18 dicembre 2009

Che il vostro Natale sia bello e buono!

Carissime Famiglie di san Barnaba,
ormai è terminato il cammino di Avvento in cui abbiamo confermato la nostra fiducia nel Signore: “solo Tu puoi salvarci!”. Abbiamo anche scoperto che Gesù che ci viene incontro “ci inchioda alle nostre responsabilità”, ma lo fa rendendoci “pietre vive” per costruire insieme un “popolo santo” che testimoni l’Amore di Dio sulla terra.

Siamo così pronti a “dare gloria a Dio con l’esercito celeste”, fiduciosi che “la gloria di Dio è l’uomo che vive” (S.Ireneo), fiduciosi cioè che siamo noi il luogo in cui Dio vuole portare “pace” con più abbondanza, pace dentro il nostro cuore e tra noi, nelle nostre famiglie e nella nostra città, nella nostra nazione e in tutti i popoli.

Quest’anno facciamo memoria del Natale di Gesù portando molte domande nel cuore circa la situazione sociale, economica e politica del nostro paese: una situazione che facciamo fatica a chiarire e a capire, una situazione fatta di tante contraddizioni. Poteva essere un anno di “crisi”, ma per grazia di Dio le nostre famiglie non sono state toccate pesantemente. Le confidenze raccolte durante la Benedizione delle famiglie ci hanno confortato. Sicuramente qualche famiglia vive in stato di bisogno, ma nell’insieme c’è un quadro confortante.

Perciò vi auguro che questo Natale sia bello e buono, sia ricco di gioia e di amore. E nel fare il mio augurio di Natale, mi ispiro a quanto suggerito dall’Arcivescovo: fare meno, fare meglio, fare insieme. Mi pare che ciò possa facilitare un Natale luminosamente cristiano.

Vi auguro un Natale in cui c’è di MENO

Lasciamo da parte il consumismo degli anni scorsi, e viviamo con maggior sobrietà (anche a tavola!), sia che la crisi ci stia toccando direttamente (in alcune famiglie il posto di lavoro è in bilico!), sia che ne siamo rimasti indenni (ottima occasione per ringraziare Dio). Evitiamo le ricerche affannose del “regalo” (che costa!) nei supermercati e nei negozi, per dare spazio al “dono di sé” (sempre gratuito!) incominciando dal nostro appartamento.

Vi auguro un Natale in cui scopriamo il MEGLIO

Mettiamo Gesù al centro (come potrebbe essere ovvio, ma non lo è da anni!), stringendoci attorno al Presepe (pregando in famiglia) e all’altare (celebrando l’Eucarestia con la Comunità cristiana). Il risultato sarà un guardarci con occhi diversi, contemplare nel volto degli altri non dei nemici, ma dei figli di Dio.

Vi auguro un Natale che sia vissuto INSIEME

Il cuore di tutti noi in questa Festa sia pieno di solidarietà, ma anche di voglia di “fare pace” (finalmente!) con coloro che abbiamo allontanato o da cui siamo stati allontanati. Natale insieme perché non solo “nostro”, ma di tanti, perché offriamo “un po’” del nostro “tanto” per sostenere l’opera del Servizio SILOE della Caritas Ambrosiana in favore delle famiglie in difficoltà nella nostra città. Natale insieme perché siamo capaci di andare oltre ogni “odio” per avere maggiore criticità e intelligenza nel pesare le situazioni sociali di cui continuamente siamo informati. Natale insieme perché siamo sempre più coscienti del cammino verso la nascita della Comunità Pastorale con la Parrocchia Maria Madre della Chiesa nel Settembre 2010.

Vi faccio gli Auguri di un Natale bello e buono anche a nome di don Giuseppe e di don Santino (prete del Centro Vismara che collabora con noi). Purtroppo quest’anno ci mancano gli auguri di Monsignor Giacomo (di cui lunedì 21 Dicembre ricordiamo il primo anniversario del suo Natale in cielo), ma siamo sicuri che non ci mancherà il suo affetto e la sua preghiera.

Buon Natale a tutti nel Signore Gesù,
fraternamente don Giorgio

Appuntamenti da Domenica 20 dicembre 2009

DOMENICA 20 dicembre
«DOMENICA DELL’INCARNAZIONE»

o della Divina Maternità della B.V. Maria
Lettura del profeta Isaia (62,10-63,3b)
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (4,4-9)
Vangelo secondo Luca (1,26-38a)

Dopo la S. Messa delle ore 10,30 i Preadolescenti e gli Adolescenti
visiteranno gli Anziani e gli Ammalati

AL TERMINE DELLA S. MESSA DELLE 10.30:
BENEDIZIONE DEI “GESÙ BAMBINI” DA DEPORRE NEI PROPRI PRESEPI



Lunedì 21 dicembre
Benedizioni natalizie delle famiglie di via Baroni 60-62-64-66

Martedì 22 dicembre
Benedizioni natalizie delle famiglie di via Baroni 68-70-72-74

Mercoledì 23 dicembre
Benedizioni natalizie delle famiglie di via Baroni 76-78-80-82


GIOVEDÌ 24 dicembre
ore 9,00 in Chiesa: S. Messa. Esposizione del Ss. Sacramento e adorazione eucaristica fino alle ore 19,00.

È uno spazio per fermarsi a contemplare il mistero di Dio che si fa uomo, a rivedere il proprio cammino spirituale, offrire a Dio le fatiche e le speranze, rileggere la propria vita alla luce del Vangelo.

ore 23,15: apertura della Chiesa.
ore 23,30: Veglia di preghiera
ore 00,00: Eucarestia nella Notte Santa.

Lettura del profeta Isaia (2,1-5)
Lettera di san Paolo apostolo ai Galati (4,4-6)
Vangelo secondo Giovanni (1,9-14)

VENERDÌ 25 dicembre «NATALE DEL SIGNORE»
Lettura del profeta Isaia (8,23b-9,6a)
Lettera agli Ebrei(1,1-8a)
Vangelo secondo Luca (2,1-14)

SABATO 26 dicembre «S. Stefano, primo martire»
Atti degli Apostoli (6,8-7,2a;7,51-8,4)
Seconda lettera di s. Paolo apostolo a Timoteo (3,16-4,8)
Vangelo secondo Matteo (17,24-27) oppure
Vangelo secondo Giovanni (15,18-22)
La S. Messa è alle ore 9,00

Mentre la S. Messa delle ore 18,00 è Vigiliare-Vespertina della Liturgia di San Giovanni apostolo ed evangelista


DOMENICA 27 dicembre
«S. GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA»
Lettura della prima lettera di s. Giovanni apostolo (1,1-10)
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (10,8c-15)
Vangelo secondo Giovanni (21,19c-24)

GIOVEDÌ 31 dicembre
ore 9,00 S. Messa del giorno.
ore 18,00 S. Messa della “OTTAVA DEL NATALE nella Circoncisione del Signore” che si concluderà con il canto del “Te Deum” di ringraziamento.


VENERDÌ 1 gennaio
«OTTAVA DEL NATALE nella circoncisione del Signore»
Lettura del libro dei Numeri (6,22-27)
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (2,5-11)
Vangelo secondo Luca (2,18-21)


DOMENICA 3 gennaio
«DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE»
Lettura del libro del Siracide (24,1-12)
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,3b-9a)
Vangelo secondo Luca (4,14-22)


MERCOLEDÌ 6 gennaio
«EPIFANIA DEL SIGNORE»
Lettura del profeta Isaia (60,1-6)
Lettera di san Paolo apostolo a Tito (2,11-3,2)
Vangelo secondo Matteo (2,1-12)


Giovedì 7 gennaio
ore 21,00 presso la Parrocchia Ss. Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti. Scuola della Parola per Giovani e 18/19nni.

Sabato 9 gennaio
ore 10,30 presso il Centro P. Vismara: «REGALIAMOCI UNO STOP.». Incontro decanale di spiritualità biblica “TORNIAMO AL VANGELO”. Padre Diego Arfani, parroco di Maria Madre della Chiesa, animerà l’incontro sul tema “Il Battesimo di Gesù” (Lc 3,15-16;21-22).
GIORNATA EDUCATORI
DOMENICA 10 gennaio

PELLEGRINAGGIO?

Alcuni chiedono se nei prossimi mesi ci sarà un Pellegrinaggio come lo scorso maggio. Il Consiglio Pastorale ha deciso di non effettuare in questo anno pastorale un Pellegrinaggio “grosso” come lo scorso anno a Lourdes. Però ci saranno nel 2010 altre possibilità “più piccole” e con caratteristiche diverse (fare attenzione a orari e impegnatività).
Li facciamo conoscere di seguito … per organizzarsi! A tempo opportuno verranno date le indicazioni necessarie.

Sabato 8 Maggio 2010 (ore 7 - 20)
Pellegrinaggio interparrocchiale (San Barnaba e Maria Madre della Chiesa)
a TORINO in occasione dell’Ostensione della Sindone
(iscrizioni gennaio-febbraio, a numero chiuso perché sono necessari i pass)


Sabato 15 Maggio 2010 (ore 19 - 23)
Pellegrinaggio Decanale al Santuario di S. Maria della Fonte di Caravaggio con Eucarestia di comunione (iscrizioni dopo Pasqua)


Mercoledì 26 Maggio 2010 (ore 7 - 20)
Pellegrinaggio Terza Età a Como: Santuario della Madonna del Prodigio-Tempio Sacrario degli Sports nautici, pranzo, visita a Brunate (iscrizioni in Aprile)

CICLOBEFANA 2010

Milano 6 gennaio 2010 Allegro corteo di Befane in bicicletta dal quartiere Gratosoglio alla R.S.A. R.S.D. La Piccola Casa del Rifugio – Via Antonini n. 3 - Milano

Programma della giornata:
ore 14.30: ritrovo delle Befane con le loro scope e biciclette di fronte alla chiesa di S.Barnaba Gratosoglio (Via A. Feraboli 27 - MI)
ore 15.00: partenza del corteo delle Befane
ore 15.30: arrivo a La Piccola Casa del Rifugio visita e consegna agli ospiti dei doni preparati dai ragazzi.
ore 17.00: partenza del corteo delle Befane
ore 17.30: arrivo previsto al quartiere Gratosoglio

Occorrente per partecipare: vestito da Befana per grandi e piccoli con gerla o zaino per i doni e scopa; bicicletta in perfetta efficienza con impianto luci, campanello o trombetta.

Per ogni ragazzo è necessaria la presenza di un adulto che ne assuma la responsabilità


INIZIATIVA APERTA A TUTTI

In caso di pioggia o neve per arrivare alla Piccola Casa del Rifugio si utilizzeranno i mezzi pubblici

Col il patrocinio della Zona 5

Festa degli anniversari del Sacramento del Matrimonio

Domenica 25 aprile 2010 ore 10,30

Festa degli anniversari del Sacramento del Matrimonio
- anche per le persone rimaste vedove -
(1-5-10-15-20-25-30-35-40-45-50 anni e oltre)

Per le iscrizioni, che si apriranno a partire dal 9 gennaio 2010, si prega di ritirare l’apposito modulo in fondo alla Chiesa e di imbucarlo nella cassetta della posta della Casa Parrocchiale entro la fine di Febbraio

Martedì 13 aprile alle ore 21 presso il Centro Parrocchiale si terrà un incontro con gli interessati.

