29 aprile 2009

Domenica 10 maggio FESTA DELLA MAMMA

Sul sagrato della chiesa, vendita delle rose in occasione della FESTA DELLA MAMMA.
Il ricavato verrà impiegato per il rifacimento del pavimento della chiesa.

Domenica con gli ammalati e gli anziani

17 maggio ore 10,30

Santa Messa con la celebrazione comunitaria del Sacramento dell’Unzione degli Infermi

Gli interessati sono invitati a ritirare il modulo di adesione in fondo alla chiesa, come pure i volontari che intendono prestare il servizio di trasporto

Appuntamenti da Domenica 3 Maggio 2009

DOMENICA 3 maggio
«IV DI PASQUA»
Lettura degli Atti degli Apostoli (20,7-12)
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (4,12-16)
Vangelo secondo Giovanni (10,27-30)
«GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI»
ore 10,30 in Chiesa: Riti di Introduzione al Sacramento del Battesimo.

Lunedì 4 maggio
ore 21,00 in Oratorio: Incontro degli Animatori dell’Oratorio Estivo.

Mercoledì 6 maggio
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario.
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Servizio di Assistenza per pratiche previdenziali ed assistenziali.

Giovedì 7 maggio
ore 21,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Giovani.

Venerdì 8 maggio «S. Vittore, martire»
ore 18,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Adolescenti (1a media).
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).
ore 20,45 presso la Parrocchia Sant’Antonio Maria Zaccaria: Scuola della Parola per gli Adolescenti (ritrovo alle ore 20,30 alla fermata del tram Feraboli-Missaglia direzione Centro).
ore 21,00 in Chiesa: Riconciliazione di coloro che si preparano a celebrare gli Anniversari del Sacramento del Matrimonio.
ore 21,00 Recita del S. Rosario nei luoghi di preghiera rionali.

Sabato 9 maggio «S. Maddalena di Canossa, vergine»
ore 10,30 presso il Centro P. Vismara: «REGALIAMOCI UNO STOP.». Incontro decanale di spiritualità biblica “SAPIENZA DI DIO. ABIGAIL, PAOLO E CRISTO”.
La teologa biblica Antonella ANGHINONI tratterà il tema: “Il profumo nella Bibbia. Una presenza invisibile”.

DOMENICA 10 maggio
«V DI PASQUA»
Atti degli Apostoli (7,2-8.11-12a.17.20-22.30-34.36-42a.44-48a.51-54)
Prima Lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2.6-12)
Vangelo secondo Giovanni (17,1b-11)

ore 10,30 Festa degli anniversari del Sacramento del Matrimonio.
ore 11,30 presso la Saletta dell’Oratorio: Incontro dei Ministranti.
ore 15,00 in Chiesa: Prima Riconciliazione dei ragazzi del 3° anno di Catechesi dell’Iniziazione Cristiana (CIC3).
ore 15,30 ritrovo davanti alla chiesa dei genitori e dei ragazzi del 2° anno di Catechesi dell’Iniziazione Cristiana (CIC2) che si recheranno alla Parrocchia Sant’Antonio Maria Zaccaria per la Domenica Insieme.

MESE DI MAGGIO

Nostra Signora di Lourdes, prega con noi

Programma delle celebrazioni mariane

Tutte le sere, a partire dal 4 maggio, - dal Lunedì al Giovedì - alle ore 21,00 in Chiesa: Recita del S. Rosario.

