13 marzo 2009

“Dio illumini gli occhi del vostro cuore…”

Famiglie di San Barnaba,
il nostro cammino quaresimale procede. Spero che nelle vostre case regnino la preghiera unita all’ascolto della Parola di Dio e la sobrietà che derivano dallo stile di penitenza che predispone alla conversione a Dio e all’amore più deciso verso gli altri.
Abbiamo iniziato questo tempo forte di Dio con un segno dello Spirito. Sul nostro cammino quaresimale è scesa la Benedizione di Mons. Giuseppe Negri che ha celebrato l’Eucarestia con noi, poche settimane dopo essere stato nominato Vescovo titolare di Blumenau (Stato di Santa Catarina). Una Benedizione che ci ha riempito di entusiasmo e di riconoscenza. È sempre bello avere tra noi Peppime che ci porta la sua freschezza e anche le sua “ansie pastorali”. Non dimentichiamolo e affidiamo sempre al Signore lui e il suo ministero in Brasile.
Nella scorsa settimana io ho vissuto con altri preti i miei Esercizi Spirituali presso Vicenza. È stato un momento molto significativo anche perché eravamo un trentina di confratelli nel Presbiterato e ci siamo incamminati “sulle orme di Paolo” ponendoci in ascolto della sua Lettera agli Efesini. È stato anche l’occasione per pregare per tutti voi, soprattutto per coloro che sono toccati da qualche bisogno particolare. In particolare ho chiesto per voi che “il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore” (san Paolo).
È nella scia di questa pagina della Lettera agli Efesini che vi ripeto il mio invito a “lottare” in questa Quaresima contro ogni forma di paura, che possa sorgere sull’onda delle sempre più incerte e drammatiche notizie che ci illustrano la crisi che stiamo pagando insieme a tutto il mondo. Se avessimo “gli occhi del cuore” di cui parla san Paolo la Quaresima diventerebbe occasione d’oro. Perciò…
Sia questo un tempo per “lasciarsi tentare dal diavolo” insieme a Gesù: lottare con Lui e come Lui nel deserto delle nostre certezze e sicurezze porta ad abbandonarsi al Padre di ogni misericordia e provvidenza, a diventare liberi da modi distorti di vedere la nostra vita e da pretese che sono dannose, ad avere un cuore sempre più magnanimo e disponibile.
Sia questo un tempo di responsabilità: rimbocchiamoci le maniche avendo fiducia di noi stessi, di quanto facciamo, degli altri (sono veramente tanti!) che condividono la nostra stessa fatica di costruire con amore e solidarietà in casa, nella scuola, sul lavoro, nella società.
Sia questo un tempo soprattutto per verificare qual è il nostro contributo a “far andar male le cose”: spesso non è un contributo negativo (nessuno di noi vuol fare il male!), ma basta evitare di fare la nostra parte e di “metterci del nostro”, è già pericoloso continuare ad essere “maggioranza silenziosa”. Proviamo con onestà davanti a Dio e agli altri ad ammettere i nostri peccati di omissione, a chiedere perdono a Dio e ad attendere lo Spirito santo che Gesù Risorto dona a chi crede in Lui e con Lui desidera un mondo diverso.
Sia questo un tempo per essere più grandemente generosi: per esperienza sappiamo tutti che è meglio affrontare i momenti di difficoltà non chiudendoci o “facendo quadrato” per difendere quanto abbiamo, ma la strada è quella di avere riguardo per chi paga di più e mettere in comune le risorse di tutti. Questa è la via che ci ha indicato Gesù e che ci suggerisce anche il Papa nel suo Messaggio per la Quaresima. Non dobbiamo avere paura a mettere in discussione e a rinunciare al troppo che distrugge prima di tutto la nostra mente, il nostro vivere… e anche “le nostre tasche”! Non si tratta di buttarlo via, ma di donarlo per avere di più. Sarebbe un guaio per tutti se in questi mesi imparassimo a diventare avari invece di donare con più generosità!
Sia questo prima di tutto e soprattutto un tempo in cui Gesù col suo Vangelo porti luce e speranza, consolazione e incoraggiamento, voglia di impegnarsi e collaborare con tutti per essere pronti a cantare insieme l’Alleluia della Pasqua.

Fraternamente
don Giorgio