Venerdì 23 aprile alle ore 21 in Chiesa Sacramento della Riconciliazione

SE VUOI COLTIVARE LA PACE, CUSTODISCI IL CREATO

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA CELEBRAZIONE DELLA XLIII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 1° GENNAIO 2010

SE VUOI COLTIVARE LA PACE, CUSTODISCI IL CREATO

1. In occasione dell’inizio del Nuovo Anno, desidero rivolgere i più fervidi auguri di pace a tutte le comunità cristiane, ai responsabili delle Nazioni, agli uomini e alle donne di buona volontà del mondo intero. Per questa XLIII Giornata Mondiale della Pace ho scelto il tema: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato. Il rispetto del creato riveste grande rilevanza, anche perché «la creazione è l’inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio» e la sua salvaguardia diventa oggi essenziale per la pacifica convivenza dell’umanità. Se, infatti, a causa della crudeltà dell’uomo sull’uomo, numerose sono le minacce che incombono sulla pace e sull’autentico sviluppo umano integrale – guerre, conflitti internazionali e regionali, atti terroristici e violazioni dei diritti umani –, non meno preoccupanti sono le minacce originate dalla noncuranza – se non addirittura dall’abuso – nei confronti della terra e dei beni naturali che Dio ha elargito. Per tale motivo è indispensabile che l’umanità rinnovi e rafforzi «quell’alleanza tra essere umano e ambiente, che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino».

7. … L’eredità del creato appartiene all’intera umanità. Invece, l’attuale ritmo di sfruttamento mette seriamente in pericolo la disponibilità di alcune risorse naturali non solo per la generazione presente, ma soprattutto per quelle future …
...
12. La Chiesa ha una responsabilità per il creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l’acqua e l’aria, doni di Dio Creatore per tutti, e, anzitutto, per proteggere l’uomo contro il pericolo della distruzione di se stesso. Il degrado della natura è, infatti, strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana, per cui «quando l’«ecologia umana» è rispettata dentro la società, anche l’ecologia ambientale ne trae beneficio». Non si può domandare ai giovani di rispettare l’ambiente, se non vengono aiutati in famiglia e nella società a rispettare se stessi: il libro della natura è unico, sia sul versante dell’ambiente come su quello dell’etica personale, familiare e sociale. I doveri verso l’ambiente derivano da quelli verso la persona considerata in se stessa e in relazione agli altri. Volentieri, pertanto, incoraggio l’educazione ad una responsabilità ecologica, che, come ho indicato nell’Enciclica Caritas in veritate, salvaguardi un’autentica «ecologia umana» e, quindi, affermi con rinnovata convinzione l’inviolabilità della vita umana in ogni sua fase e in ogni sua condizione, la dignità della persona e l’insostituibile missione della famiglia, nella quale si educa all’amore per il prossimo e al rispetto della natura. Occorre salvaguardare il patrimonio umano della società. Questo patrimonio di valori ha la sua origine ed è iscritto nella legge morale naturale, che è fondamento del rispetto della persona umana e del creato.

14. Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato. La ricerca della pace da parte di tutti gli uomini di buona volontà sarà senz’altro facilitata dal comune riconoscimento del rapporto inscindibile che esiste tra Dio, gli esseri umani e l’intero creato. Illuminati dalla divina Rivelazione e seguendo la Tradizione della Chiesa, i cristiani offrono il proprio apporto. Essi considerano il cosmo e le sue meraviglie alla luce dell’opera creatrice del Padre e redentrice di Cristo, che, con la sua morte e risurrezione, ha riconciliato con Dio «sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli» (Col 1,20). Il Cristo, crocifisso e risorto, ha fatto dono all’umanità del suo Spirito santificatore, che guida il cammino della storia, in attesa del giorno in cui, con il ritorno glorioso del Signore, verranno inaugurati «nuovi cieli e una terra nuova» (2 Pt 3,13), in cui abiteranno per sempre la giustizia e la pace. Proteggere l’ambiente naturale per costruire un mondo di pace è, pertanto, dovere di ogni persona. Ecco una sfida urgente da affrontare con rinnovato e corale impegno; ecco una provvidenziale opportunità per consegnare alle nuove generazioni la prospettiva di un futuro migliore per tutti. Ne siano consapevoli i responsabili delle nazioni e quanti, ad ogni livello, hanno a cuore le sorti dell’umanità: la salvaguardia del creato e la realizzazione della pace sono realtà tra loro intimamente connesse! Per questo, invito tutti i credenti ad elevare la loro fervida preghiera a Dio, onnipotente Creatore e Padre misericordioso, affinché nel cuore di ogni uomo e di ogni donna risuoni, sia accolto e vissuto il pressante appello: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato.

Dal Vaticano, 8 dicembre 2009
BENEDICTUS PP. XVI

13 novembre 2009

“VIENI, SIGNORE GESÙ, E TIENICI IN ATTESA FIDUCIOSA E OPEROSA DEL TUO REGNO”

Carissime famiglie di San Barnaba,
vi auguro che questo Avvento sia “bello” oltre che “buono”. Sarà sicuramente buono perché la Grazia del Signore e del suo Spirito non mancherà, ma vi auguro che sia “bello” perché ricco della gioia che solo Gesù può portare, che Lui porta a chi crede più fermamente (come pregheremo spesso nelle Messe domenicali) che “solo Tu puoi salvarci!”.
Iniziamo questo Avvento in un tempo in cui regna la paura. Basta un nonnulla per farci prendere dal panico: una influenza lanciata come pandemia (con superficialità!), oggi è creduta un pericolo mortale, nonostante i continui appelli a considerarla una influenza “normale”. Serpeggia già la paura di quanto capiterà nel 2012 (è appena passato il timore per quello che avrebbe dovuto accadere nel 2000, e nel 6.6.2006) … per convincerci usano anche dei film!
Iniziamo questo Avvento in un momento che qualcuno ha definito “tempo di barbarie” (sia per la perdita di amore della democrazia sia per la svendita della solidarietà verso tutti!), in un’epoca che qualcuno ha definito “egolandia” (terra in cui domina sempre l’io!), in cui ci si preoccupa di più di avere il crocifisso di legno appeso in ogni luogo che vivere quello stile di amore fraterno che il Crocifisso Gesù ha vissuto e chiesto di vivere …
Prima ancora di chiederci “come vivere il cammino verso il Natale?” o “come attendere ancora il Signore che viene?” oppure “quale cammino in questo tempo forte?” è meglio chiederci “cosa il Signore Gesù intende fare per noi quest’anno?” Oppure chiedere con cuore da bambini “cosa ci porti Gesù attraverso questo Natale?”.
Penso, carissimi, che lo Spirito in questo “tempo forte” ci convincerà che <<è Cristo la “pietra d’angolo, scelta e preziosa”, che continua ad edificare la sua Chiesa come “stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa”. “Avviciniamoci a lui, pietra viva,” per diventare noi pure “edifico spirituale, sacerdozio santo”. Sì, Cristo ci renda, ogni giorno, “pietre vive” per la gloria di Dio, per l’edificazione della Chiesa, per la gioia del nostro cuore!>> (Arcivescovo). Le pietre che saranno poste davanti all’altare sono il segno che rivela quanto speriamo: la venuta di Gesù ci renda pietre vive, capaci di fiducia operosa di quanto il Signore intende fare.
Quello di quest’anno è un tempo di Avvento particolare: siamo in cammino per formare la Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba. Stiamo percorrendo con sollecitudine questa strada di comunione tra due Comunità cristiane diverse, ma desiderose di essere pietre vive nel Gratosoglio: la lettera di Natale che viene donata a tutte le famiglie è uguale nelle due Parrocchie … quasi a dire a tutti il desiderio di unità che ci anima. In queste settimane prima di Natale si faranno anche alcune “prove di collaborazione”: i membri di alcune Commissioni si incontreranno per conoscersi e per prendere in considerazione alcuni aspetti della vita comunitaria (Iniziazione Cristiana, Pastorale Giovanile, Carità, Liturgia …). Sicuramente la Grazia del Natale offrirà la gioia e l’entusiasmo necessari per fare questo itinerario che non sarà per niente leggero e semplice.
Ma non possiamo dimenticarci che questo tempo di Avvento sarà il rilancio della missione attraverso la Visita a tutte le famiglie: vogliamo essere pietre vive che offrono un annuncio di gioia a tutti. Lo offriremo io e don Giuseppe con la Benedizione, lo porteranno un’ottantina di Visitatori e di Visitatrici col suonare ad ogni appartamento. Come Comunità di San Barnaba desideriamo che risuoni anche in questo Natale l’annuncio della speranza di Gesù che si fa Persona come noi, perché ognuno possa essere rispettato nella sua dignità e amato come figlio o figlia di Dio. Anche se sappiamo che solo Gesù è il Salvatore, ma siamo convinti ad essere “strumenti di salvezza” nelle sue mani.
Care famiglie di San Barnaba, Buon Avvento con lo sguardo fisso a Gesù, con l’orecchio teso all’ascolto del Vangelo, con il cuore vigilante nella preghiera, con le mani intente a fare opere di carità, a dare il contributo per chi vive drammaticamente la crisi di questi mesi (aiuteremo il Servizio SILOE della Caritas Ambrosiana), con il cuore in attesa dei benefici che Gesù che viene porta con sé.
Fraternamente,

don Giorgio

COLLETTA ALIMENTARE

Sabato 28 novembre 2009 GIORNATA NAZIONALE

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare onlus, è diventata fra i più imponenti gesti di carità nel nostro Paese. A milioni di Italiani è permesso di contribuire all’attività della Rete Alimentare attraverso il dono di una parte della loro spesa per le persone più bisognose.

Obiettivo 2009
Raccogliere in Lombardia più di 2.100.000 Kg. di alimenti per far fronte al continuo aumento di richieste di aiuto. Sarà ancora una volta l’occasione per fare un’esperienza significativa di gratuità

Avvento - Natale 2009

1. Celebrazioni per adulti
Venerdì 20 Novembre:Il grido dell’umanità
Venerdì 27 Novembre: Le risposte di Dio

2. Sussidio per la Preghiera (giovani e adulti)
“La Parola ogni giorno”

3. Benedizione e Visita alle famiglie
Ritiro e Mandato: Domenica 15 Novembre (ore 8.30)
* Visita ad Ammalati e Anziani: Domenica 20 Dicembre (dalle 11.30)

4. Impegno caritativo
Sostegno a Siloe Caritas (v. pag. 11)
Domenica 29 Novembre: Mercatino Missionario
Domenica 13 Dicembre: Pranzo Terza Età
Mercato Equo Solidale (Pacchi natalizi): prenotazioni (13/12) e ritiro (20/12)
Mercatino dell’Usato: 5 - 13 Dicembre
Vendita Biscotti (PreAdolescenti)
“Ciclobefana” (famiglie) 6 gennaio 2010

5. Tempo di Catechesi
CIC 1 Domenica 22 Novembre (ore 15.30)
CIC 2/3 Genitori 29 Nov. + Sabato 21 Novembre + 12 Dicembre
CIC4 Venerdì 20 e 27 Novembre + 11 Dicembre
Preadolescenti Venerdì 20 Novembre e 11 Dic. (con genitori)
Adolescenti Lunedì 23 e 30 Novembre + 14 Dicembre
18/19enni Lunedì 23 Novembre + 14 Dicembre
Giovani 1: - Scuola della Parola: Giovedì 3 Dicembre
- Incontri: Giovedì 26 Novembre e 17 Dicembre
Giovani 2: - Scuola della Parola: Giovedì 3 Dicembre
- Incontri: Giovedì 26 Novembre e 10 Dicembre
Terza Età Mercoledì 18 Novembre (altri incontri con Rosario, ecc.).