Al Venerdì - alle ore 21,00 - ci sarà la preghiera nei punti del quartiere elencati in calce secondo il seguente calendario:

Venerdì 8 maggio: «Mistero della Gloria»
Venerdì 15 maggio: «Mistero del Dolore»
Venerdì 22 maggio: «Mistero della Gioia»

LUOGHI DEGLI INCONTRI
(durante i quali si raccoglieranno offerte a favore dei terremotati d’Abruzzo)

VIA ORLANDO 20 - MONTAGNETTA DIETRO UNES -
CAMPO PALLACANESTRO ARCADIA - VILLETTE - VIA PIENZA -
VIA BARONI 20 (SOPRA I BOX) - VIA BARONI 64 -
VIA SAPONARO 11-13 - BASMETTO -
PARCO-GIOCHI GRATOSOGLIO - VIA DE RUGGIERO 27-29

17 aprile 2009

I frutti della Pasqua

Famiglie di San Barnaba,
abbiamo vissuto un intenso Triduo Santo e l’esaltazione della Pasqua di Gesù, che ci trascina come Chiesa dietro di sé per vivere nella potenza dello Spirito.
È stato un momento forte vissuto nell’apprensione per le popolazioni dell’Abruzzo che hanno subito le tragiche conseguenze del terremoto: lo Spirito del Risorto sia per loro pienezza di speranza e spinga noi ad un nuovo impegno di solidarietà. La Diocesi di Milano con le Diocesi Lombarde inizia un gemellaggio con Paganica (frazione di L’Aquila con 7mila abitanti): anche noi daremo un primo aiuto con le offerte di Domenica 19 Aprile, in collaborazione con la Caritas. Sicuramente staremo pronti per sostenere anche i prossimi passi.
Questo è già un primo frutto della Pasqua. Lo Spirito ci guida nel leggere le situazioni e nell’intraprendere le vie per rispondere ai bisogni di chi ci tende la mano.
Ma c’è un altro frutto della Pasqua che possiamo gustare Domenica 19 Aprile: per il secondo anno viviamo la Domenica di comunione con le Parrocchie vicine e il Centro Vismara. È un momento che “dice” e che interessa il nostro futuro, quando come Comunità cristiane vivremo una più forte unità di intenti e di azione. Più che un segno, vuole essere un seme di un nuovo modo di essere Chiesa di Gesù nel sud della città di Milano. È un cammino incoraggiato dall’Arcivescovo e che con coraggio e decisione abbiamo intrapreso da anni. Lo Spirito non mancherà di spingerci con forza anche dietro a Gesù per realizzare questa meta.
Quali sono i frutti della Pasqua per la Chiesa? Lasciamoci aiutare da un brano di don Primo Mazzolari di cui ricordiamo il 50° della scomparsa. È la parola di un profeta che ci aiuta a vivere meglio l’oggi.
Fraternamente
don Giorgio

Cosa la Chiesa può sopportare e cosa non può sopportare.
Chi capisce come dev'essere presente la Chiesa in questa svolta della storia capisce anche ciò che la sua carità può sopportare e ciò che non può sopportare proprio in nome della stessa carità. Ripeto: in nome della carità, poiché la rivoluzione cristiana, l'unica che può essere giustificata anche davanti alla storia, più che da diritti conculcati o offesi nasce da doveri suggeriti e imposti al nostro cuore dalla carità che ci lega al nostro prossimo. Chi più ama è potenzialmente l'unico e vero rivoluzionario.

La Chiesa sopporta:

- il male che le fanno i suoi nemici, che, per quanto si allontanino e la rinneghino, portano sempre l'incancellabile volto di figli, e di figli tanto più cari quanto più cresce il loro perdizione;
- di essere spogliata di ogni bene materiale e di ogni privilegio concessole più o meno disinteressatamente dagli uomini;
- di vedere le sue basiliche e le sue chiese distrutte, chiusi i suoi conventi e le sue scuole, poiché è già "l'ora che né in Gerusalemme né su questo monte i veri ad6ratori adorano il Padre in spirito e in verità";
- le persecuzioni aperte e subdole, le calunnie e le blandizie, i vituperi e i panegirici menzogneri;
- gli erranti e in un certo senso perfino l'errore quando esso non può venire colpito senza offesa mortale all'anima dell'errante;
- di essere misconosciuta nella sua carità, colmata di obbrobrio per colpe non sue;
- il disonore che le viene dalla vita indegna dei suoi figlioli stessi, i loro rinnegamenti e i loro tradimenti;
- d'essere baciata da un Giuda, rinnegata da un Pietro.

