocchiale: Incontro di Catechesi per gli ADULTI «Siamo giustificati in Cristo Gesù» (Rom 1,1-2,16; 3,21-30;). Seguirà cena frugale già preparata. Sarà disponibile il Sussidio nei luoghi delle Celebrazioni Eucaristiche Festive.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Riunione del Consiglio d’Oratorio.

Venerdì 24 ottobre «Beato Luigi Guanella, sacerdote»
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei PreAdolescenti (2a e 3a media).
ore 21,00 presso la Casa Parrocchiale: ITINERARIO DI FEDE IN PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO. Tema: «Essere coppia: una storia, un cammino, un progetto».

Sabato 25 ottobre
ore 9,30 presso l’Auditorium San Fedele: VII Giornata Diocesana per Responsabili dei Gruppi Liturgici «Celebrare col nuovo Lezionario Ambrosiano».
ore 10,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei ragazzi che si preparano a ricevere i Sacramenti della Confermazione e dell’Eucarestia.

Durante la S. Messa delle ore 18,00, saluteremo don Renato Lovagnoli, per alcuni anni Direttore del Centro P. Vismara e, come tale, collaboratore dei nostri sacerdoti, in quanto chiamato dalla propria Congregazione a svolgere le funzioni di Vicario Parrocchiale in una zona del Kenia.

DOMENICA 26 ottobre
«XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO»
Libro dell’Esodo (22,21-27)
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (1,5-10)
Vangelo secondo Matteo (22,34-40)

CASTAGNATA in ORATORIO

ore 15,30 in Oratorio: Incontro con i genitori (e non solo) degli atleti dell’U.S.S.B. sul tema: «Genitori a bordo campo».

LUNEDÌ 20 OTTOBRE alle ore 21,00

LUNEDÌ 20 OTTOBRE alle ore 21,00
presso il SaloneTeatro della Parrocchia Sant’Antonio Maria Zaccaria (via Boifava)

L’Associazione “La Rondine” presenterà il progetto di accoglienza di bambini provenienti dalla Bielorussia che verranno ospitati nella prossima primavera per 40 giorni presso famiglie e accompagnati a frequentare la scuola di via Palmieri.

IN ATTESA DELLA VISITA PASTORALE

Per capire questo momento di grazia proviamo dare risposta ad alcune domande.

Cos’è la Visita Pastorale?
È l’Arcivescovo che decide di giungere nelle Comunità Cristiane della sua Diocesi, per farsi vicino e confermarci nella fede, per guardare insieme a come stiamo camminando dietro al Signore Gesù e quali passi fare insieme.
L’Arcivescovo l’ha così definita: “Scopo della visita pastorale è la missione: vorrei sostenere con la mia presenza e con l’indicazione di alcuni orientamenti il cammino di ciascun decanato sulla strada di una più decisa pastorale di insieme, per una testimonianza evangelica sempre più efficace nella concretezza del territorio in cui le comunità pastorali e le parrocchie sono inserite».

Perché una Visita Pastorale?
Per fare comunione con l’Arcivescovo, con la Diocesi, il Decanato e la Chiesa intera
Per verificare il cammino pastorale della nostra Comunità, la situazione economica e la precisione dei registri (Battesimi, Cresima, Matrimoni, Funerali)
Per far giungere il nostro parere all’Arcivescovo: ascoltare ed essere ascoltati è il primo passo della fraternità nella Chiesa.

Come avviene?
La Visita Pastorale dovrebbe essere fatta dall’Arcivescovo in persona, però (essendo la nostra Diocesi composta di 1100 Comunità) non è in grado di visitare tutte le Parrocchie. Ecco perché delega il Decano a fare alcuni momenti “parrocchiali”, mentre di persona si fa presente negli appuntamenti decanali.
Per i momenti parrocchiali verrà don Giuseppe Vegezzi, Parroco di Santa Maria delle Grazie al Naviglio che è stato eletto Decano del Decanato “Navigli” (11 Parrocchie da Gratosoglio fino alla zona sud della Darsena).