6. Sacramento della Riconciliazione
PreAdolescenti Venerdì 18 Dic. (ore 17.00)
CIC4 Venerdì 18 Dic. (ore 18.30)
Adolescenti e 18/19enni Lunedì 21 Dic. (ore 17.00)
Adulti e Giovani Venerdì 18 Dic. (ore 21.00)
Terza Età Mercoledì 16 Dic. (ore 15.00)

7. Momenti spirituali della Pastorale Giovanile
Ritiro Preadolescenti Domenica 29 Novembre
Pellegrinaggio ad Assisi di Adolescenti-18/19nni-Giovani: 5-8 Dicembre
Esercizi spirituali cittadini 18/19enni e Giovani (Lun 16 – Mart. 17 - Merc 18 Nov. in S.Ambrogio).

8. Momenti natalizi particolari
Benedizione dei Gesù Bambini del Presepe (Domenica 20 dicembre - ore 10.30)
Novena di Natale Lun 14 - Ven 18 + Lun. 21 e Mart. 22 Dicembre:
- ore 6,45: Giovani e Adulti
- ore 8,00: Classi Elementari
Messa di Mezzanotte: Veglia + Eucarestia

SILOE


Il Servizio Siloe è un Servizio dell'Arcidiocesi di Milano promosso dalla Caritas Ambrosiana e dal Servizio per la vita sociale e il lavoro ed è gestito dalla Fondazione Caritas Ambrosiana.

OBIETTIVI
· Offrire consulenza, affiancare e sostenere le Parrocchie della Diocesi ambrosiana al fine di progettare in modo condiviso interventi a favore delle diverse situazioni di povertà, disagio ed esclusione sociale. I progetti si riferiscono a cittadini italiani e immigrati residenti nel territorio parrocchiale che dopo aver presentato il proprio problema vengono orientati al Servizio Siloe per un colloquio con l'operatore o l'operatrice competente.
La metodologia dell'ascolto diretto privilegia l'attivazione dei soggetti richiedenti, il riconoscimento delle loro potenzialità, la necessità di un progetto personale mirato e condiviso con la persona interessata e con i referenti della rete sociale di riferimento e l'individuazione dell'eventuale accompagnamento. Le aree di intervento e di competenza si riferiscono prevalentemente al disagio: lavorativo, abitativo, economico.
· Partecipare alla promozione dei diritti di cittadinanza e dei processi di inclusione sociale in particolare per le cosiddette "fasce deboli", attraverso un costante lavoro di rete con tutte le realtà del volontariato, della cooperazione, dei servizi sociali e sanitari pubblici e privati, Agenzie e Centri servizi formativi, realtà imprenditoriali; attraverso la riflessione e il confronto con le Istituzioni e le parti sociali a difesa del diritto alla casa, al lavoro, ad un reddito sufficiente.
· Collaborare a qualificare sempre più la capacità di ascolto e di promozione di uno stile competente dei centri di ascolto e delle comunità parrocchiali. Per questo l'azione formativa e di orientamento di Siloe incontra anche le problematiche di carattere strutturale e che si riferiscono principalmente a lavoro, casa e sempre di più a problematiche collegate ad un uso distorto del denaro(compresa la drammatica problematica legata all'usura)

Linee programmatiche:
· Definire e promuovere percorsi individualizzati di avvicinamento e di reinserimento nel mondo del lavoro per persone in difficoltà attraverso:
· l'ascolto della storia lavorativa, il sostegno nella ricostruzione delle competenze professionali presenti e potenziali, la condivisione del progetto;
· l'orientamento ai servizi, pubblici e privati, per l'inserimento sociale e lavorativo e alle agenzie di mediazione al lavoro;
· la proposta di percorsi di formazione e di riqualificazione professionale presso agenzie formative pubbliche e private;
· la proposta di strumenti di facilitazione al reinserimento lavorativo (tirocinio formativo, borse lavoro) presso i referenti istituzionali; · la promozione di progetti di inserimento lavorativo con Agenzie di servizi formativi. Per quanto riguarda il disagio abitativo:
· aiutare le persone ad essere protagoniste nell' intraprendere un percorso di autonomia, contribuendo a regolarizzare situazioni di disagio abitativo dovute a gravi condizioni di morosità di alloggi pubblici o di proprietà privata;
· realizzare un progetto individuale in stretta collaborazione con la rete dei Servizi pubblici e del privato sociale quali le Comunità parrocchiali, i Centri di Ascolto, i volontari delle Conferenze di S. Vincenzo e dei Gruppi di volontariato vincenziano, i Sindacati degli inquilini, gli Operatori dei Servizi Sociali del Comune e delle ASL, i Patronati e tutte le Fondazioni che operano sul territorio.

Per quanto riguarda il disagio sociale ed economico
· consulenza alle Parrocchie per un efficace lavoro, con le persone in difficoltà economica, di prevenzione del rischio dei prestiti ad usura;
· confronto e contributo all'analisi dei fenomeni di indebitamento con referenti di Banche, Finanziarie, Agenzie di recupero crediti;
· collaborazione con la Fondazione S. Carlo per la valutazione di strumenti per un prestito sostenibile differenziato per tipologie di richiesta (microcredito, richieste alla Fondazione Lombarda antiusura).

Per realizzare questi obiettivi Siloe si avvale di una commissione diocesana costituita oltre che da propri operatori, da rappresentanti di Caritas Ambrosiana e del Servizio per la vita sociale e il lavoro, che valuta, previa presentazione, alcune delle situazioni di povertà e indebitamento per eventuali elargizioni. La valutazione presuppone che ogni intervento economico sia pertinente e, ove possibile, non sostitutivo di interventi pubblici, là dove la Parrocchia non abbia risorse sufficienti per intervenire. L'intervento deve facilitare l'avvio del processo di risoluzione del problema presentato ed è fondamentale l'assenso e la collaborazione della Parrocchia per l'accompagnamento delle persone con difficoltà economica ai fini della loro autonomia.

IL GRUPPO MISSIONARIO PARROCCHIALE

organizza per DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 un banco vendita,

Saranno disponibili: lavori artigianali, biancheria ricamata a mano e oggetti vari …
… TANTE IDEE PER UN GRADITO E ORIGINALE REGALO DI NATALE!

Il ricavato contribuirà a sostenere le spese dei lavori in chiesa.

Appuntamenti da DOMENICA 15 NOVEMBRE 2009

DOMENICA 15 novembre
«I DOMENICA DI AVVENTO»
Lettura del profeta Isaia (13,4-11)
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (5,1-11a)
Vangelo secondo Luca (21,5-28)
La venuta del Signore

ore 8,30 presso il Centro Parrocchiale: Ritiro dei Visitatori
ore 10,30 durante la S. Messa verrà conferito il Mandato ai Visitatori.


Lunedì 16 novembre «S. Geltrude, vergine - S. Margherita di Scozia»
Benedizione natalizia delle famiglie di via Banfi 1 - 3 - 5 - 7 - 9

Martedì 17 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Banfi 2 - 4 - 6 - 8
ore 21,00 presso la Casa Parrocchiale: Riunione del Coordinamento Liturgico.

Mercoledì 18 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Banfi 11 A/B/C/D
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi della TERZA ETÀ.

Giovedì 19 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Cattabeni 1 C/D/E/F

Venerdì 20 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Banfi 10 A/B/C/D/E/F/G/H
ore 18,30 in Oratorio: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4.
ore 20,30 in Oratorio: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).
ore 21,00 in Chiesa: «Il grido dell’umanità». Celebrazione di Avvento.

Sabato 21 novembre «Presentazione della Beata Vergine Maria»
ore 10,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.

DOMENICA 22 novembre
«II DOMENICA DI AVVENTO»
Lettura del profeta Isaia (19,18-24)
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (3,8-13)
Vangelo secondo Marco (1,1-8)
I figli del Regno

ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: PRIMO incontro presso il Centro parrocchiale dei genitori e ragazzi del CIC1, nati nel 2001.

Lunedì 23 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Calzolari 1 - 3 e Cattabeni 2 A/B/C - 4
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Martedì 24 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Braille 2 A/B/C/D e Banfi 11 E/F
e Maccacaro 5 A/B

Mercoledì 25 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Gratosoglio 60 A/B/C - 73 A/B/C
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: Festa dei Compleanni della TERZA ETÀ.

Giovedì 26 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Gratosoglio 42-42A-44-46 A/B-79 A/B/C
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro Giovani 1 e Giovani 2

Venerdì 27 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Gratosoglio 61 A/B-71-84
e Feraboli 33-35-37-39
ore 18,30 in Oratorio: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4.
ore 21,00 in Chiesa: «Le risposte di Dio». Celebrazione di Avvento.

Sabato 28 novembre
ore 8,45 presso l’Auditorium del Centro Congressi Assolombarda - via Pantano 9: Convegno sul tema: «La dignità umana nel nascere e nel morire» organizzato dall’Associazione Medici Cattolici Italiani della Diocesi di Milano - Sezione “Santa Gianna Beretta Molla”.

DOMENICA 29 novembre
«III DOMENICA DI AVVENTO»
Lettura del profeta Isaia (45,1-8)
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (9,1-5)
Vangelo secondo Luca (7,18-28)
Le profezie adempiute

ore 15,30 in Chiesa: Incontro per Genitori e ragazzi del CIC2 e del CIC3. Domenica Insieme.

Lunedì 30 novembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Feraboli 17-17A-19-21
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.

Martedì 1 dicembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Feraboli 21A-23A/B-25A

Mercoledì 2 dicembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Gratosoglio 104-106-115,
Dell’Arcadia e Feraboli 23-25
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario.

Giovedì 3 dicembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Saponaro 1-3-5-11
ore 21,00 presso la Parrocchia Ss. Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti. Scuola della Parola Giovani.

Venerdì 4 dicembre
Benedizione natalizia delle famiglie di via Saponaro 7-9-13 e via Teresa Noce
ore 15,00 in Chiesa: Adorazione Eucaristica.

DOMENICA 5 dicembre
«IV DOMENICA DI AVVENTO»
Lettura del profeta Isaia (4,2-5)
Lettera agli Ebrei (2,5-15)
Vangelo secondo Luca (19,28-38)

Partenza per il pellegrinaggio ad Assisi degli adolescenti - 18/19 anni -Giovani

IL RISPARMIO ENERGETICO

IL RISPARMIO ENERGETICO
Detrazioni del 55% e 36%, ristrutturazioni energeticamente efficienti

martedì 17/11/2009 ore 20.30-22.30

In collaborazione con Fondazione AEM – Casa dell’energia.
In questo incontro verrà regalato a tutti i partecipanti l’Ecokit (lampadine a risparmio energetico + riduttore di flusso).