La Chiesa non può sopportare:
- che vengano negate o diminuite o falsate le verità che essa ha il dovere di custodire e che costituiscono il patrimonio dell'umanità redenta;
- che sia cancellato dalla storia e dal cuore il senso della giustizia che è il patrimonio di tutti, ma in modo particolare dei poveri;
- la libertà e la dignità della persona e della coscienza, che sono il nostro divino respiro. Mentre sopporta senza aprir bocca di essere spogliata e tiranneggiata in qualsiasi modo, non può sopportare che vengano spogliati, conculcati, manomessi i diritti dei poveri e dei deboli, individui, città, nazioni e popoli, cristiani e non cristiani. E nella sua difesa materna e invitta è tanto più grande quanto più la sua tutela si estende alla plebs infedele, egualmente santa.
Alcuni gesti di munifica protezione di Pio XII, in favore di ebrei perseguitati, hanno commosso e sollevato l'ammirazione del mondo;
- il potente che abusa della propria forza per opprimere i deboli;
- il sapiente che abusa della propria intelligenza per circuire e trarre in inganno l'ignorante;
- il ricco che abusa delle proprie ricchezze per angariare e affamare il popolo.

Vi sono quindi dei limiti nella sopportazione della Chiesa, e questi limiti vengono non dai raffreddamenti ma dai colmi della sua carità. Ciò che è abominevole per il Signore lo è pure per la sua Chiesa; la quale, senza parteggiare, non può trattare alla stessa stregua la vittima e il carnefice, l'oppressore e l'oppresso.

Chi fermerebbe la mano del malvagio, chi solleverebbe il cuore abbandonato dell'oppresso se un'egual voce raccogliesse il grido dell'uno e il gemito dell'altro?

Sarebbe un delitto il pensare, per il fatto che la Chiesa predica la pazienza ed esalta l'infinito valore del dolore, specialmente del dolore innocente, ch'essa accettasse le tristezze dei prepotenti come un mezzo provvidenziale per moltiplicare i meriti sovrannaturali dei buoni. Purtroppo il nostro linguaggio ascetico, sprovveduto di ampiezza e d'audacia mistica, può indurre un profano in apprezzamenti non solo sproporzionati ma contrari al buon senso.

La sofferenza ben sopportata mi redime e redime, ma non fa diventar buona l'ingiustizia di chi ha pesato su di me. E una bontà conseguente, che non ha nulla da spartire con la causa ingiusta che ha generato la mia sofferenza. Soffrendo bene l'ingiustizia, creo una corrente di bontà: ma non per questo gli uomini sono dispensati dal fermare con tutte le forze la sorgente di male che continua a generare l'errore.

Perché c'è uno che espia in modo edificante, io non sono scusato di lasciar fare e di lasciar passare. Il soffrire non è un bene in sé e se il Signore ci aiuta a cavare il bene dal male non vuole che noi chiamiamo bene il male, il quale va tolto di mezzo nei limiti della nostra responsabilità e della nostra carità. Il perdono stesso delle offese va all'uomo, non all'azione di lui, la quale rimane giudicata anche dopo il perdono, anzi giudicata veramente e irrevocabilmente solo dopo il perdono.

AUGURI DA HONG KONG

Caro Don Giorgio,
Come stai? Spero che tu stia bene. Il lavoro della chiesa come procede? Ho visto il sito della parrocchia e ho visto le foto. Si vede che è molto bella la chiesa. Scusami tanto per il ritardo per mandarti la mail. Dopo che ci siamo sentiti via telefono ho dovuto andare in Cina. Adesso sono in Hong Kong per la settimana santa. Stiamo preparando per la Pasqua. Questa anno abbiamo 82 nuovi battesimi. Ringraziamo Dio per questo. Faremo il battesimo durante la Veglia. Penso che la liturgia durerà quattro ore con i battesimi dei 82 persone adulti. Abbiamo la liturgia in due lingue, in cinese e in inglese.