Gli appuntamenti con don Giuseppe saranno:
Martedì 28 Ottobre 2008 incontrerà il Consiglio Pastorale e quello per gli Affari Economici.
Domenica 9 Novembre 2008 presiederà l’Eucarestia in occasione della Celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana ai nostri ragazzi e amministrerà la Confermazione.
Mentre l’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi:
Giovedì 19 Febbraio 2009 al mattino incontrerà tutti i presbiteri presenti nel Decanato, mentre alla sera incontrerà tutti i membri dei Consigli Pastorali delle 11 Parrocchie
Domenica 22 febbraio 2009 (ore 16.00) presiederà l’Eucarestia con i fedeli di tutte le Comunità Cristiane del Decanato in Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (via Neera)
Dopo la Visita Pastorale l’Arcivescovo invierà una lettera alla nostra Comunità per suggerire indicazioni per continuare e rinnovare il cammino pastorale. Potrebbe essere l’occasione perché chieda di fare qualche passo particolare verso una Pastorale d’insieme con le Parrocchie vicine (unità o comunità pastorale).

Come accoglierla e viverla?
Come una venuta del Signore: Lui viene… accogliamo la sua visita. Una specie di Avvento, di Grazia che Gesù ci concede per sperimentare la bellezza di camminare insieme a Lui e con la sua Chiesa.
Come uno stimolo a chiedersi: quali doni la nostra Comunità ha ricevuto e possiamo offrire? quali carismi particolari possediamo? quali sono le mancanze e i limiti che notiamo nella nostra Comunità? quali desideri e quali impegni ci vogliamo assumere per il futuro?

Dal Ritiro spirituale degli Adulti tenutosi ad Albino il 27 e 28 settembre


Dal Ritiro spirituale degli Adulti tenutosi ad Albino il 27 e 28 settembre uu.ss. sul tema: «A TU PER TU CON SAN PAOLO: conoscere, amare e imitare Gesù con San Paolo», una partecipante ha pensato in modo originale alla conversione di Paolo sulla strada di Damasco narrata dal Santo medesimo in questa immaginaria “lettera-confessione”

Caro amico,
voglio aprirti il mio cuore e raccontarti in confidenza gli anni in cui “non ho vissuto”

Io, Saul, ebreo osservante, perfetto di fronte a Dio e agli uomini, un tantino presuntuoso e convinto che il mio agire fosse il più conforme ai voleri di Dio, ho dato letteralmente la caccia ai cosiddetti “cristiani”, colpevoli di non pensare a Dio come lo pensavo io.

Ogni volta però che arrestavo alcuni di loro, rimanevo perplesso: non mi insultavano, non mi minacciavano di castighi eterni, non mi guardavano con odio: anzi, pregavano per me!
Cercavano di darsi forza tra loro, chiedevano a Dio di sostenerli nella prova e pregavano tutti insieme.
Non era logico! Avrebbero dovuto essere violenti, vendicativi… invece... pregavano per me!

Poco alla volta una grande inquietudine si è fatta strada nel mio cuore: - e se ci fosse stato qualcosa di vero in quello che andavano dicendo?

A volte, ma attentissimo a non farmi riconoscere, mi avvicinavo a qualcuno che parlava di Gesù; di come era vissuto, del suo messaggio, di come era morto, di come l’avevano incontrato dopo la sua risurrezione… e una serie di domande continuava a risuonare nella mia testa:

Ma sarà poi vero che il Messia deve essere per forza un re distruttore di nemici?
E se davvero fosse questo il Salvatore promesso da Dio?
Se la salvezza passasse attraverso l’amore e non la violenza?

Ero molto confuso, ma mi ribellavo contro questa mia “debolezza”e così un giorno ho chiesto di compiere altri arresti a Damasco.

Mi sono messo in viaggio, ma… la strada era lunga… il sole cocente… e la mia bocca amara.
Ho pensato alla mia vita piena di violenze e di sangue: di colpo ne ho sentito tutto l’orrore.
Tutte le mie sicurezze sono svanite e mi sono ritrovato a terra, spento, come malato.
I miei compagni, perplessi e spaventati, hanno dovuto quasi trascinarmi a Damasco.
Mi sono rinchiuso in una stanza e non volevo né bere né mangiare, ma soprattutto non volevo vedere nessuno.

Dopo tre giorni, uno sconosciuto, un tale che si chiamava Anania, volle assolutamente parlarmi.
Disse frasi che in un primo momento non compresi, ma quello che capii benissimo era che mi chiamava fratello.
Eppure sapeva chi ero e che cosa avevo fatto!
…Ma ugualmente mi chiamava fratello….

In quel momento i miei occhi si aprirono e tutto fu chiaro: Gesù sarebbe stata la mia sola luce, la mia vita.