La partecipazione è GRATUITA.

Gli incontri si terranno presso il Centro di Aggregazione Multifunzionale (CAM) di Viale Tibaldi 41, Milano (rinenergy@rinenergy.it-www.rinenergy.it).

CHIAMATI DA DIO

Esercizi spirituali della Città di Milano per i GIOVANI e i 18-19nni

CHIAMATI DA DIO: la vocazione del giovane cristiano (predicatore: mons. Carlo Faccendini)

Lunedì-Martedì-Mercoledì 16-17-18 novembre alle ore 20,45 presso la Basilica di Sant’Ambrogio

06 novembre 2009

Lettera alle comunità cristiane del Decanato Navigli - Milano

Il 19 febbraio 2009 l’Arcivescovo, card. Dionigi Tettamanzi, in occasione della Visita Pastorale al nostro Decanato, ha incontrato i membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali e dei Consigli Affari Economici, invitandoli e spronandoli ad impegnarsi a “rinnovare l’azione pastorale”, a fronte dei cambiamenti in atto e futuri.
Con la lettera, che qui pubblichiamo, egli intende ribadire la sua paterna vicinanza e il suo incessante incoraggiamento per la costituzione delle Comunità Pastorali, così come le nostre Comunità di S. Barnaba e Maria Madre della Chiesa stanno facendo in un clima di comunione e corresponsabilità fraterne.


Carissimi,
è ancora molto vivo in me il ricordo dell’incontro con le vostre comunità in occasione della Visita Pastorale al Decanato Navigli. La celebrazione eucaristica nella parrocchia di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, in particolare, è stata un momento molto intenso e significativo: pregando insieme abbiamo confermato la nostra fede e abbiamo rinnovato la nostra disponibilità a seguire Cristo, unico e vero Pastore della nostra vita. Il dialogo con i sacerdoti e con i membri dei Consigli delle vostre parrocchie mi ha permesso di comprendere a quale grande impegno missionario sono chiamate le comunità cristiane del vostro Decanato. La città che cambia presenta anche a voi inedite sfide: abbiate il coraggio di affrontarle con la disponibilità a rinnovare la vostra azione pastorale, crescendo in uno stile di acco­glienza e di vicinanza alle persone. Sappiate rendere ragione della speranza che è in voi nei diversi ambienti della vita quotidiana e incontrare gli uomini dove essi vivono, soffrono e gioiscono. L’Eucaristia e l’ascolto della Parola di Dio siano sempre al centro della vita delle vostre comunità, affinché tutte le azioni, i gesti e le iniziative siano ispirati agli stessi sentimenti del Signore Gesù. È con questo spirito che vorrei ora offrirvi alcune indicazioni per il vostro cammino pastorale. Anzitutto vi chiedo che la prospettiva verso cui tendere sia quella di una più decisa pastorale di insieme, che coinvolga tutte le comunità del Decanato. Sebbene il vostro non sia un Decanato omogeneo, essendo nato dalla fusione dei Decanati “Gratosoglio” e “Ticinese”, tuttavia sono convinto che l’impegno di unire le vostre forze non potrà che arricchire ciascuna comunità e soprattutto offrire un’autentica e visibile testimonianza di comunione. Vi invito a continuare ad approfondire il cammino che avete intrapreso per costituire tre Aree omogenee all’interno del Decanato: sono la base per poter realizzare a tempo opportuno delle “Comunità pastorali”, così da essere in grado di servire meglio il territorio. Questo cammino richiede pazienza, ma anche determinazione e disponibilità a mettersi in discussione, attraverso un confronto sincero che nasca dal desiderio di guardare avanti con coraggio. È necessario valutare attentamente quali passi avviare per giungere a questo obiettivo. Occorre, in particolare, considerare l’ opportunità di costituire in un primo tempo delle Unità Pastorali, nelle forme più adatte, e in seguito di promuovere le tre Aree omogenee (Missaglia, Centro Navigli e Darsena Sud) a Comunità pastorali. È indispensabile, a questo proposito, che i preti rivedano il loro modo di esercitare il proprio ministero presbiterale in ciascuna area; come, del resto, va ripensata la presenza nella pastorale parrocchiale delle religiose, chiamate ad assumere un ruolo con maggiori responsabilità. In questo cammino dovranno essere coinvolti anche i laici impegnati nei diversi ambiti della pastorale, soprattutto i membri dei Consigli pastorali e degli Affari economici delle parrocchie. Il contesto decanale deve essere considerato come il più adatto per il confronto tra voi e per la programmazione della pastorale d’insieme. Il Decanato è infatti il luogo privilegiato per la costruzione di una più fraterna comunione, collaborazione e corresponsabilità pastorale; in esso vengono condivisi i problemi e ci si rende disponibili ad un sostegno reciproco. Vi esorto pertanto a superare la tentazione della chiusura, come se ogni singola parrocchia fosse autosufficiente. In un’autentica prospettiva di pastorale d’insieme occorre valorizzare i diversi e qualificati soggetti educativi presenti sul territorio: penso al centro “Peppino Vismara”, al centro Asteria delle Suore Dorotee, con la ricca programmazione culturale per i giovani studenti e i loro familiari; penso inoltre alle altre presenze significative, rappresentate dai movimenti ecclesiali attivi in Decanato. Alcune zone del vostro Decanato sono conosciute in tutta la città per la grandissima affluenza di giovani, soprattutto nelle ore serali, in cerca di divertimento. L’equipe di pastorale giovanile decanale abbia cura di avvicinare anche loro, progettando qualche iniziativa specifica. Una particolare attenzione sia riservata ai numerosi giovani universitari che risiedono nelle vostre parrocchie, accogliendoli e cercando di coinvolgerli nelle attività pastorali. Voi laici sentitevi sempre più protagonisti della vita delle vostre comunità. Tutti siete chiamati ad essere corresponsabili della missione della Chiesa, attraverso una testimonianza di vita cristiana coerente, a partire dagli ambienti quotidiani della vita. Guardate avanti con coraggio e fiducia: il Padre non ci lascia soli, perché il suo amore è fedele! Ci ha donato e ci donerà sempre lo Spirito Consolatore, guida dei nostri passi. Vi benedico tutti nel nome del Signore e a Maria, Madre della speranza, affido il vostro cammino. + Dionigi Card. Tettamanzi

Appuntamenti da DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009

DOMENICA 8 Novembre
«NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO»
Lettura del profeta Isaia (49,1-7)
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (2,5-11)
Vangelo secondo Luca (23,36-43)
«GIORNATA DIOCESANA DELLA CARITAS»

ore 17,00 presso il Salone-Teatro: Incontro con i Genitori dei ragazzi del CIC4.

Nel pomeriggio: CASTAGNATA in ORATORIO

Lunedì 9 novembre
ore 15,00 presso la Parrocchia Maria Madre della Chiesa: Incontro dei Gruppi della TERZA ETÀ delle due Parrocchie.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Mercoledì 11 novembre «S. Martino di Tours, vescovo»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: “La Grazia del celebrare l’Eucaristia”. Incontro di Formazione dei Ministri liturgici, aperto a tutti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro Giovani 1.

Giovedì 12 novembre «S. Giosafat, vescovo e martire»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro Giovani 2.

Venerdì 13 novembre «S. Francesca Cabrini, vergine»
ore 18,30 in Oratorio: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4.
ore 20,30 in Oratorio: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).

Sabato 14 novembre
ore 10,30 presso il Centro P. Vismara: «REGALIAMOCI UNO STOP.». Incontro decanale di spiritualità biblica “TORNIAMO AL VANGELO”. Padre Diego Arfani, parroco di Maria Madre della Chiesa, animerà l’incontro sul tema “Le ultime cose” (Lc 21,5-28).

DOMENICA 15 novembre
«I DOMENICA DI AVVENTO»
Lettura del profeta Isaia (13,4-11)
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (5,1-11a)
Vangelo secondo Luca (21,5-28)
La venuta del Signore

ore 8,30 presso il Centro Parrocchiale: Ritiro dei Visitatori
ore 10,30 durante la S. Messa verrà conferito il Mandato ai Visitatori.

SENSIBILITÀ E CARITÀ CONCRETA

La nostra Comunità opera con diverse iniziative caritative che sono già state illustrate sulle pagine dell’In-Formatore e in precedenza sull’inserto de “Il Segno”. Qui però vogliamo portare a conoscenza di tutti una ”sensibilità caritativa” nei confronti di ragazzi e ragazze le cui famiglie non riescono a seguire nel tempo dopo la scuola, “sensibilità caritativa” che sfocia in diverse attività che, come Comunità Cristiana, facciamo direttamente o supportiamo mettendo a disposizione il nostro Centro Parrocchiale.


C’è innanzitutto il “Dopolascuola” organizzato dalla nostra Parrocchia: è una esperienza che dura ormai da decenni, prima sotto la guida delle Suore, ora per mezzo di Maria Grazia e di volontarie e volontari che seguono ragazzi e ragazze delle classi elementari nello svolgere i “compiti a casa”. In genere questo impegno dura un paio d’ore al venerdì pomeriggio, ma alcuni ragazzi più bisognosi sono aiutati anche in un altro pomeriggio della settimana. In tutto sono una ventina di volontari che seguono altrettanti studenti, in un rapporto uno a uno, tenendo conto delle indicazioni degli insegnanti.
In modo più limitato è attivo il “Dopolascuola” per i ragazzi e le ragazze delle classi medie. Alcuni volontari seguono gli studenti per permettere loro di superare le lacune in alcune materie in cui sono carenti.
La caratteristica del nostro doposcuola rispetto a quella di altri è l’accompagnamento individuale, per favorire la crescita culturale facendo attenzione soprattutto alla didattica … coltivando sempre però la relazione con il/la studente (e la sua famiglia).
Questo servizio richiede un costante dialogo “Doposcuola”, Famiglia e Scuola, che viene portato avanti con assiduità in stile di collaborazione e di rispetto dei diversi compiti educativi che queste tre realtà hanno.
Inoltre in questi anni è cresciuto il bisogno soprattutto per le famiglie di immigrati. Qui l’integrazione si fa! Non è una parola “per riempirsi la bocca” o per fare comizi elettorali come è accaduto - purtroppo, in modo superficiale e fuori luogo - anche recentemente dalle nostre parti!
È inutile dire che “c’è sempre bisogno di volontari che permettano di rendere sempre più bello e utile questo servizio: per fare questo tipo di volontariato non ci vogliono grandi competenze, basta l’istruzione normale”. Se anche tu che leggi vuoi dare una mano presentati in Centro Parrocchiale venerdì alle ore 16.30, troverai Maria Grazia che ti aspetta con gioia. Se invece conosci qualcuno che … suggerisci di presentarsi!