Sono sicuro che anche tu sarai molto impegnato in questa settimana con la Settimana Santa e il lavoro della chiesa. Ho sentito anche la notizia della terremoto. E' una grande tristezza. Siamo vicini con la preghiera. L'anno scorso è stato in Cina il terremoto.

Vorrei ringraziarti e la parrocchia in anticipo per tutto quello che state facendo per noi specialmente durante questa Quaresima. La comunità filippina sta pregando per voi.

Io insieme con la mia comunità vogliamo fare gli auguri di buona Pasqua con questo messaggio:
"Per i bambini la Pasqua significa "sorpresa nell'uovo" per noi grandi significa la speranza di una famiglia sempre unita ed in perfetta armonia. Che la colomba pasquale, simbolo di pace nel mondo, possa volare anche alla vostra comunità. Il giorno di Pasqua è un giorno speciale, tanto speciale ed importante, che possa donarvi forza, amore e una festa piena di felicità.
Auguri di buona Pasqua.

Prenditi cura di te don Giorgio

padre Jomon

P.S. Ti mando qualche foto della casa dei anziani della mia parrocchia. Vado sempre a trovarli.

Appuntamenti da Domenica 19 Aprile 2009

DOMENICA 19 aprile
«II DI PASQUA»
Lettura degli Atti degli Apostoli (4,8-24a)
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (2,8-15)
Vangelo secondo Giovanni (20,19-31)

Le Ss. Messe delle ore 8,30 e 18,00 si celebreranno in Centro Parrocchiale, mentre quella delle ore 10,30 si celebrerà nel cortile dell’Oratorio

ore 11,30 presso la Saletta dell’Oratorio: Incontro dei Ministranti.

Dopo le Ss. Messe del mattino, in Oratorio si effettua la vendita dei prodotti del Mercatino Equo e Solidale.

Dopo la S. Messa delle ore 10,30, in Oratorio: Incontro dei Genitori dei ragazzi di 2a e 3a media.

Le Celebrazioni Eucaristiche saranno presiedute dai Sacerdoti delle vicine parrocchie della nostra Unità Pastorale

Da alcuni anni la nostra Comunità di San Barnaba ha iniziato un cammino di unità con le Parrocchie vicine: Sant’Antonio Maria Zaccaria, Maria Madre della Chiesa e Santi Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti. Percorre con noi la via anche il Centro Vismara, luogo di carità, ma anche proposta di cammino di evangelizzazione e di fede per singoli, coppie e famiglie.
Per rendere visibile questo “camminare insieme” in vista di una comunione più evidente e sensibile nel giugno 2007 si sono incontrati i 4 Consigli Pastorali e i responsabili del Centro Vismara, per una serata di conoscenza e di amicizia.
L’anno scorso preti e suore (che si ritrovano mensilmente) hanno scelto di offrire a ogni Comunità un “segno” di quanto stava avvenendo, e così Domenica 27 aprile 2008 i preti delle Parrocchie sono “andati in trasferta” nelle Chiese vicine per presiedere l’Eucarestia.
Anche quest’anno, incoraggiati, altresì, dal Cardinale in occasione della visita pastorale, si è deciso di ripetere l’esperienza Domenica 19 aprile 2009.
È un passo ulteriore in vista di una unità di fede e di carità più profonda richiesto alle Comunità Cristiane che vivono nello stesso territorio. Preghiamo lo Spirito Santo perché ci renda coraggiosi nell’abbandonare ogni chiusura e ci faccia desiderosi di vivere quella Comunione che è dono di Dio e che si esprime soprattutto nell’Eucarestia che celebriamo ogni Domenica.

Lunedì 20 aprile
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Martedì 21 aprile «S. Anselmo d’Aosta, vescovo e dottore della Chiesa»
ORE 21,00 PRESSO IL CENTRO PARROCCHIALE: RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE.