Ti abbraccio con il mio nuovo nome: Paolo…piccolo di fronte a Gesù

MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2008 "Servi e apostoli di Cristo Gesù"

Cari fratelli e sorelle,
in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, vorrei invitarvi a riflettere sull’urgenza che permane di annunciare il Vangelo anche in questo nostro tempo. Il mandato missionario continua ad essere una priorità assoluta per tutti i battezzati, chiamati ad essere "servi e apostoli di Cristo Gesù" in questo inizio di millennio. Il mio venerato Predecessore, il Servo di Dio Paolo VI, affermava già nell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi che "evangelizzare è la grazia, la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda" (n. 14). Come modello di questo impegno apostolico, mi piace indicare particolarmente san Paolo, l’Apostolo delle genti, poiché quest’anno celebriamo uno speciale giubileo a lui dedicato. È l’Anno Paolino, che ci offre l’opportunità di familiarizzare con questo insigne Apostolo, che ebbe la vocazione di proclamare il Vangelo ai Gentili, secondo quanto il Signore gli aveva preannunciato: "Va’, perché io ti manderò lontano, tra i pagani" (At 22,21). Come non cogliere l’opportunità offerta da questo speciale giubileo alle Chiese locali, alle comunità cristiane e ai singoli fedeli, per propagare fino agli estremi confini del mondo l’annuncio del Vangelo, potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede (Rm 1,16)?

1. L’umanità ha bisogno di liberazione
L’umanità ha bisogno di essere liberata e redenta. La creazione stessa - dice san Paolo – soffre e nutre la speranza di entrare nella libertà dei figli di Dio (cfr Rm 8,19-22). Queste parole sono vere anche nel mondo di oggi. La creazione soffre. L’umanità soffre ed attende la vera libertà, attende un mondo diverso, migliore; attende la "redenzione". E in fondo sa che questo mondo nuovo aspettato suppone un uomo nuovo, suppone dei "figli di Dio". Vediamo più da vicino la situazione del mondo di oggi. Il panorama internazionale, se da una parte presenta prospettive di promettente sviluppo economico e sociale, dall’altra offre alla nostra attenzione alcune forti preoccupazioni per quanto concerne il futuro stesso dell’uomo. La violenza, in non pochi casi, segna le relazioni tra gli individui e i popoli; la povertà opprime milioni di abitanti; le discriminazioni e talora persino le persecuzioni per motivi razziali, culturali e religiosi, spingono tante persone a fuggire dai loro Paesi per cercare altrove rifugio e protezione; il progresso tecnologico, quando non è finalizzato alla dignità e al bene dell’uomo né ordinato ad uno sviluppo solidale, perde la sua potenzialità di fattore di speranza e rischia anzi di acuire squilibri e ingiustizie già esistenti. Esiste inoltre una costante minaccia per quanto riguarda il rapporto uomo-ambiente dovuto all’uso indiscriminato delle risorse, con ripercussioni sulla stessa salute fisica e mentale dell’essere umano. Il futuro dell’uomo è poi posto a rischio dagli attentati alla sua vita, attentati che assumono varie forme e modalità.
Dinanzi a questo scenario "sentiamo il peso dell’inquietudine, tormentati tra la speranza e l'angoscia" (Cost. Gaudium et spes, 4) e preoccupati ci chiediamo : che ne sarà dell’umanità e del creato? C’è speranza per il futuro, o meglio, c’è un futuro per l’umanità? E come sarà questo futuro? La risposta a questi interrogativi viene a noi credenti dal Vangelo. È Cristo il nostro futuro e, come ho scritto nella Lettera enciclica Spe salvi, il suo Vangelo è comunicazione che "cambia la vita", dona la speranza, spalanca la porta oscura del tempo e illumina il futuro dell’umanità e dell’universo (cfr n. 2).
San Paolo aveva ben compreso che solo in Cristo l’umanità può trovare redenzione e speranza. Perciò avvertiva impellente e urgente la missione di "annunciare la promessa della vita in Cristo Gesù" (2 Tm 1,1), "nostra speranza" (1 Tm 1,1), perché tutte le genti potessero partecipare alla stessa eredità ed essere partecipi della promessa per mezzo del Vangelo (cfr Ef 3,6). Era cosciente che priva di Cristo, l’umanità è "senza speranza e senza Dio nel mondo (Ef 2,12) – senza speranza perché senza Dio" (Spe salvi, 3). In effetti, "chi non conosce Dio, pur potendo avere molteplici speranze, in fondo è senza speranza, senza la grande speranza che sorregge tutta la vita (Ef 2,12)" (ivi, 27).

