27 marzo 2009

Buona Pasqua, vita nuova!

Famiglie di San Barnaba,
il nostro cammino quaresimale si avvia verso “il gran finale” della Pasqua. Che vivremo con il desiderio che la memoria della risurrezione di Gesù ci inondi della potenza della Vita che vince ogni paura insieme alla morte.
È una festa di Pasqua che viviamo in un clima di incertezza perché non stiamo ancora “pagando” la crisi di cui si parla da mesi. È una crisi a macchia di leopardo: alcune famiglie sono toccate pesantemente (soprattutto pesa la mancanza di lavoro …), mentre altre procedono nella loro vita “normale” senza gravi contraccolpi. Purtroppo ci sono casi gravi in cui la lenta macchina dello Stato non riesce ad avere la necessaria tempestività per affrontare situazioni di emergenza. Va dato atto dell’ottimo impegno sia dei volontari del nostro Banco Alimentare che di quelli della Previdenza Sociale che cercano di “velocizzare” la ricerca di diversi “bonus” per le persone e le famiglie in grave disagio.
È questo allora il momento per mettersi sotto la croce, per amare in modo più generoso e riscoprire tutte le energie che sono in noi e tra noi! È questo il momento per stare davanti al sepolcro vuoto: lì si vede che ogni paura non ha più senso perché con Gesù Risorto ogni strada è aperta!
Proprio da qui nasce il mio augurio a tutte voi per la prossima festa del Risorto.
Questa Pasqua sia momento per sperimentare la forza dell’azione di Dio Padre: le crisi - soprattutto quelle più gravi e profonde - le affronta Lui con il suo Spirito … e Dio porta sempre successo con la mitezza e la carità!
Per le nostre famiglie sia tempo per sentire il respiro della speranza che solo Gesù Risorto dà!
Che sia momento per collaborare con tutta la Chiesa per vivere la missione di essere popolo della vita in mezzo a tanti segni di disperazione e di morte che ci vengono dalla società.
Che sia una Pasqua in cui Gesù Risorto “inserisca” nel nostro cuore la certezza che quanto facciamo con amore e passione è collaborazione a costruire il Regno con Lui: “rimbocchiamoci le maniche”, “sporchiamoci le mani”, diveniamo responsabili delle cose di questo mondo, ma con lo sguardo illuminato da Colui che è “Luce della Pasqua”.
S. Ignazio di Loyola suggeriva un impegno che mi pare dia un indirizzo a come vivere i frutti della Pasqua: “Agisci come se tutto dipendesse da te, convinto che tutto dipende da Dio!” Il Signore Gesù rinnova anche in questa Pasqua l’invito a partecipare alla sua Missione attraverso lo Spirito: guai a noi se continuiamo a omettere la nostra parte!
Buona Pasqua, fatta di pace, pace interiore e pace condivisa con familiari e vicini,
Fraternamente,

don Giorgio