Nel nostro Centro Parrocchiale si fa anche un Corso di alfabetizzazione per ragazzi e ragazze delle classi elementari nati in altre nazioni e che hanno ottenuto il ricongiungimento con i loro familiari. Questo servizio è portato avanti dalla Cooperativa Lo Scrigno che opera nel territorio con diverse iniziative per i ragazzi e i giovani. È un’attività che si svolge il martedì pomeriggio ed è curata da educatori professionali.
Attraverso l’opera de Lo Scrigno si realizza un servizio di doposcuola per ragazzi e ragazzi che frequentano la 5a elementare e che non hanno bisogno di un accompagnamento individuale (è una specie di ampliamento e normale conclusione del Dopolascuola parrocchiale). Questi progetti coinvolgono una ventina di studenti.

Da quest’anno l’Associazione Piccolo Principe realizza nel nostro Centro Parrocchiale un accompagnamento per ragazzi e ragazze delle classi medie lunedì, mercoledì e giovedì pomeriggio (ore 14.45 - 17.45). I Ragazzi (una trentina) sono seguiti da Educatori Professionali con uno stile di aggregazione e di aiuto allo studio delle materie scolastiche. L’Associazione già da anni opera sia nella Scuola Elementare (nelle tre sedi di via Baroni, di via dell’Arcadia e di via Feraboli) che nella Media con diversi progetti che vanno dal teatro alla musica, all’accompagnamento di genitori e docenti … Questa Associazione - come tutte le Cooperative - porta avanti attività finanziate da progetti di iniziativa di Politica Locale: superano molte difficoltà sia di ordine logistico (per es.: uso delle aule scolastiche), che economico (lo Stato paga sempre dopo, spesso con ritardi che mettono in pericolo l’esistenza di queste Organizzazioni no-profit). Ma anche loro sono occasione importante per le famiglie del territorio, una mano della Provvidenza in situazioni delicate e impegnative.
In tempo di crisi tutto ciò diventa invito alla speranza: seminare per i ragazzi è creare futuro. A questo come Comunità di San Barnaba ci crediamo con una sensibilità aperta e con una carità concreta.

02 novembre 2009

SABATO 7 NOVEMBRE 2009 ORE 21
Teatro San Barnaba
via Gratosoglio angolo Via Baroni Milano


L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNEST
Commedia teatrale di Oscar Wilde.
Spettacolo teatrale a cura della
Compagnia San G. Bosco di Baranzate
Regia di Andrea Marzullo

24 ottobre 2009

Appuntamenti da DOMENICA 25 OTTOBRE 2009

DOMENICA 25 ottobre
«I DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE»
Lettura degli Atti degli Apostoli (8,26-39)
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (2,1-5)
Vangelo secondo Marco (16,14b-20)
«GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE»

Dalle ore 8,30 alle ore 12,00 in fondo alla chiesa:
vendita dei prodotti del Mercato Equo e Solidale.

Gita-castagnata

ore 15,30 in Chiesa: Celebrazione del Sacramento del Battesimo.

Lunedì 26 ottobre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Mercoledì 28 ottobre «Ss. Simone e Giuda, apostoli»
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale:
Festa dei Compleanni della TERZA ETÀ.

ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale:
Lectio Divina per i Giovani.

Giovedì 29 ottobre «S. Onorato di Vercelli, vescovo»
ore 19,15 presso il Centro Parrocchiale:
Catechesi degli Adulti (over 50). Seguirà cena frugale.

ore 21,00 presso la Saletta sotto la Casa Parrocchiale:
Catechesi degli Adulti (under 50).

ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale:
Riunione congiunta dei Consigli d’Oratorio della nuova Comunità Pastorale S.BiG e MMdC.

ore 21,00 presso la Chiesa S. Maria alla fonte (Chiesa Rossa) via della Chiesa Rossa, 55: i Frati Cappuccini organizzano un incontro a favore di chi ha problemi connessi alla separazione familiare sul tema: «Le norme della Chiesa sui separati».

Venerdì 30 ottobre
ore 18,30 in Oratorio: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4.
ore 20,30 in Oratorio: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).

Sabato 31 ottobre
Festa in Oratorio dei Pre-Ado e degli Ado

DOMENICA 1 novembre
«TUTTI I SANTI»
Lettura dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (7,2-4.9-14)
Prima lettera di san Giovanni apostolo (3,1-3)
Vangelo secondo Matteo (5,1-12)

Lunedì 2 novembre
«Commemorazione di tutti i fedeli defunti»
Le celebrazioni delle Ss. Messe avranno il seguente orario: 9,00 - 18,00 - 21,00

ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.

Mercoledì 4 novembre «S. CARLO BORROMEO, VESCOVO»
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Tombolata.
ore 21,00 presso la Casa Parrocchiale: Riunione del Coordinamento Liturgico.

Giovedì 5 novembre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Scuola della Parola per Giovani e 18/19nni.

Venerdì 6 novembre
ore 15,00 in Chiesa: Adorazione Eucaristica.
ore 18,30 in Oratorio: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4 (Celebrazione Penitenziale).
ore 20,30 in Oratorio: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).

Sabato 7 novembre
ore 10,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 21,00 presso il Salone-Teatro: La Compagnia teatrale dell’Oratorio di Baranzate rappresenta: «L’importanza di chiamarsi Ernest» di Oscar Wilde.

DOMENICA 8 Novembre
«NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO»
Lettura del profeta Isaia (49,1-7)
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (2,5-11)
Vangelo secondo Luca (23,36-43)

ore 17,00 presso il Salone-Teatro: Incontro con i Genitori dei ragazzi del CIC4.

nel pomeriggio
CASTAGNATA in ORATORIO

AAA Cercansi...

Come ogni anno, facciamo appello alla tua disponibilità per essere Visitatore e portare gli auguri di Natale della Comunità alle famiglie dei nostri quartieri.
L’anno scorso si sono aggiunti 12 nuovi Visitatori, ma, nonostante ciò, non siamo riusciti a raggiungere tutte le famiglie.
Uno di loro ha scritto:
“Ho affrontato questa proposta con entusiasmo, ma anche con un po’ di paura.
Ho visto tante famiglie diverse tra loro: case molto luminose e altre un po’ buie che mi hanno lasciato un senso di tristezza...
Alcune famiglie sono state particolarmente felici di vederci e l’hanno dimostrato con tanta gentilezza, altri hanno avuto voglia di scherzare un po’ con noi. Le persone sole avevano voglia quasi tutte di chiacchierare e di raccontare dei loro figli e nipoti.
Quella della visitatrice è una esperienza che rifarò perché mi piace l’idea di raggiungere le famiglie e di donare loro un po’ di tempo.
Mi piace pensare che una persona sola trascorra la giornata aspettando con gioia la nostra visita …
Alcuni poi hanno avuto il desiderio di pregare e altri forse un po’ meno, ma questa visita rimane a mio parere il modo di raggiungere tutti e penso che finché una famiglia apre la porta della propria casa non ha perso tutta la voglia di sperare”.


SE ANCHE TU SEI DISPONIBILE A FARE IL VISITATORE O LA VISITATRICE PUOI DARE LA TUA ADESIONE DOMENICA 1 E 8 NOVEMBRE DOPO LE SS. MESSE.

COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

2 Novembre 2009

Signore Dio nostro
con la morte del tuo Figlio Gesù
tu hai vinto la morte
e con la resurrezione
tu ci ridai la vita.
Sii in mezzo a noi in quest’ora dolorosa
in cui piangiamo la morte dei nostri cari.
Accogli la loro anima nella tua pace.
Aumenta la nostra fede!

Noi sappiamo che chi non è più con noi
a questa mensa
non è lontano da noi
perché ha creduto e sperato in te.
Fa’ che ci uniamo tutti un giorno
alla tua mensa del cielo.
Tu che dai vita a tutti i defunti
e regni per sempre nei secoli dei secoli.
Amen.

In tutte le Ss. Messe verrà fatta memoria dei fedeli della nostra Comunità deceduti a partire dal 2 novembre 2008 a tutt’oggi, per affidarli alla infinita misericordia di Gesù, che è morto sulla croce per la remissione dei peccati e per la nostra riconciliazione al Padre.

09 ottobre 2009

Sull’onda del “C’è di più”

Carissimi Genitori ed Educatori,
nei mesi scorsi scrivendo questa prima pagina dell’In-Formatore, mi rivolgevo alle famiglie; ma in questo numero - all’inizio dei tanti percorsi educativi in Parrocchia e in Oratorio - scrivo in modo particolare a voi, Genitori (mamme, ma soprattutto papà!) ed Educatori (catechisti, genitori animatori del CIC, adulti e giovani responsabili della Pastorale Giovanile … aggiungerei anche i nonni!).
Vi scrivo sull’onda del motto della Festa dell’Oratorio: c’è di più, perché penso che possa “dire molto” al nostro impegno educativo e alle nostre attività.
Innanzitutto e soprattutto, con Gesù c’è di più: Lui ci mette amore fino alla morte, ci dona il suo Vangelo che è via-verità-vita, continua ad inviarci lo Spirito Santo che converte la nostra mente e i nostri cuori, che rinforza la nostra volontà. Gesù è con noi anche nell’educare i ragazzi che crescono: è Lui il grande educatore, educa prima di noi, meglio di noi, più di noi. Carissimi Genitori ed Educatori nel nostro cuore non può mancare la fiducia in Gesù e un forte senso di speranza che attinge al pregare con fedeltà e al leggere il Vangelo come luce per ogni scelta personale e verso i ragazzi.
Ma c’è di più significa avere occhi per vedere il “lato nascosto” di figli, ragazzi e giovani. Come è frustrante quel “sei sempre il solito!” oppure “ai miei tempi quando ero giovane io …”; e come è illuminante il pensare “cosa mi vuol dire comportandosi così?” o il chiedersi “chi è veramente questo/a figlio/a di Dio?”. Certo per fare questo dobbiamo “conquistare il tempo” per stare con loro, per mostrare il nostro affetto e per farlo scoprire (don Bosco diceva che i ragazzi devono “conoscere l’amore che ricevono”). Lo sappiamo che “abbiamo poco tempo, siamo sempre di corsa”. Beati quegli educatori che sapranno trovare “momenti di convivenza” e li difenderanno coi denti: creeranno legami forti, creeranno futuro!
E c’è di più perché genitori e Comunità Cristiana (Oratorio in prima linea) educano insieme con Gesù: questa comunione nell’impegno educante è un dono che il nostro Maestro e Signore ha lasciato a noi che siamo sua Chiesa. Voi genitori non siete soli, avete accanto la Comunità di San Barnaba che condivide la vostra fatica e le vostre gioie. Come è bello il gesto che facciamo quando accogliamo i bambini per il Battesimo: non solo il Prete, non solo voi Genitori, i Padrini e le Madrine fanno il segno della croce sulla fronte dei piccoli, ma anche alcuni fedeli che appartengono alla nostra Comunità, a garantire che di quei bambini ci prendiamo cura insieme. Questo richiede che ogni famiglia partecipi alla vita comunitaria, sia ai momenti di festa, che alla celebrazione eucaristica domenicale, come pure alle varie iniziative caritative, imparando a condividere in modo sempre più pieno linee educative ispirate al Vangelo di Gesù.
E sarebbe bello che ognuno di noi all’inizio di questo Anno Pastorale e Oratoriano dica che c’è di più dello scorso anno, perché ci metteremo più impegno nel vivere la nostra missione educativa verso i più giovani. Come sarebbe importante sentire dalle nostre parti frasi di questo tipo: “quest’anno faccio un passo avanti nella mia fede e voglio essere di esempio a mio/a figlio/a”… È una promessa da fare a Gesù convinti che Lui ci darà le forze necessarie per riuscire (se lo chiediamo con la preghiera certamente le otterremo, perché è un impegno che piace a Dio che è Padre).
L’augurio che faccio è che fra qualche mese, tutti noi, guardando i nostri ragazzi e giovani possiamo esclamare: “ora c’è di più!” Avremo modo di ringraziare il Signore con gioia per i “miracoli” che avrà fatto in loro (e sicuramente anche in noi!) servendosi delle nostre povere forze.
Siamo già partiti, non fermiamoci!
Fraternamente
don Giorgio