2. La Missione è questione di amore
È dunque un dovere impellente per tutti annunciare Cristo e il suo messaggio salvifico. "Guai a me – affermava san Paolo – se non predicassi il Vangelo!" (1 Cor 9,16). Sulla via di Damasco egli aveva sperimentato e compreso che la redenzione e la missione sono opera di Dio e del suo amore. L’amore di Cristo lo portò a percorrere le strade dell’Impero Romano come araldo, apostolo, banditore, maestro del Vangelo, del quale si proclamava "ambasciatore in catene" (Ef 6,20). La carità divina lo rese "tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno" (1 Cor 9,22). Guardando all’esperienza di san Paolo, comprendiamo che l’attività missionaria è risposta all’amore con cui Dio ci ama. Il suo amore ci redime e ci sprona verso la missio ad gentes; è l’energia spirituale capace di far crescere nella famiglia umana l’armonia, la giustizia, la comunione tra le persone, le razze e i popoli, a cui tutti aspirano (cfr Enc. Deus caritas est, 12). È pertanto Dio, che è Amore, a condurre la Chiesa verso le frontiere dell’umanità e a chiamare gli evangelizzatori ad abbeverarsi "a quella prima originaria sorgente che è Gesù Cristo, dal cui cuore trafitto scaturisce l'amore di Dio" (Deus caritas est, 7). Solo da questa fonte si possono attingere l’attenzione, la tenerezza, la compassione, l’accoglienza, la disponibilità, l’interessamento ai problemi della gente, e quelle altre virtù necessarie ai messaggeri del Vangelo per lasciare tutto e dedicarsi completamente e incondizionatamente a spargere nel mondo il profumo della carità di Cristo.

3. Evangelizzare sempre
Mentre resta necessaria e urgente la prima evangelizzazione in non poche regioni del mondo, scarsità di clero e mancanza di vocazioni affliggono oggi varie Diocesi ed Istituti di vita consacrata. È importante ribadire che, pur in presenza di crescenti difficoltà, il mandato di Cristo di evangelizzare tutte le genti resta una priorità. Nessuna ragione può giustificarne un rallentamento o una stasi, poiché "il mandato di evangelizzare tutti gli uomini costituisce la vita e la missione essenziale della Chiesa" (Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 14). Missione che "è ancora agli inizi e noi dobbiamo impegnarci con tutte le forze al suo servizio" (Giovanni Paolo II, Enc. Redemptoris missio, 1). Come non pensare qui al Macedone che, apparso in sogno a Paolo, gridava: "Passa in Macedonia e aiutaci"? Oggi sono innumerevoli coloro che attendono l’annuncio del Vangelo, coloro che sono assetati di speranza e di amore. Quanti si lasciano interpellare a fondo da questa richiesta di aiuto che si leva dall’umanità, lasciano tutto per Cristo e trasmettono agli uomini la fede e l’amore per Lui! (cfr Spe salvi, 8).

4. Guai a me se non evangelizzo (1 Cor 9,16)
Cari fratelli e sorelle, "duc in altum"! Prendiamo il largo nel vasto mare del mondo e, seguendo l’invito di Gesù, gettiamo senza paura le reti, fiduciosi nel suo costante aiuto. Ci ricorda san Paolo che non è un vanto predicare il Vangelo (cfr 1 Cor 9,16), ma un compito e una gioia. Cari fratelli Vescovi, seguendo l’esempio di Paolo ognuno si senta "prigioniero di Cristo per i gentili" (Ef 3,1), sapendo di poter contare nelle difficoltà e nelle prove sulla forza che ci viene da Lui. Il Vescovo è consacrato non soltanto per la sua diocesi, ma per la salvezza di tutto il mondo (cfr Enc. Redemptoris missio, 63). Come l’apostolo Paolo, è chiamato a protendersi verso i lontani che non conoscono ancora Cristo, o non ne hanno ancora sperimentato l’amore liberante; suo impegno è rendere missionaria tutta la comunità diocesana, contribuendo volentieri, secondo le possibilità, ad inviare presbiteri e laici ad altre Chiese per il servizio di evangelizzazione. La missio ad gentes diventa così il principio unificante e convergente dell’intera sua attività pastorale e caritativa.