Mercoledì 22 aprile «S. Giorgio, martire»
«S. Adalberto, vescovo e martire»
ore 14,30 davanti alla Chiesa: ritrovo del Gruppo della TERZA ETÀ per recarsi in visita alla chiesetta di S. Desiderio in Assago.
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Servizio di Assistenza per pratiche previdenziali ed assistenziali.

Giovedì 23 aprile
ore 19,15 presso il Centro Parrocchiale: Incontro di Catechesi per gli ADULTI «L’opera dello Spirito Santo nella Chiesa e in noi» (Gal 5,13-6,10). Seguirà cena frugale già preparata. In fondo alla Chiesa sarà disponibile il Sussidio relativo.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi dei 40-50nni: «“Siamo figli di Dio in Gesù Cristo” ed eredi della benedizione di Dio». (Galati 2,15-4,31).
ore 21,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Giovani.

Venerdì 24 aprile
ore 18,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Adolescenti (1a media).
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).

Sabato 25 aprile «S. Marco, evangelista»

DOMENICA 26 aprile
«III DI PASQUA»
Lettura degli Atti degli Apostoli (16,22-34)
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (1,24-29)
Vangelo secondo Giovanni (14,1-11a)

Le Ss. Messe delle ore 8,30 e 18,00 si celebreranno in Centro Parrocchiale, mentre quella delle ore 10,30 si celebrerà nel cortile dell’Oratorio

Lunedì 27 aprile
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro degli Adolescenti.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Martedì 28 aprile «S. Gianna Beretta Molla»
ore 15,30 presso la Parrocchia S. Maria Annunziata in Chiesa Rossa - via Neera, 24: «DIMMI IL TUO NOME. Scoprire nei volti il volto». Incontro di Formazione per gli Adulti dell’Azione Cattolica sul tema “Volti negati” tenuto da don Giorgio Guidi.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro con coloro che festeggiano gli anniversari del Sacramento del Matrimonio.
Mercoledì 29 aprile «S. Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa»
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: recita dei Vespri e Festa dei Compleanni.
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Servizio di Assistenza per pratiche previdenziali ed assistenziali.

DOMENICA 3 maggio
«IV DI PASQUA»
Lettura degli Atti degli Apostoli (20,7-12)
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (4,12-16)
Vangelo secondo Giovanni (10,27-30)
«GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI»

ore 10,30 in Chiesa: Riti di Introduzione al Sacramento del Battesimo.

Sabato 25 aprile LAVORI in ORATORIO


Sabato 25 aprile LAVORI in ORATORIO

Si invitano Adulti, Giovani e Ragazzi a partecipare ai lavori di ripristino in Oratorio

ore 9,00: Ritrovo
ore 12,30: Pausa per la pastasciutta e … altro
ore 18,30: Termine dei lavori

Presentarsi con abbigliamento adatto

UNA VEGLIA DEI LAVORATORI IN TEMPO DI CRISI

Don Raffaello Ciccone, Responsabile Diocesano del Servizio per la Vita Sociale e il Lavoro, ci fornisce alcuni spunti per la meditazione e la preghiera in preparazione a questo appuntamento.

Alla vigilia del Primo Maggio ci ritroviamo a pregare, quest’anno, tra lavoratori, nelle sette zone pastorali della Diocesi.
Ci accompagnano la parola e la preghiera del nostro Cardinale che ha desiderato che, in ogni realtà della diocesi, si sentisse il bisogno di aprire gli occhi e il cuore sul mondo del lavoro che ha bisogno di sobrietà, di giustizia e di solidarietà: di sobrietà per poter riprendere il senso dell’essenziale; di giustizia per riconoscere il diritto per tutti di un lavoro, sviluppando le proprie capacità, per dare, con il proprio contributo, un servizio alla comunità degli uomini e delle donne; di solidarietà per poter sperare di riprendere con maggiore fiducia un rapporto di riconoscimento e di fraternità che è sempre in pericolo, ed oggi più di prima.

