09 gennaio 2009

ANNO ORATORIANO 2008 - 2009

VALORI DI RIFERIMENTO (settimo e ultimo valore)


Educare al lavoro

è l’impresa possibile che l’Oratorio riesce a compiere quando stimola continuamente adolescenti e giovani all’impegno svolto con costanza, alle cose fatte bene e ad opera d’arte.
Nell’ottica della valorizzazione dell’altro affinché ci sia frutto CENTO VOLTE TANTO -, chi ha responsabilità in Oratorio può ripromettersi di assegnare incarichi in cui ciascuno può misurarsi e valutare il suo grado di fedeltà e laboriosità.
Inoltre si può insistere sulla necessità di fare le cose insieme agli altri, per esercitarsi nel lavoro in équipe, dove il gioco di squadra fa la differenza.
Nelle TANTE cose da fare non si manchi di coinvolgere i genitori perché si appassionino anche a fare le cose più umili, purché se ne riconosca il bene.
Educare al lavoro è anche aiutare i ragazzi, specialmente quelli più in difficoltà, a trovare i metodi, gli spazi e i tempi giusti per studiare e fare i compiti e prepararsi al futuro.
L’Oratorio dimostra così di interessarsi dell’occupazione principale dei ragazzi e degli adolescenti che è la scuola e può fornire le motivazioni e le competenze per riuscire a fare bene il proprio lavoro e a moltiplicarne i frutti CENTO VOLTE TANTO.
I ragazzi potranno scorgere che l’obiettivo di chi educa è quello di formare bravi cristiani e onesti cittadini, dove l’uno non può e non deve escludere l’altro.
Gli educatori faranno attenzione alle scelte che gli adolescenti sono chiamati ad assumersi, come la scelta dell’università, e si accosteranno rispettosamente per consigliare che la scelta sia inserita nell’ottica di una professione o professionalità futura e di una coerenza evangelica che faccia fruttificare la terra.

La nostra amica Laura, l’ex detenuta del carcere di Opera che ogni anno ci viene a trovare per proporci l’acquisto di composizioni floreali a beneficio della Cooperativa “IL GERMOGLIO”, ci invita a condividere la sua gioia per avere ottenuto di poter operare anche all’interno del carcere di Bollate.

Ciao carissimi, sono LA VOSTRA LAURA, vi dico VOSTRA perché VOI TUTTI mi fate sentire parte di voi, della vostra bella comunità. Come ogni anno, anche QUEST’ANNO SONO VENUTA A TROVARVI portandovi il risultato del nostro LAVORO, le nostre composizioni floreali. Come sempre il VOSTRO affetto, la VOSTRA accoglienza sono frutto di una sentita condivisione alla realtà che rappresento e non posso fare altro che ripetervi “grazie”. Però è un “GRAZIE” che vi testimonia ANNO dopo ANNO che le donne detenute ed ex detenute della piccola Cooperativa “IL GERMOGLIO” vogliono cambiare, vogliono ritornare nella società libere da donne oneste e soprattutto con cuore pieno di fiducia, speranza, amore, pronte a condividere UN CAMMINO di FEDE. Ho atteso un po’ di tempo prima di scrivervi perché avevo qualcosa di molto, molto bello in arrivo sul quale facevo molto affidamento.
È ARRIVATO!!! Per me, per noi tutti è arrivato UN BELLISSIMO REGALO dal BAMBINO GESÙ … Desidero che don Giorgio e voi tutti siate i primi a venirne a conoscenza. Pensate!!! Ho ottenuto di poter entrare nel carcere di Bollate, nella sezione femminile, come donna libera, per sviluppare, per dare vita allo stesso progetto, con i fiori, che tanti anni fa’ avevo dato vita dapprima nel carcere di Verona e poi ad Opera.
Vi garantisco che miglior dono non potevo ricevere. È il frutto di un cammino fatto sotto l’amore di Dio Padre che ci ha portato a farci ridare dignità, fiducia anche dalle varie istituzioni e poter così donare speranza, CAMBIAMENTO, amore a donne che ancora purtroppo non vedono, non conoscono la VERA LUCE della vita. Ricevete anche voi, nei vostri cuori questo bellissimo dono, vi appartiene, lo abbiamo raggiunto, meritato insieme, tenendoci per mano e soprattutto perché voi mi avete sempre donato fiducia.
Ora vi chiedo di non abbandonarmi in questo mio nuovo cammino.
Vi auguro un sereno ANNO NUOVO, colmo di serenità nel cuore che solo Gesù ci può donare.
Grazie Don Giorgio, un abbraccio a tutti.
Laura