19 giugno 2009

I MIRACOLI DI LOURDES

Alcune riflessioni di chi ha partecipato al Pellegrinaggio parrocchiale al Santuario francese

Ho respirato un’aria tutta particolare e ho provato delle emozioni uniche. Sembrava che la Madonna fosse lì ad aspettarmi, ad aspettare proprio me, per stringermi tra le sue braccia! E poi ho toccato con mano le conseguenze della Pentecoste: durante le processioni, specialmente quella con le fiaccole, mi sono sentita davvero parte della Chiesa universale ed è stato bellissimo pregare tutti insieme “come lo spirito dava noi il potere di esprimerci”. Nessuna esagerazione, nessun fanatismo!!! Solo tanta fede! Il bagno nella piscina poi è un discorso a parte: le parole non bastano a spiegare quello che ho provato… ho rivissuto il mio battesimo. Forse era proprio il momento giusto per dire a Maria tutto quello che avevo e ho nel cuore. Le mie fatiche, il mio grande dolore e anche il mio grazie per quello che la vita continua a donarmi.
Betta

Non è stato facile scegliere di andare a Lourdes per la mia sensibilità lontana dal devozionismo, ma ho aderito per un compito di servizio alla comunità, senza grandi aspettative. Anche prima della partenza mi sono però accorta che qualche grazia già la stavo ricevendo, grazie al contatto con molte persone che mi confidavano le loro sofferenze in modo spontaneo, senza reticenze e senza alcun mio merito particolare. L’incontro alla grotta di Lourdes con tanti ammalati e con la fede di molti mi ha profondamente toccato e spinto ad una preghiera intensa, nonostante la distrazione della miriade di negozi con la Madonna in tutte le salse, perfino sulle caramelle!
Anche la presenza della comunità reale di San Barnaba (104 pellegrini non son pochi!), con le sue grandezze e le sue piccinerie è stato per me motivo di riflessione e di crescita nello spirito ecclesiale e devo confessare che il ringraziamento ricevuto per il lavoro organizzativo lo devo girare a tutti i partecipanti che con me hanno vissuto questo momento.
Laura

Riguardo all'esperienza vissuta a Lourdes, devo dire che mi è piaciuta davvero tanto. In quel posto mi sono rilassato molto, perché ho lasciato tutti i miei problemi alle spalle. Quando sono entrato nella Grotta Santa, ho percepito qualcosa ma credo sia normale! Riguardo al mio cuore, credo di averlo aperto un po’ troppo in quel posto…
Davide

usione e rumore, fuori e dentro di me… Poi il giorno successivo è stato come se dentro di me si fosse sbloccato qualcosa… ho iniziato a piangere durante la Messa alla grotta ed è come se le lacrime mi avessero “lavato” dentro! Ho iniziato a sentire, a provare delle emozioni fortLa sensazione che ho avuto lì è che il tempo si fosse fermato… perdi completamente la cognizione del tempo; dimentichi tutte le cose brutte che hai dentro e torni con tante cose belle dentro al tuo cuore. Infatti io ho avuto la sensazione di svuotare la mente e riempire il cuore di emozioni, preghiera, bellezza della natura e quindi anche di Dio.
Torni serena dentro; ti senti in pace col mondo e con te stessa. E’ un po’ come se l’acqua, simbolo di Lourdes, insieme ai malati, alla grotta e alla luce, ti avesse “lavato” in tutti i sensi: purificato. Quindi anche tu riesci a perdonarti e a perdonare. Ti senti piena, ricca dentro, di un tesoro che non ha prezzo né valore: la pace, la serenità interiore, che ti dona l’Amore di Maria e del Signore. A Lourdes ho avuto la sensazione che, anche la sofferenza dei malati fosse silenziosa, discreta, oserei dire quasi invisibile…
Ma devo anche dire che, il primo giorno che siamo arrivati ero un po’ frastornata, quasi indifferente al luogo; non ho ben capito se per il fatto che, essendo domenica, c’era tantissima gente, poco raccoglimento ovunque, poco silenzio, tanta confi, sono riuscita a pregare Maria e il Signore con le parole del cuore; ho sentito il bisogno di fare la Comunione.. ho sentito che doveva essere il primo gesto di cambiamento…
Dimenticavo un’altra cosa molto bella di quest’esperienza vissuta a Lourdes: l’aver conosciuto delle persone interessanti, particolarmente “luminose” che ti infondono conforto, serenità, con le quali viene spontaneo parlare, dialogare…
Paola