PS. Alcune di queste intuizioni sono emerse dall’incontro con i Genitori Animatori del CIC 2 e CIC 3

Il tempo per aprirsi a uno slancio più spirituale

Al via il nuovo cammino della diocesi sui binari del “riposo in Dio” e della sobrietà pastorale
di Pino Nardi

«Solo la fede sa intendere la verità di questo momento che noi insieme come Chiesa ambrosiana stiamo vivendo. Solo la fede ci consente di vivere l’inizio del nuovo anno pastorale non come il ritorno all’abituale preoccupazione del fare, non come il ripetersi di un ciclo di feste e di fatiche, di impegni e di iniziative che consumano le nostre energie e che possono appagare o mortificare le nostre aspettative, ma come, in un certo senso, “anno sabbatico” o, come preferisco chiamarlo, “anno di riposo in Dio”».
È questa la cifra indicata a tutta la diocesi dal cardinale Tettamanzi nell’omelia dell’8 settembre in Duomo: «Un tempo per aprirsi a uno slancio spirituale più intenso e a un impegno pastorale più appassionato: quasi, con la grazia di Dio, un “prendere fiato” per lasciare consolidare le iniziative già in corso e prepararsi con serenità, fiducia e generosità a quanto di nuovo il Signore ci chiederà».
L’Arcivescovo ha maturato questa proposta dopo tanto ascoltare in diocesi: dall’Assemblea del clero alle visite pastorali decanali, in una stagione di cambiamenti nei “cantieri aperti”. Non nascondendosi neanche i problemi: «Ho raccolto anche segni di stanchezza, espressioni di scoraggiamento, di scetticismo, di dissenso, ho ascoltato anche analisi che descrivono l’inadeguatezza delle risorse di cui disponiamo rispetto alle esigenze della missione e alle sfide che si presentano. Sono convinto che i cammini avviati negli anni scorsi, i cantieri aperti, le linee pastorali indicate richiedano di essere continuati - pur con le dovute precisazioni - con intelligente determinazione, con un supplemento di fede e di gioia, con un coinvolgimento sempre più ampio e condiviso delle comunità cristiane».
Ma quest’anno il “riposo in Dio” va di pari passo con il cammino proposto da Benedetto XVI dell’Anno Sacerdotale a tutta la Chiesa: «Perché il sacerdozio “ministeriale” è un dono inestimabile e necessario e talora gli stessi destinatari del ministero sacerdotale non lo comprendono, non lo apprezzano adeguatamente, non lo favoriscono - ha detto Tettamanzi -. Forse non ci aiuta l’abitudine alla presenza dei preti nelle comunità, l’inclinazione a delegare loro gran parte dell’attività pastorale, una certa ingenua persuasione che di preti ce ne saranno sempre. L’Anno Sacerdotale deve essere per tutti i fedeli un’occasione per rinnovare uno sguardo di fede sulla presenza dei preti, per intuire quella loro misteriosa relazione personale con il Signore che si chiama “vocazione”».
Tutto ciò però non riguarda solo i sacerdoti, ma «è rivolto a tutti i fedeli affinché riconoscano la dignità della propria vocazione a essere figli di Dio e si dispongano a offrire il sacrificio gradito a Dio, che è la vita secondo lo Spirito. Il culto gradito a Dio, l’adorazione in spirito e verità si celebra nella pratica quotidiana della carità, nella testimonianza della speranza: la presenza dei cristiani negli ambienti della vita, del lavoro, della cultura, della sofferenza, della responsabilità civile e politica è segnata dal compito di fare risplendere la luce davanti agli uomini».
Uno dei pilastri della riflessione dell’Arcivescovo è allora la sobrietà pastorale, quando sottolinea che «nella nostra Chiesa diocesana, straordinariamente ricca di persone impegnate, di iniziative, di risorse è evidente la sproporzione tra la missione affidata e le risorse disponibili. Questa sproporzione diviene sempre più evidente anche per noi, in questi anni, nel contesto di una società secolarizzata, di una riduzione piuttosto rilevante del numero dei preti, di una fatica diffusa a sostituire - nei diversi ambiti pastorali - i collaboratori di sempre con presenze nuove. Che cosa faremo? Rinunceremo alla missione? Sento la responsabilità di proporre alcuni concreti criteri di discernimento per conseguire quel “fare meno, fare meglio, fare insieme” che potrebbe essere lo slogan della sobrietà pastorale».

MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2009

“Le nazioni cammineranno alla sua luce” (Ap 21, 24)

In questa domenica, dedicata alle missioni, mi rivolgo innanzitutto a voi, Fratelli nel ministero episcopale e sacerdotale, e poi anche a voi, fratelli e sorelle dell'intero Popolo di Dio, per esortare ciascuno a ravvivare in sé la consapevolezza del mandato missionario di Cristo di fare “discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19), sulle orme di san Paolo, l'Apostolo delle Genti.
“Le nazioni cammineranno alla sua luce” (Ap 21,24). Scopo della missione della Chiesa infatti è di illuminare con la luce del Vangelo tutti i popoli nel loro cammino storico verso Dio, perché in Lui abbiano la loro piena realizzazione ed il loro compimento. Dobbiamo sentire 1’ansia e la passione di illuminare tutti i popoli, con la luce di Cristo, che risplende sul volto della Chiesa, perché tutti si raccolgano nell’unica famiglia umana, sotto la paternità amorevole di Dio.
È in questa prospettiva che i discepoli di Cristo sparsi in tutto il mondo operano, si affaticano, gemono sotto il peso delle sofferenze e donano la vita. Riaffermo con forza quanto più volte è stato detto dai miei venerati Predecessori: la Chiesa non agisce per estendere il suo potere o affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo, salvezza del mondo. Noi non chiediamo altro che di metterci al servizio dell’umanità, specialmente di quella più sofferente ed emarginata, perché crediamo che “l’impegno di annunziare il Vangelo agli uomini del nostro tempo... è senza alcun dubbio un servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta l’umanità” (Evangelii nuntiandi, 1), che “conosce stupende conquiste, ma sembra avere smarrito il senso delle realtà ultime e della stessa esistenza” (Redemptoris missio, 2).

1. Tutti i Popoli chiamati alla salvezza
L’umanità intera, in verità, ha la vocazione radicale di ritornare alla sua sorgente, che è Dio, nel Quale solo troverà il suo compimento finale mediante la restaurazione di tutte le cose in Cristo. La dispersione, la molteplicità, il conflitto, l’inimicizia saranno rappacificate e riconciliate mediante il sangue della Croce, e ricondotte all’unità.
L’inizio nuovo è già cominciato con la risurrezione e l’esaltazione di Cristo, che attrae tutte le cose a sé, le rinnova, le rende partecipi dell’eterna gioia di Dio. Il futuro della nuova creazione brilla già nel nostro mondo ed accende, anche se tra contraddizioni e sofferenze, la speranza di vita nuova. La missione della Chiesa è quella di “contagiare” di speranza tutti i popoli. Per questo Cristo chiama, giustifica, santifica e invia i suoi discepoli ad annunciare il Regno di Dio, perché tutte le nazioni diventino Popolo di Dio. È solo in tale missione che si comprende ed autentica il vero cammino storico dell’umanità. La missione universale deve divenire una costante fondamentale della vita della Chiesa. Annunciare il Vangelo deve essere per noi, come già per l’apostolo Paolo, impegno impreteribile (n.d.r.: non rinviabile, improrogabile) e primario.

2. Chiesa pellegrina
La Chiesa universale, senza confini e senza frontiere, si sente responsabile dell'annuncio del Vangelo di fronte a popoli interi (cfr Evangelii nuntiandi, 53). Essa, germe di speranza per vocazione, deve continuare il servizio di Cristo al mondo. La sua missione e il suo servizio non sono a misura dei bisogni materiali o anche spirituali che si esauriscono nel quadro dell’esistenza temporale, ma di una salvezza trascendente, che si attua nel Regno di Dio (cfr Evangelii nuntiandi, 27). Questo Regno, pur essendo nella sua completezza escatologico e non di questo mondo (cfr Gv 18,36), è anche in questo mondo e nella sua storia forza di giustizia, di pace, di vera libertà e di rispetto della dignità di ogni uomo. La Chiesa mira a trasformare il mondo con la proclamazione del Vangelo dell'amore, “che rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire e... in questo modo di far entrare la luce di Dio nel mondo” (Deus caritas est, 39). È a questa missione e servizio che, anche con questo Messaggio, chiamo a partecipare tutti i membri e le istituzioni della Chiesa.

3. Missio ad gentes
La missione della Chiesa, perciò, è quella di chiamare tutti i popoli alla salvezza operata da Dio tramite il Figlio suo incarnato. È necessario pertanto rinnovare l’impegno di annunciare il Vangelo, che è fermento di libertà e di progresso, di fraternità, di unità e di pace (cfr Ad gentes, 8). Voglio “nuovamente confermare che il mandato d’evangelizzare tutti gli uomini costituisce la missione essenziale della Chiesa” (Evangelii nuntiandi, 14), compito e missione che i vasti e profondi mutamenti della società attuale rendono ancor più urgenti. È in questione la salvezza eterna delle persone, il fine e compimento stesso della storia umana e dell’universo. Animati e ispirati dall’Apostolo delle genti, dobbiamo essere coscienti che Dio ha un popolo numeroso in tutte le città percorse anche dagli apostoli di oggi (cfr At 18,10). Infatti “la promessa è per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro” (At 2,39).
La Chiesa intera deve impegnarsi nella missio ad gentes, fino a che la sovranità salvifica di Cristo non sia pienamente realizzata: “Al presente non vediamo ancora che ogni cosa sia a Lui sottomessa" (Eb 2,8).