Così si è espresso nell’omelia della notte di Natale: “Chiedo a tutti di rendersi protagonisti sul territorio di una lettura sapiente dei bisogni e di elaborare progetti intelligenti di aiuto, affinché chi perde il lavoro non perda anche la propria dignità”.

Il tempo della crisi di lavoro ci obbliga a ripensare alla nostra attività che occupa la maggior parte del tempo di adulti, durante la settimana.
Sentiamo il rischio delle aziende che chiudono, la fatica dei molti che hanno lavorato con contratto a tempo determinato: la crisi colpisce, prima di tutto, proprio loro a cui, nell’immediato, non si apre un orizzonte di fiducia.
Sentiamo il disorientamento di famiglie che non hanno garanzie o reti familiari che le sostengano.
Sentiamo che il costo della vita non è certo diminuito e quindi esige stipendi significativi a cui non corrispondono, per chi è fortunato, se non gli ammortizzatori sociali.
Sentiamo l’angoscia per chi non ha supporti riconosciuti dagli accordi sindacali, dagli aiuti istituzionali o dalla legge.

Pregare alla vigilia del Primo Maggio richiama il valore delle conquiste dei diritti umani nell’ambito del lavoro, conquistati negli ultimi due secoli e che ora rischiano di essere smantellati poiché si profila la tentazione del lavoro nero, dei rapporti illegali, dello sfruttamento per chi si accontenta di qualunque cosa, in alternativa al niente, del rifiuto dello studio e dell’aggiornamento poiché si diffonde la mentalità dell’inutilità di una competenza.

Pregare significa richiamarci al dono dello Spirito del Signore che vuole costruire un’umanità fiduciosa nella tenerezza del Padre. Con questa consapevolezza il mondo può sperimentare che ogni persona che si sente garantita, capace di progettare, di legiferare s’impegna per il bene comune, soprattutto nel rischio di disoccupazione.
Noi ci troviamo qui a pregare, insieme, ricordando tutti i nostri colleghi di lavoro, le nostre e le loro famiglie, le nostre e le loro speranze, i nostri timori e le loro angosce.
La preghiera ci accomuna e ci dà la forza.
Non chiediamo i miracoli di un lavoro che cresce: sappiamo che questo dipende da noi, dalla mentalità di coerenza e legalità, dalla responsabilità verso tutti e i beni di tutti, dall’impegno che metteremo nel risolvere scelte di vita, contributi al bene comune, superamento di privilegi e di particolarismi.

Preghiamo perché Tu, Signore, ci apra gli occhi su ciò che è giusto, su ciò che vale, su ciò che è sostegno e servizio.

Ti preghiamo perché non ci scoraggiamo, perché i sacrifici siano condivisi per sostenere anche chi fa più fatica di noi, per avere la forza di ascoltare la tua Parola e le tue scelte, terribilmente alte e profondamente vicine al nostro cammino nei momenti di bisogno.

Ti chiediamo che ci sia la pace poiché è in pericolo nei tempi della fatica e della miseria, che ci sia giustizia verso i poveri e i mondi poveri, ti chiediamo di capire qual è l’antidoto della violenza e del terrorismo poiché è il più prezioso segreto da scoprire in questi tempi.

Il Cardinale ce lo ha suggerito nella notte di Natale del 2008: “la sobrietà, la giustizia e la solidarietà”.

