27 febbraio 2009

DALLA PAURA AL RIMBOCCARSI LE MANICHE

Famiglie di San Barnaba, buona Quaresima a tutti!

Voglio rivolgervi l’invito a entrare in Quaresima con slancio: andiamo con gioia e con coraggio in questo tempo forte per dire a Pasqua, con san Paolo “Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Galati 2,19-20).
Per sostenere questo cammino saranno proposte nelle prossime settimane tante occasioni per meditare la Passione, per lasciare spazio alla Grazia del Signore, cosi che inondi la vita personale, quella della nostre famiglie e della nostra Comunità.

Il frutto di questo incontro col Crocifisso sarà il diventare e l’essere responsabili del nostro tempo e di quanto siamo chiamati a fare. Se questo mondo “va male” non serve lamentarsi, non basta dare la colpa a chi non fa il proprio dovere, ma occorre dare il nostro apporto perché questo mondo sia più bello, vivibile e “amabile”. Occorre soprattutto combattere il peccato di omissione, che è il male del nostro tempo!

Alcuni suggerimenti per andare in questa “direzione ostinata e contraria” verranno consegnati alla fine di ogni Eucarestia, quando riceveremo un impegno settimanale, la proposta di un modo concreto di vivere il nostro “essere anima del mondo”.

I passi per percorrere questo cammino sono quelli che ci offre la “tradizione”: ascolto della Parola e preghiera, penitenza e digiuno, carità verso tutti e giustizia verso i poveri.

La Parola di Dio fa risuonare in noi la missione che il Signore ci affida oggi, in questo tempo e ci aiuta a viverla nella forza della preghiera: più che cambiare vita occorre cambiare lo stile della vita, quel modo di vivere che - fagocitati dalle cose - ci fa tralasciare l’impegno a rendere più solide e gioiose le relazioni con tutti.

Fare penitenza e digiunare non sono opere di sofferenza coraggiosa, ma apertura a Dio per essere pronti a mettere a disposizione dei più poveri il tanto che abbiamo.

Non può mancare la voglia e l’impegnarsi a costruire la “civiltà dell’amore” attorno a noi, attraverso l’attenzione e la solidarietà verso chi sta pagando maggiormente l’attuale crisi.

E proprio questa crisi può diventare “tempo di tentazione”, di “prova” e di scelta per noi: può essere tempo per abbandonarsi a Dio Provvidenza oppure per rinchiudersi nella paura del “peggio” che sta venendo; può essere tempo per “fare economia” e mettere al sicuro il proprio tesoro (ricordate la parabola dei talenti!) oppure guardare i bisognosi e condividere con semplicità e generosità; può essere tempo per gridare a chi non si assume le proprie responsabilità oppure per “rimboccarsi le maniche” con chi ci sta a costruire qualcosa di nuovo.

Il cammino verso Pasqua (“pasqua” significa anche “passaggio”) diventa occasione per “passare” dal sentirsi bloccati dalla paura generata dall’attuale crisi all’accettare che se ne esce perché io, tu, noi … siamo in prima linea nel superare le difficoltà.

E su questo nostro cammino quaresimale scende quest’anno anche una Benedizione speciale: la presenza di Mons. Giuseppe Negri tra noi dopo essere stato nominato Vescovo titolare di Blumenau (Stato di Santa Catarina in Brasile). Una Benedizione che riempie di Grazia i nostri propositi nel cammino verso Pasqua, ma che diventa Benedizione soprattutto nel ricercare una più intensa forma di pastorale d’insieme con le Parrocchie vicine, soprattutto Maria Madre della Chiesa.

Lo Spirito di Gesù ci conduca nella “lotta” di questa Quaresima per farci cantare con gioia l’Alleluia della liberazione della Pasqua.

Fraternamente
don Giorgio



P.S.: Una penitenza quaresimale in più: il pavimento della chiesa deve essere lucidato e levigato. I lavori devono proseguire anche durante le settimane prima di Pasqua per poi dare il “colpo definitivo” nelle ultime settimane di Aprile.
L’impresa ha assicurato che la chiesa sarà agibile per le celebrazioni del Venerdì e della Domenica, ma questo comporterà il “subire” disguidi pratici durante la settimana e qualche odore sgradevole legato all’uso di stucchi.