Voi, cari presbiteri, primi collaboratori dei Vescovi, siate generosi pastori ed entusiasti evangelizzatori! Non pochi di voi, in questi decenni, si sono recati nei territori di missione a seguito dell’Enciclica Fidei donum, di cui abbiamo da poco commemorato il 50° anniversario, e con la quale il mio venerato Predecessore, il Servo di Dio Pio XII, dette impulso alla cooperazione tra le Chiese. Confido che non venga meno questa tensione missionaria nelle Chiese locali, nonostante la scarsità di clero che affligge non poche di esse.

E voi, cari religiosi e religiose, segnati per vocazione da una forte connotazione missionaria, portate l’annuncio del Vangelo a tutti, specialmente ai lontani, mediante una testimonianza coerente di Cristo e una radicale sequela del suo Vangelo.
Alla diffusione del Vangelo siete chiamati a prendere parte, in maniera sempre più rilevante tutti voi, cari fedeli laici, che operate nei diversi ambiti della società. Si apre così davanti a voi un areopago complesso e multiforme da evangelizzare: il mondo. Testimoniate con la vostra vita che i cristiani "appartengono ad una società nuova, verso la quale si trovano in cammino e che, nel loro pellegrinaggio, viene anticipata" (Spe salvi, 4).

5. Conclusione
Cari fratelli e sorelle, la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale vi incoraggi tutti a prendere rinnovata consapevolezza dell’urgente necessità di annunciare il Vangelo. Non posso non rilevare con vivo apprezzamento il contributo delle Pontificie Opere Missionarie all’azione evangelizzatrice della Chiesa. Le ringrazio per il sostegno che offrono a tutte le Comunità, specialmente a quelle giovani. Esse sono strumento valido per animare e formare missionariamente il Popolo di Dio e alimentano la comunione di persone e di beni tra le varie parti del Corpo mistico di Cristo. La colletta, che nella Giornata Missionaria Mondiale viene fatta in tutte le parrocchie, sia segno di comunione e di sollecitudine vicendevole tra le Chiese. Si intensifichi, infine, sempre più nel popolo cristiano la preghiera, indispensabile mezzo spirituale per diffondere fra tutti popoli la luce di Cristo, "luce per antonomasia" che illumina "le tenebre della storia" (Spe salvi, 49). Mentre affido al Signore il lavoro apostolico dei missionari, delle Chiese sparse nel mondo e dei fedeli impegnati in varie attività missionarie, invocando l’intercessione dell’apostolo Paolo e di Maria Santissima, "la vivente Arca dell’Alleanza", Stella dell’evangelizzazione e della speranza, imparto a tutti l’Apostolica Benedizione.

Dal Vaticano, 11 maggio 2008

BENEDICTUS PP. XVI

ANNO ORATORIANO 2008 - 2009


La F.O.M. (Federazione Oratori Milanesi) propone per l’anno pastorale 2008-2009 sette “valori di riferimento” per la vita degli Oratori diocesani.
A cominciare da questo numero, “l’informatore” pubblicherà un valore fino al completamento della serie.


Educare al dono disinteressato, dando il massimo è un elemento chiave della proposta CENTO VOLTE TANTO.

Quel tanto che posso dare che per un cristiano non può che essere il massimo non è per me, non è per sentirmi buono o bravo, ma consiste nell’assumere una Missione che, come quella di Gesù, dà senza cercare il contraccambio, dona tutto se stesso senza interesse, getta il seme abbondantemente senza badare a dove cade.

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (Matteo 10, 8) è lo stile di chi ha saputo accorgersi dei doni di Dio - di una Parola che genera vita - e ora crea le condizioni migliori perché IN TANTI possano vivere la stessa esperienza del dono del seme che germoglia e lasciare che gli effetti della Parola di Dio si moltiplichino CENTO VOLTE TANTO in chi la accoglie.

Nel dare, le parole d’ordine sono: dare tutto quello che si può, cioè dare il massimo sempre.