TERREMOTO IN ABRUZZO

TERREMOTO IN ABRUZZO
Le Caritas Lombarde adottano Paganica

Inizia da ora un gemellaggio che durerà negli anni e che sarà volto alla ricostruzione del tessuto sociale lacerato dal sisma. Già nelle prossime settimane i volontari partiranno dalle diocesi della Lombardia per la frazione de L’Aquila dove è stato allestito il campo più grande dell’area terremotata.
Le Caritas Lombarde saranno gemellate con Paganica. Questo è quanto è stato stabilito ieri, al Centro di coordinamento nazionale di Caritas Italiana che ha suddiviso l’area terremotata in otto zone omogenee e provveduto agli abbinamenti con le delegazioni regionali delle Caritas Diocesane. Nelle prossime settimane, dunque, i volontari delle Caritas della Lombardia partiranno per la frazione de L’Aquila dove la Protezione civile ha allestito il campo più grande di tutta la zona terremotata.
Il loro compito sarà di stare accanto agli sfollati, ascoltare i loro bisogni e dedicarsi in particolare ai più deboli: anziani, malati, disabili, minori e migranti. Con l’aiuto dei volontari saranno registrate anche le esigenze legate alla fase post-emergenza, un monitoraggio essenziale per preparare il terreno all’intervento successivo.

La situazione a Paganica.
Importante frazione del Comune de L’Aquila, Paganica conta 7mila abitanti. Il terremoto ha distrutto completamente il centro storico. Ma anche gli edifici più recenti, costruiti in periferia, sono stati gravemente danneggiati e risultano per lo più inagibili. Dal 6 aprile tutta la popolazione vive per strada. Circa 1.800 persone hanno trovato alloggio nel campo della Protezione civile, che con le sue 130 tende è il più grande tra quelli allestiti in tutta l’area terremotata. Almeno altri 5mila cittadini vivono in tende proprie, spesso fornite dalla stessa Protezione civile, davanti alla propria casa o in accampamenti improvvisati.
«Le persone sono ancora traumatizzate – dice il parroco di Paganica e direttore della Caritas diocesana de L’Aquila don Dionisio Humberto Rodriguez Cuartas, di origini colombiane e rimasto anche lui senza abitazione. Anche chi ha una casa agibile, preferisce non rientrare per paura di nuove scosse».
Nonostante tutto c’è però molta voglia di ricominciare una vita normale.

SPECIALE MESSA SABATO ORE 18

Con Sabato 2 maggio si darà il via alla “Messa domenicale vigiliare”, secondo quanto previsto dal Nuovo Lezionario Ambrosiano.


Elemento di grande novità è l’annuncio del Vangelo della Risurrezione nella messa domenicale vigiliare (l’eucaristia del sabato sera). Poiché nella tradizione ambrosiana, come in tutte le antiche liturgie cristiane, la festa incomincia con i Vespri del giorno precedente, la messa del sabato sera – d’ora in poi “messa domenicale vigiliare” e non più “messa prefestiva” – s’incarica di ricordare in tutte le comunità che la domenica, nostra Pasqua settimanale, fonda se stessa sulla Risurrezione di Cristo «il primo giorno dopo il sabato».
Per fare questo, prima e al di fuori dello schema delle letture del giorno, il sacerdote celebrante proclama dall’altare il Vangelo della Risurrezione: cioè, di volta in volta, uno dei dodici brani evangelici che annunciano la Risurrezione e le apparizioni del Signore.
Il sacerdote conclude la proclamazione del Vangelo della Risurrezione con il saluto pasquale ambrosiano: «Cristo Signore è risorto», e tutta l’assemblea risponde: «Rendiamo grazie a Dio»
Come si inserisce la proclamazione del Vangelo della Risurrezione nella messa domenicale vigiliare?
Il Vangelo della Risurrezione è preceduto dal canto d’ingresso, dal saluto e da una breve didascalia introduttiva con cui l’assemblea viene esortata a vivere il giorno domenicale come memoria settimanale della Pasqua del Signore. Proclamato il Vangelo, la celebrazione prosegue secondo l’ordinamento domenicale consueto. Questa è la formula più semplice che può essere seguita in via normale.
Mentre, in occasione di festività importanti, è prevista la forma più solenne in cui la proclamazione del Vangelo è preceduta dalla Processione d’ingresso con le candele, dal rito della luce, dalla recita o dal canto dell’Inno e del Responsorio. Ê pure previsto il canto del Magnificat dopo la Comunione.