A Lourdes la sofferenza e la solidarietà hanno un posto in prima fila in ogni occasione di preghiera e non. A Lourdes la Madonna ha scelto una bambina insignificante per fare cose grandi… Intorno a me solo preghiere, solidarietà e amore, non riesco a vedere altro. Tutti guardano Lei, tutti si affidano a Lei, davanti alla grotta o lontano dalla grotta. Ovunque sale una preghiera corale che ti coinvolge, che ti porta a fare silenzio, a riflettere sul senso della vita, a motivare la speranza. A dire: Signore grazie, come sono fortunato, non posso chiederti qualcosa per me! Dove sono i miei problemi, dove gli affanni quotidiani, dove le cose che ti volevo chiedere?
Gigi

…. Davanti alla grotta, forse ad ogni ora, si celebra una Messa in lingue diverse.
In prima fila, in posizione privilegiata, ci sono i malati in carrozzina .
Passando, non si riconoscono le parole, ma la fede sì….
Ho sentito distintamente un grido provenire da un gruppo di persone in carrozzina, un grido gioioso che sembrava fuori luogo tra di loro: AMEN !
Signore, Amen.
Nini

Si parla, si discute molto se fare o no il bagno nelle piscine, sono molto indeciso, si, no, forse, poi improvvisa la decisione grazie alle parole di GG. E se non avessimo più l’occasione di tornare qui? Bene, si va, sveglia alle 5, inizio coda alle 6, alle 9 sono dentro. Sono tranquillo, un volontario mi fa entrare nella pre-stanza dove ci si spoglia, siamo in 5. La tensione sale, ma improvvisamente sono assalito da un mare di tenerezza e dolcezza, vorrei abbracciare i miei compagni d’attesa, ma è già il mio turno, entro, sono emozionatissimo. Un volontario mi aiuta, mi prepara. Si prega l’Ave Maria, prima di entrare in acqua mi invita a pensare alle mie intenzioni. Immediatamente scoppio in un pianto dirotto e vedo come in un film tutte le persone che vorrei portare in acqua con me, sono tantissime, ma sono con me, le ho nel cuore. Pronuncio in silenzio il loro nome. Anche i volontari sono commossi, piangono. Non mi rendo conto, sono già immerso nell’acqua e la tenerezza mi avvolge ancora di più. Li ringrazio, esco. Il paradiso? L’ho percepito, Gesù insieme a Maria mi hanno accarezzato…
Antonio

A Lourdes la Madonna ci ha accolto subito, non c’è stato un momento di smarrimento o di tristezza, tanta gioia dentro, tanta voglia di piangere, di abbracciare, di pregare, di ringraziare.
La mia mamma c’era stata due volte a Lourdes e lì l’ho ritrovata nella grotta, nelle piscine, nell’aria che respiravo, c’era il suo abbraccio insieme a quello di Maria.
Il bagno nelle piscine è stato il culmine dell’incontro con Maria, buttarsi, tuffarsi con fiducia nelle sue braccia e portarsi dentro tante persone care. Mentre aspetti il tuo turno senti proprio che siamo tutti uguali, non esiste più povero o ricco, buono o cattivo…. Gesù e Maria ci amano così come siamo. Con tutte le nostre miserie le nostre paure, i nostri dubbi; sono lì ad accoglierci ogni volta che gli apriamo il cuore. Questo mi ha fatto scoppiare di gioia, sentirmi uno con gli altri, e avevo voglia di abbracciare tutti.
Maria Angela

La luce è uno dei segni che più mi ha colpito. La luce è stata molto presente in questo pellegrinaggio: durante la fiaccolata serale, il fuoco delle fiaccole sembrava infinito, si percepiva veramente la grande Universalità della Chiesa; durante la Processione Eucaristica e nella Grotta, dove abbiamo avuto modo di celebrare la S. Messa…
Questo Pellegrinaggio mi è servito a scoprire un “nuovo percorso” nel mio cammino… e a capire quanto è grande il Signore; soprattutto durante la Via Crucis ho compreso ancora meglio il messaggio che Gesù ha manifestato sulla terra. Ho chiesto perdono per i miei limiti.
Sono proprio felice d’aver vissuto quest’esperienza: ringrazio mia nonna d’avermi portato con lei e voi per aver organizzato!!!
Matteo