4. Chiamati ad evangelizzare anche mediante il martirio
In questa Giornata dedicata alle missioni, ricordo nella preghiera coloro che della loro vita hanno fatto un’esclusiva consacrazione al lavoro di evangelizzazione. Una menzione particolare è per quelle Chiese locali, e per quei missionari e missionarie che si trovano a testimoniare e diffondere il Regno di Dio in situazioni di persecuzione, con forme di oppressione che vanno dalla discriminazione sociale fino al carcere, alla tortura e alla morte. Non sono pochi quelli che attualmente sono messi a morte a causa del suo “Nome”. È ancora di tremenda attualità quanto scriveva il mio venerato Predecessore, Papa Giovanni Paolo II: “La memoria giubilare ci ha aperto uno scenario sorprendente, mostrandoci il nostro tempo particolarmente ricco di testimoni che, in un modo o nell’altro, hanno saputo vivere il Vangelo in situazioni di ostilità e persecuzione, spesso fino a dare la prova suprema del sangue” (Novo millennio ineunte, 41).
La partecipazione alla missione di Cristo, infatti, contrassegna anche il vivere degli annunciatori del Vangelo, cui è riservato lo stesso destino del loro Maestro. “Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,20). La Chiesa si pone sulla stessa via e subisce la stessa sorte di Cristo, perché non agisce in base ad una logica umana o contando sulle ragioni della forza, ma seguendo la via della Croce e facendosi, in obbedienza filiale al Padre, testimone e compagna di viaggio di questa umanità.
Alle Chiese antiche come a quelle di recente fondazione ricordo che sono poste dal Signore come sale della terra e luce del mondo, chiamate a diffondere Cristo, Luce delle genti, fino agli estremi confini della terra. La missio ad gentes deve costituire la priorità dei loro piani pastorali.
Alle Pontificie Opere Missionarie va il mio ringraziamento e incoraggiamento per l’indispensabile lavoro che assicurano di animazione, formazione missionaria e aiuto economico alle giovani Chiese. Attraverso queste Istituzioni pontificie si realizza in maniera mirabile la comunione tra le Chiese, con lo scambio di doni, nella sollecitudine vicendevole e nella comune progettualità missionaria.

5. Conclusione
La spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità delle nostre Chiese (cfr Redemptoris missio, 2). È necessario, tuttavia, riaffermare che l’evangelizzazione è opera dello Spirito e che prima ancora di essere azione è testimonianza e irradiazione della luce di Cristo (cfr Redemptoris missio, 26) da parte della Chiesa locale, la quale invia i suoi missionari e missionarie per spingersi oltre le sue frontiere. Chiedo perciò a tutti i cattolici di pregare lo Spirito Santo perché accresca nella Chiesa la passione per la missione di diffondere il Regno di Dio e di sostenere i missionari, le missionarie e le comunità cristiane impegnate in prima linea in questa missione, talvolta in ambienti ostili di persecuzione.
Invito, allo stesso tempo, tutti a dare un segno credibile di comunione tra le Chiese, con un aiuto economico, specialmente nella fase di crisi che sta attraversando l’umanità, per mettere le giovani Chiese locali in condizione di illuminare le genti con il Vangelo della carità.
Ci guidi nella nostra azione missionaria la Vergine Maria, stella della Nuova Evangelizzazione, che ha dato al mondo il Cristo, posto come luce delle genti, perché porti la salvezza “sino all'estremità della terra” (At 13,47).
A tutti la mia Benedizione.
Dal Vaticano, 29 giugno 2009

BENEDICTUS PP. XVI

Appuntamenti da DOMENICA 11 OTTOBRE 2009

DOMENICA 11 ottobre
«VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI S. GIOVANNI IL PRECURSORE»
Lettura del profeta Isaia (43,10-21)
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (3,6-13)
Vangelo secondo Matteo (13,24-43)

ore 10,30: Riti di Introduzione al Sacramento del Battesimo.
ore 11,30 in Oratorio: Incontro con i genitori dei 18/19nni.

I fidanzati iniziano l’Itinerario di fede in preparazione al Sacramento del Matrimonio, partecipando all’ Eucarestia delle ore 10,30 e, al termine, a un momento di conoscenza e di festa in Casa parrocchiale.

Lunedì 12 ottobre «S. Edvige, religiosa»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Mercoledì 14 ottobre «S. Callisto I, papa e martire»
ore 14,45 ritrovo davanti alla Chiesa della TERZA ETÀ: Visita e recita del S. Rosario presso la Chiesetta di via Chiesa Rossa 55.

Venerdì 16 ottobre
ore 18,30 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4.
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).

Sabato 17 ottobre «S. Ignazio d’Antiochia, vescovo e martire»
ore 20,45 presso la Basilica di S. Stefano: VEGLIA MISSIONARIA DIOCESANA “Vangelo senza confini”.

DOMENICA 18 ottobre
«DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE»
Lettura del profeta Isaia (26,1-2.4.7-8; 54,12-14a)
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (3,9-17)
Vangelo secondo Giovanni (10,22-30)

Biciclettata in Duomo

Lunedì 19 ottobre
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Mercoledì 21 ottobre
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi della TERZA ETÀ.

Venerdì 23 ottobre
ore 18,30 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4.
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media) e dei loro genitori.

Sabato 24 ottobre «Beato Luigi Guanella, sacerdote»
ore 10,30 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 21,00 presso il Salone-Teatro: Rappresentazione teatrale dal titolo “Silenzi”.

DOMENICA 25 ottbre
«I DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE»
Lettura degli Atti degli Apostoli (8,26-39)
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (2,1-5)
Vangelo secondo Marco (16,14b-20)
«GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE»

Gita-castagnata

ore 15,30 in Chiesa: Celebrazione del Sacramento del Battesimo.
Don Gnocchi, beato in piazza Duomo
24.08.2009 di Filippo MAGNI

Piazza Duomo torna a riempirsi per don Carlo Gnocchi. Domenica 25 ottobre l’indimenticato «padre dei mutilatini» sarà proclamato beato nel corso di una solenne celebrazione presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi, alla presenza del legato pontificio, monsignor Angelo Amato, prefetto della Congregazione vaticana per le Cause dei Santi. In occasione dei funerali di don Gnocchi, il 1° marzo 1956, centomila persone avevano gremito il Duomo e la piazza per l’ultimo saluto al sacerdote nato nel 1902 a San Colombano al Lambro. Durante le esequie un mutilatino interpretò il sentimento popolare rivolgendosi a don Gnocchi con questo saluto: «Prima ti dicevo: “Ciao, don Carlo”. Oggi ti dico: “Ciao, san Carlo”». Parole profetiche: oggi, cinquantatre anni dopo, la stessa piazza si prepara ad accogliere migliaia di fedeli per festeggiare don Gnocchi beato.
È stato il cardinale Carlo Maria Martini, nel 1987, ad avviare il processo di canonizzazione di don Carlo. Nell’occasione, l’Arcivescovo di Milano si chiedeva «se don Carlo abbia esaurito il suo servizio sacerdotale alla Chiesa ambrosiana chiudendo gli occhi all’esistenza terrena, oppure se egli lo continui in una forma che non sia solo quella dell’efficacia della sua opera, della nostalgia della sua persona, ma in una missione permanente per la chiesa di Dio».
L’iter è proseguito in sede diocesana fino al 1991, con le deposizioni di 178 testi che hanno prodotto una documentazione di oltre quattromila pagine. Il materiale, inviato in Vaticano, e scrupolosamente analizzato dalla Congregazione per le Cause dei Santi, ha condotto nel dicembre del 2002 al riconoscimento delle virtù eroiche del Servo di Dio don Gnocchi e alla proclamazione, da parte di Papa Giovanni Paolo II, della sua venerabilità. «La sua fede fu eccezionale - scriveva in quei giorni il cardinale Saraiva Martins, prefetto vaticano per le Cause dei Santi - e su di essa si fondò la sua speranza incrollabile in Dio, nella divina Provvidenza, nella vita eterna e nel futuro stesso della storia dell’uomo». Per poi concludere: «Don Carlo fu veramente testimone di quel Vangelo di cui era stato fatto maestro e dispensatore».
Lo scorso 17 gennaio, infine, il Santo Padre Benedetto XVI, attribuendo all’intercessione di don Carlo un evento miracoloso, ha di fatto sancito la sua beatificazione, poi annunciata per la domenica 25 ottobre, anniversario della sua nascita. Annuncio dato in diocesi dal cardinale Tettamanzi, che «con profonda gioia» ha definito don Carlo «un seminatore di speranza», un prete «che in anni assai tormentati seppe con entusiasmo dare fiducia ai giovani e credere nel valore “santo” del dolore, specie quello innocente dei bambini. Fu un vero uomo di Dio».
Il miracolo attribuito a don Carlo è accaduto nell’agosto del 1979 a Orsenigo, in provincia di Como, protagonista Sperandio Aldeni, artigiano elettricista incredibilmente sopravvissuto a una mortale scarica elettrica. Alpino, da sempre devoto al cappellano della Tridentina durante la tragica campagna di Russia e volontario tra i ragazzi disabili del Centro di Inverigo della Fondazione, Aldeni - attraversato da capo a piedi dalla scarica potente come un fulmine - in quegli istanti si appella a don Carlo. Medici e periti non hanno saputo spiegare come ne sia uscito illeso: «Mi ha protetto don Gnocchi», ha sempre sostenuto l’alpino, purtroppo scomparso poco più di due anni fa. Una convinzione che oggi appartiene anche alla Chiesa e al popolo dei fedeli.
La vita di don Gnocchi è stata straordinaria per fede e intraprendenza: lo dimostrano gli appellativi con i quali è ricordato e venerato: educatore dei giovani, cappellano degli alpini, padre dei mutilatini, precursore della riabilitazione, imprenditore della carità, profeta del dono d’organi per aver voluto donare le proprie cornee in punto di morte quando ancora i trapianti di organi in Italia non erano regolati dalla legge. La sua è stata una missione sacerdotale iniziata in oratorio e proseguita all’Istituto Gonzaga e all’Università Cattolica, al fronte di guerra con gli alpini e, infine, nelle case per i piccoli mutilati e i poliomielitici da lui aperte in tutta Italia.
Erano la «sua baracca», costantemente cresciuta in questi anni e oggi presente in Italia e nel mondo grazie alla Fondazione che porta il suo nome e ne perpetua il carisma. Accanto alla vita e al servizio dei più fragili. Ci saranno anche molti di loro, in piazza Duomo, il prossimo 25 ottobre.

CATECHESI PER ADULTI - ABRAMO I passi nella fede


CATECHESI PER ADULTI
(under e over 50)

Quest’anno esamineremo la figura del patriarca Abramo attraverso la lettura e la meditazione dei capitoli del libro della Genesi che vanno da 11,27 fino a 22,19.

Il calendario degli incontri, che si terranno sempre di Giovedì, è il seguente: 29 ottobre, 28 gennaio, 18 febbraio, 22 aprile, 20 maggio e così distinti per orario e destinatari:
gli “over 50” alle ore 19,15
gli “under 50” alle ore 21,00


Giovedì 29 ottobre don Giorgio ci introdurrà alla conoscenza della figura del grande patriarca Abramo, secondo le seguenti modalità:
ore 19,15 “over 50”: presentazione, consegna del sussidio, cena frugale;
ore 21,00 “under 50”: presentazione.

02 ottobre 2009

UNA GROSSA NOVITÀ PASTORALE

Lunedì 28 Settembre i Consigli Pastorali della Parrocchia di San Barnaba e di Maria Madre della Chiesa sono stati convocati da Mons. Ermino De Scalzi, Vicario Episcopale della Città di Milano (colui che ha celebrato le esequie di Mike Buongiorno in Duomo) per essere informati di una grossa novità che interessa la vita delle nostre 2 Comunità cristiane.
Sotto è riportato il “succo” di quanto detto dal Vescovo e quanto emerso dalla discussione.