Notizie dal Consiglio di Oratorio del 25 settembre 2008

La seduta svoltasi al Centro Parrocchiale tra i vari componenti e don Giuseppe aveva come “cuore” dell’ordine del giorno :
- ascolto, confronto e approvazione dei progetti annuali delle singole èquipe educative. Il resto è stato secondario, anche se ugualmente importante, pertanto vi informiamo soprattutto su questo punto...
Per il cammino dei PREADOLESCENTI
L’Obiettivo fondamentale é la Personalizzazione della fede (cfr Past. diocesana) suddiviso in quattro passaggi: personalizzazione delle motivazioni; della fede ricevuta; del rapporto con Gesù; del proprio ruolo all’interno della comunità. Pur nella continuità con la catechesi precedente, nella preadolescenza si tratta di ricominciare, riprendendo i contenuti della fede, attivando un desiderio di crescita e di “personalizzazione della fede”.Tre tappe per loro: I tappa SCEGLI LA VITA ( fino a Natale) II tappa AMICO GESU’ (da gennaio fino a Pasqua) III tappa: MI METTO IN GIOCO ( da Pasqua a giugno) Il gruppo quest’anno è arricchito nei contenuti dalla preparazione ai sacramenti di un ragazzo di terza media . I ragazzi di Prima Media prima di inserirsi nei “preado” , fino al 9 novembre, continueranno ad incontrarsi al sabato, ma con don Giuseppe e alcuni di noi educatori (oltre alle mamme del Cic) per prepararsi alla imminente Celebrazione dei loro Sacramenti: Battesimo, Comunione, Cresima.
Per il cammino degli ADOLESCENTI
Una premessa sta a cuore a tutti noi educatori....
Nel progettare il cammino per gli adolescenti il primo pensiero è quello di camminare insieme ai ragazzi, intendendo partire da loro, capire come stanno, cosa hanno nel cuore, nella testa, cosa li fa sorridere ma anche cosa li fa arrabbiare per calibrare e programmare le attività proprio sulle loro reazioni e lavorare con loro da vicino, in maniera da renderli davvero protagonisti del cammino.
L’itinerario che verrà loro proposto prevede un percorso che si articola nelle tre dimensioni fondamentali della proposta generale, valida per tutte le fasce d’età:- LA DIMENSIONE SPIRITUALE; - LA DIMENSIONE ECCLESIALE; - LA RESPONSABILITÀ NEL MONDO, (l’essere discepoli di Gesù nella chiesa e per il mondo).
L’idea è quella di aiutare gli adolescenti a vivere per intero il loro essere cristiani, guidati da un itinerario che li segua verso una maturazione della loro vita di fede, crescendo nella dimensione personale come in quella di relazione e condivisione con l’altro, nella dimensione spirituale di dialogo con Dio ma anche di fraternità e servizio nella Chiesa e nel mondo. Verrà proposto uno stile di vita guidato da tre parole preghiera, condivisione e servizio che gli adolescenti potranno sperimentare e fare propri attraverso le molteplici iniziative, parrocchiali e decanali, che verranno loro proposte.
Per il cammino dei 18/19enni E GIOVANI
La Finalità grande del gruppo è scoprire il progetto che Dio ha per ogni giovane. Si tratta di un percorso che porta alla Redditio symboli, cioè alla risposta consapevole al cammino fatto, attraverso una costruzione personale della regola di vita e al discernimento guidato verso la propria vocazione.
I giovani incominciano una più matura assunzione di responsabilità nei confronti della propria vita e della propria fede, di cui alcune tappe scandiscono il percorso: - dalla fede in gruppo alla vita personale di fede; - diventare partecipante attivo propositivo al gruppo - entrare nella logica del servizio: maturare gratuitamente aprendosi alla complessità della vita.
Si focalizzano due argomenti Gesù e la Chiesa/Sacramenti trattati alternativamente un anno con l’altro inoltre inizia a intensificarsi il cammino decanale: 3 incontri da gennaio che porteranno al pellegrinaggio in Terra Santa in Agosto; più l’avvicinamento a qualche realtà di povertà per imparare a servire.
Per il cammino del GRUPPO MINISTRANTI
La proposta di cammino del g. ministranti è rivolta a ragazzi/e e a giovani che intendono conoscere, sviluppare e realizzare il servizio liturgico, attraverso l’assunzione, via via più matura e consapevole, di questo MINISTERO, che insieme a quello del cantore, del lettore, del ministro dell’eucaristia rende le Celebrazioni belle e ben preparate.
Lo studio del Messale, l’organizzazione delle celebrazioni, in sinergia con il g. liturgico sono i principali argomenti degli incontri. Poi ci sono gli incontri di Lectio divina, che costituiscono un cammino prezioso per i giovani di accostamento, serio e costante alla Parola di Dio.
Nel Consiglio su ogni gruppo ci si è confrontati ed abbiamo inserito in calendario gli impegni di tutti. Anche quelli del GRUPPO TEATRO E VAGAMONDO presenti, nei loro rappresentanti.