27 novembre 2008

ANNO ORATORIANO 2008 - 2009

VALORI DI RIFERIMENTO (quinto valore)

Educare all’umiltà
è la sfida difficile che può coinvolgere soprattutto gli adolescenti e gli animatori dell’Oratorio in un percorso che non può che essere spirituale.
È entrare nella logica del “chicco di grano che caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Giovanni 12, 24-26).
Per valorizzare gli altri, perché gli altri si accorgano che l’amore di Dio vale proprio per loro, occorre fare due movimenti. 1. Fare un passo indietro e 2. stare insieme: è così anche nell’animazione, dove sono i più piccoli che devono sentirsi protagonisti e dove gli animatori sono tali se stanno in gruppo, ed è così anche se si vuole che il Dono di Dio, attraverso di noi, cioè attraverso la famiglia o la Chiesa, passi agli altri, soprattutto a quelli che fanno fatica a percepire come in loro possa fruttare CENTO VOLTE TANTO.
”Non vivo per me ma per il bene degli altri” è il salto di qualità che si può chiedere a chi sta facendo un bel percorso di fede, a chi si percepisce inserito in una comunità, in una chiave vocazionale che apre gli orizzonti al dono totale di se stessi e mette in contatto con Gesù: “prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore” (Matteo 11, 29).
(continua)