LA SCELTA DELL’ARCIVESCOVO
Con la partenza della Comunità dei Padri Barnabiti dalla Parrocchia Maria Madre della Chiesa l’Arcivescovo ha deciso di creare una Comunità Pastorale tra le Parrocchie di Maria Madre della Chiesa e San Barnaba.
Questa scelta è stata determinata non solo dalla carenza di preti, ma anche (soprattutto!) dalla voglia e dalla spinta a cercare nuove forme di comunione effettiva e affettiva tra Comunità Cristiane e nuove modalità di missione e di evangelizzazione nei nostri quartieri.
La nascita sarà nell’estate 2010: i prossimi mesi serviranno per preparare la nascita, si potrebbe dire che saranno “9 mesi di gravidanza”.

COMUNITÀ PASTORALE: CIOÈ?
Una Comunità Pastorale è “una collaborazione pastorale organica tra Parrocchie vicine, pensata, configurata e riconosciuta istituzionalmente”. Più semplicemente: è l’unione di Parrocchie con una stessa linea pastorale.
Diventando Comunità Pastorale le Parrocchie non vengono cancellate: ognuna mantiene la propria identità, anche se hanno un unico Progetto Pastorale.
Ogni Comunità Pastorale ha un solo Parroco e uno o più Vicari Parrocchiali (potrebbe essere il cosiddetto “Coadiutore” oppure altri)

UN ANNO DI PREPARAZIONE
Questi prossimi mesi dell’Anno Pastorale 2009-2010 saranno il tempo della “gestazione”, del fare alcune prove. Sarà il tempo per iniziare a fare tentativi di cammino comune e di collaborazione nelle attività: tentativi “leggeri” (ma decisi!) di unità, in particolare nella Pastorale Giovanile.
Sarà soprattutto il tempo per definire le corresponsabilità dei laici nei vari settori della vita parrocchiale: ciò permetterà e favorirà il creare linee pastorali comuni.

IN MARIA MADRE DELLA CHIESA
Durante questo Anno Pastorale in Maria Madre della Chiesa sarà presente padre Diego Arfani, un prete diocesano che avrà funzione di Amministratore Parrocchiale (cioè Parroco a tempo determinato). Avrà la responsabilità di Parroco e seguirà in modo particolare la formazione dei catechisti dell’Iniziazione Cristiana insieme alle Suore, già presenti.
Inoltre rimarrà ancora per un anno padre Eugenio Brambilla (Barnabita), per portare a termine progetti sociali di cui è responsabile (Scuola Popolare, Doposcuola, Caritas, Rapporti col Territorio).
Inoltre rimarranno presenti le 4 Suore di Maria Bambina (suor Luigina, suor Giovanna, suor Eugenia e suor Marta): continueranno la loro presenza preziosa nelle attività di catechesi, di liturgia e di carità.
Don Giuseppe Lotta ha ricevuto il Mandato dall’Arcivescovo di diventare Responsabile della Pastorale Giovanile anche di questa Parrocchia.

IN SAN BARNABA
La Parrocchia di San Barnaba continuerà la sua vita regolare, anche se in alcune attività verranno fatti tentativi di comunione e di collaborazione con i laici della Parrocchia vicina. Alcune esperienze sono già state avviate negli ultimi anni: anziani, Centro di Ascolto, Consiglio Pastorale …
Don Giorgio Guidi continuerà il suo servizio di Parroco e don Giuseppe Lotta la sua attività tra i giovani.

SIAMO UN CANTIERE!
Il cammino unitario e le tappe di questi mesi saranno studiati e valutati attraverso incontri tra preti e suore e attraverso l’opera dei Consigli Pastorali.
Non mancheranno indicazioni da parte del Vescovo e della Diocesi: ci sarà anche un “Laboratorio” diocesano per conoscere quanto altre Comunità Pastorali stanno vivendo e per scoprire ciò che è più utile per noi … ma soprattutto sarà necessario il contributo di tutti.

UN NOME DA SCEGLIERE
La nascita di una Comunità Pastorale comporta anche la scelta del nome: sarà questo un piccolo impegno che assolveremo durante i prossimi mesi.

E ora…
Questa decisione dell’Arcivescovo comporta per le nostre due Comunità l’interrogarsi e il ripensare in modo nuovo come vivere la nostra vocazione cristiana, a cosa significa essere Chiesa (popolo di Dio), a cosa è essenziale per la vita di una Chiesa, come vivere nuove forme di annuncio del Vangelo in un contesto cittadino …
È un “grosso" passo: e ogni passaggio è un esodo, un uscire da qualcosa cui siamo attaccati … ci sarà una fatica da fare; come ogni passaggio c’è una “terra promessa” da sognare … cui ci si avvicina piano piano e che non sarà come noi la vogliamo; come in ogni passaggio ci saranno pessimisti e scettici, ma anche coraggiosi e ottimisti … Ma, come nel passaggio del deserto che fece il popolo d’Israele, nel pellegrinaggio continuo della Chiesa ci sarà sempre la “nube” dello Spirito di Gesù Cristo che riempirà il nostro cuore di fede, carità e speranza, che ci farà vedere sempre di più i doni che possiamo donarci tra Chiese e ci renderà disponibili ad accogliere gli aiuti che l’altra Comunità ci offrirà.

“Lettera ai fedeli della Diocesi ambrosiana per l’inizio dell’Anno Sacerdotale”

Carissimi,
vi confido che all’inizio dell’Anno sacerdotale sono animato da grandi speranze.
L’esempio e l’intercessione del santo Curato d’Ars, di tanti santi preti che hanno segnato la storia della nostra Chiesa, dei nostri santi Vescovi, le indicazioni del Santo Padre Benedetto XVI, le parole ascoltate e i sentimenti espressi durante le Assemblee sinodali del clero mi incoraggiano a sperare la grazia della santificazione per il presbiterio della nostra Diocesi.

La santità, finalmente!
La missione che ci è stata affidata è molto più grande delle nostre risorse. La sfida del mondo contemporaneo è molto più complicata della nostra capacità di comprendere, di rispondere, di elaborare strategie e di programmare iniziative. Lo smarrimento e la suscettibilità di tanta gente sono molto più inquietanti della nostra possibilità di dire una parola buona e vera, che sappia di Vangelo. Ci lasceremo cadere le braccia? Ci chiuderemo in contesti rassicuranti, ben conosciuti, elettivi?
No! Noi ci affideremo alla grazia, alla forza, alla gioia dello Spirito Santo per diventare preti santi!

La santità dei sacerdoti è bellezza e fierezza della santa madre Chiesa
Non si diventa preti da soli. È la Chiesa che li genera, è la comunità cristiana che li sostiene, sono altri sacerdoti, i genitori, le suore, la nostra gente, che con le preghiere, con le attese, con la generosità li incoraggia a fare della vita un dono. Potranno i preti accontentarsi della mediocrità, quando considerano quale alta idea si sia fatta di loro la comunità cristiana, il Vescovo che li ha ritenuti collaboratori desiderati per il suo ministero, le gente che tanto spesso prega per i sacerdoti, i loro genitori che sulla terra o in paradiso continuano a sentirsi fieri di aver dato un figlio per il servizio della Chiesa?
Sono animato da grande speranza: sono certo che durante questo Anno sacerdotale la preghiera per la santificazione dei sacerdoti sarà insistente da parte di ogni presbitero, diffusa in ogni comunità, proposta a tutti con frequenza e fiducia e praticata da molti con simpatia e riconoscenza.

La santificazione dei sacerdoti è nel presbiterio
La santità sacerdotale risplende oggi di alcuni tratti che sono caratteristici del nostro tempo.
I sacerdoti si santificano perché edificano con il Vescovo il presbiterio: il dono di ciascuno è per la collaborazione all’unica missione. Nessuno diventa santo da solo: la santità dei preti ha i tratti della condivisione, della fraternità, della partecipazione al discernimento comune, dell’accoglienza, della stima e dell’affetto intensi per i confratelli, della disponibilità intelligente al Magistero e alle decisioni del Vescovo.
Sono animato da grande speranza: ho raccolto nelle Assemblee sinodali il desiderio diffuso di una formazione e di un accompagnamento spirituale più intensi: ho raccomandato di dare seguito a questi desideri con proposte concrete. Gli esercizi spirituali, i momenti residenziali di discernimento per interpretare i tratti della comunione per la missione, gli incontri abituali nei decanati e le altre iniziative sono occasioni di grazia: lo Spirito del Signore non lascerà mancare la sua presenza per donarci la gioia di camminare insieme verso la santità.

La santificazione dei sacerdoti è nel servizio al sacerdozio comune dei fedeli
I sacerdoti si santificano perché vivono il loro ministero a servizio del popolo di Dio, secondo la destinazione ricevuta.
Si dice sacerdoti, ma si dovrebbe intendere servi: noi infatti siamo stati ordinati per spendere vita e amore nell’edificazione del popolo santo di Dio nella varietà di tutte le vocazioni. Il sacerdozio ministeriale è a servizio del sacerdozio battesimale per edificare tra le genti il segno della Chiesa: “per la rigenerazione e l’unzione dello Spirito Santo i battezzati vengono consacrati a formare una dimora spirituale e un sacerdozio santo, per offrire, mediante tutte le opere del cristiano, spirituali sacrifici e far conoscere i prodigi di colui che dalle tenebre li chiamò all’ammirabile sua luce” (Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 10).
Sono animato da grande speranza: conosco la generosità e lo zelo del clero ambrosiano. Proprio nel ministero cerchiamo la nostra santificazione, proprio a servizio del cammino di santità del popolo di Dio diventiamo santi.
In questo Anno sacerdotale, tutti insieme, con pazienza e coraggio, vogliamo raccogliere e lasciarci provocare dagli interrogativi che sorgono in molti ambiti della pastorale ordinaria e dalle nuove sfide che l’evoluzione della società ci propone. Nei nostri cantieri aperti continueremo a tendere l’orecchio: per ascoltare ciò che lo Spirito dice alla Chiesa; per attuare - con un animo sempre più fiducioso, con un confronto sempre più franco, una corresponsabilità con i fedeli sempre più cordiale - quanto riconosceremo necessario alla missione di annunciare il Vangelo a tutti coloro che aspettano una parola di verità e di speranza.

La santità dei sacerdoti è attraente
La santità autentica, che porta le ferite della croce ed è avvolta della gloria del Risorto, partecipa dell’attrattiva del Signore: la sua intimità con il Padre, la sua gioia crocifissa, il dono del Consolatore.
Sono animato da grande speranza: un presbiterio santificato sarà attraente anche per i giovani di oggi. Così potranno ancora nascere vocazioni al ministero nelle nostre comunità.
In questo Anno sacerdotale le iniziative di pastorale vocazionale e le proposte di pastorale giovanile siano intense di preghiera, di fiducia e di verità: che nessuno si senta inutile, che nessuno viva gli anni della giovinezza senza la gioia di intuire che la sua vita è una vocazione grande e santa.
Cari sacerdoti, proponiamo con decisione la via cristiana della gioia. Non vogliamo persuadere nessuno con argomenti di sapienza mondana, ma solo annunciare l’unica nostra sapienza: Cristo crocifisso e risorto.

+ Dionigi card. Tettamanzi
Arcivescovo di Milano

Milano, 19 giugno 2009
Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù