22 maggio 2009

Primi passi sotto la croce pettorale

Carissimo Don Giorgio,
É già da un mese e poco più che sto camminando con la Diocesi di Blumenau. Ho ancora nel cuore il ricordo della mia visita a S. Barnaba e volevo aggiornarvi un po´sulla mia nuova vita.
Fare il vescovo ausiliare per tre anni, devo dire il vero che é stata una vera grazia, ora mi sto rendendo conto di cosa significhi “pascere il gregge”, ricevere dalle mani del Signore una Chiesa con tutte le sue sfide e difficoltà.
A dire il vero, non mi ci sono ancora abituato. Quando torno in camera alla sera dopo una giornata carica di incontri, persone, celebrazioni, catechesi, faccio fatica ad addormentarmi, e mi rendo conto anche del perché ... quante persone, quanti fatti, quanti problemi, quanti dolori porto nel cuore. Adesso capisco perché al vescovo é affidata una croce pettorale, perché é proprio al cuore del vescovo che Gesù ha affidato la sua Chiesa: “Pietro, mi ami tu più di costoro?”, e dove si arriva ad amare di più Gesù, se non sulla Croce?
Se dovessi fare un paragone tra la mia vita e queste poche settimane trascorse, dire che l´immagine del parafulmini é quella che più mi si addice.
Ma ti scrivo perché la festa di Pentecoste é la festa missionaria, anche gli apostoli hanno ricevuto uno scossone e non indifferente, si parla di vento e fuoco. Proprio perché mi sento vicino a S. Barnaba chiedo che il fuoco dello Spirito invada le nostre chiese, ci scuota dentro, ci rigeneri attraverso i suoi doni e ci invii, ci faccia sempre più missionari e testimoni del suo amore.
È l´augurio che porgo a te e alla nostra cara comunità.

Ti abbraccio di cuore, nella forza dello Spirito

+ Giuseppe