Questo per me doveva essere un viaggio di ringraziamento alla Madonna e la speranza di scoprire la fede, perché è la fede che fa compiere i miracoli e dona la forza necessaria per affrontare le difficoltà della vita. Ma la fede si deve trovare dentro di noi, e dentro di me non ce n’è molta, per cui mi diventa difficile dire e accettare che la sofferenza sia uno dei tanti aspetti della vita...
Comunque ho voluto andare a Lourdes, non ho escluso che Dio attraverso la Madonna potesse illuminarmi, e ho voluto anche fare l’esperienza del bagno, perché sentivo la necessità di fare il viaggio a 360 gradi… Quando è stato il mio turno ho provato una grandissima emozione, ho cercato di trattenermi, ma non ho potuto fare a meno di piangere. E, quando sono uscita, ho dovuto andare a sedermi sulla prima panchina libera che ho trovato. Sono stati giorni di preghiera, ma osservando le persone che mi circondavano, capivo di non essere come loro...
Giancarla

… è bastato entrare nel recinto dove c’è la Grotta e i luoghi Santi per sentire nell’animo un qualche cosa di diverso, un qualche cosa che era nell’aria, un desiderio di pace e di preghiera che abbiamo percepito come un invito alla meditazione su quello che siamo e su come intendiamo la Fede.Di lì e per tutti i vari percorsi di Fede una grande serenità ci ha preso e la voglia di pregare in comunità è stata grande… Durante la Messa alla Grotta non siamo riusciti trattenere la commozione; durante la Via Crucis abbiamo pregato tanto perché la Vergine di Lourdes riportasse i nipoti ancora verso la Chiesa. Una Via Crucis che da l’idea della sofferenza di Cristo.
Elisa ed Enrico

Eravamo ansiosi di partire. Nel nostro cuore c’era trepidazione ma anche una gioia immensa per questo Pellegrinaggio a Lourdes che ci avrebbe fatto incontrare Maria, l’Immacolata Concezione, e la piccola Bernadette.
Quando ci siamo trovati davanti Maria, alla grotta, la commozione è stata grandissima. L’abbiamo guardata, abbiamo pianto e pregato tantissimo. Una preghiera silenziosa, con tanti ammalati vicino a noi, con tanta sofferenza accompagnata dalla luce delle candele sempre accese e dal silenzioso fiume Gave. Il mistero, la fede, lo Spirito Santo: Lourdes è tutto questo.
Grazie Maria, per averci ascoltato e condiviso con noi i dolori e le gioie così come tu hai fatto con tuo figlio Gesù.
Anna e Pinuccio

Abbiamo pensato a questo pellegrinaggio come ad una occasione importante da vivere insieme come famiglia, nonostante qualche piccolo malumore o perplessità, a costo di rinunciare ciascuno a qualcosa pur di esserci tutti... È un’esperienza che ti fa toccare con mano non un fanatismo devozionale che và alla ricerca di chissà quali eventi miracolosi, ma un fiducioso abbandonarsi nelle mani di Maria, strumento e mezzo per incontrare il Dio della vita.
Esperienza che ti mette inevitabilmente di fronte al mistero della malattia e della sofferenza, una sofferenza non però sbandierata e urlata ma vissuta nel suo dignitoso dolore che si fa supplica e preghiera.
Portiamo a casa la consapevolezza che al di là del nostro indaffarato quotidiano siamo immersi in un mistero, il mistero della Chiesa universale … Portiamo a casa il desiderio di far parte di questo popolo in cammino; qualche volta ci sembra di essere stanchi e soli ma è bello alzare lo sguardo e riempire il nostro cuore di speranza e di fiducia vedendo che intorno a noi ci sono tante persone che con il loro silenzioso esempio sembrano dirci moto più di tante parole: "Coraggio, andiamo avanti perché la vita è un dono meraviglioso e vale la pena viverla al massimo".
fam. Olini


… l’esperienza degli altri fatevela raccontare!