02 ottobre 2009

UNA GROSSA NOVITÀ PASTORALE

Lunedì 28 Settembre i Consigli Pastorali della Parrocchia di San Barnaba e di Maria Madre della Chiesa sono stati convocati da Mons. Ermino De Scalzi, Vicario Episcopale della Città di Milano (colui che ha celebrato le esequie di Mike Buongiorno in Duomo) per essere informati di una grossa novità che interessa la vita delle nostre 2 Comunità cristiane.
Sotto è riportato il “succo” di quanto detto dal Vescovo e quanto emerso dalla discussione.

LA SCELTA DELL’ARCIVESCOVO
Con la partenza della Comunità dei Padri Barnabiti dalla Parrocchia Maria Madre della Chiesa l’Arcivescovo ha deciso di creare una Comunità Pastorale tra le Parrocchie di Maria Madre della Chiesa e San Barnaba.
Questa scelta è stata determinata non solo dalla carenza di preti, ma anche (soprattutto!) dalla voglia e dalla spinta a cercare nuove forme di comunione effettiva e affettiva tra Comunità Cristiane e nuove modalità di missione e di evangelizzazione nei nostri quartieri.
La nascita sarà nell’estate 2010: i prossimi mesi serviranno per preparare la nascita, si potrebbe dire che saranno “9 mesi di gravidanza”.

COMUNITÀ PASTORALE: CIOÈ?
Una Comunità Pastorale è “una collaborazione pastorale organica tra Parrocchie vicine, pensata, configurata e riconosciuta istituzionalmente”. Più semplicemente: è l’unione di Parrocchie con una stessa linea pastorale.
Diventando Comunità Pastorale le Parrocchie non vengono cancellate: ognuna mantiene la propria identità, anche se hanno un unico Progetto Pastorale.
Ogni Comunità Pastorale ha un solo Parroco e uno o più Vicari Parrocchiali (potrebbe essere il cosiddetto “Coadiutore” oppure altri)

UN ANNO DI PREPARAZIONE
Questi prossimi mesi dell’Anno Pastorale 2009-2010 saranno il tempo della “gestazione”, del fare alcune prove. Sarà il tempo per iniziare a fare tentativi di cammino comune e di collaborazione nelle attività: tentativi “leggeri” (ma decisi!) di unità, in particolare nella Pastorale Giovanile.
Sarà soprattutto il tempo per definire le corresponsabilità dei laici nei vari settori della vita parrocchiale: ciò permetterà e favorirà il creare linee pastorali comuni.

IN MARIA MADRE DELLA CHIESA
Durante questo Anno Pastorale in Maria Madre della Chiesa sarà presente padre Diego Arfani, un prete diocesano che avrà funzione di Amministratore Parrocchiale (cioè Parroco a tempo determinato). Avrà la responsabilità di Parroco e seguirà in modo particolare la formazione dei catechisti dell’Iniziazione Cristiana insieme alle Suore, già presenti.
Inoltre rimarrà ancora per un anno padre Eugenio Brambilla (Barnabita), per portare a termine progetti sociali di cui è responsabile (Scuola Popolare, Doposcuola, Caritas, Rapporti col Territorio).
Inoltre rimarranno presenti le 4 Suore di Maria Bambina (suor Luigina, suor Giovanna, suor Eugenia e suor Marta): continueranno la loro presenza preziosa nelle attività di catechesi, di liturgia e di carità.
Don Giuseppe Lotta ha ricevuto il Mandato dall’Arcivescovo di diventare Responsabile della Pastorale Giovanile anche di questa Parrocchia.

IN SAN BARNABA
La Parrocchia di San Barnaba continuerà la sua vita regolare, anche se in alcune attività verranno fatti tentativi di comunione e di collaborazione con i laici della Parrocchia vicina. Alcune esperienze sono già state avviate negli ultimi anni: anziani, Centro di Ascolto, Consiglio Pastorale …
Don Giorgio Guidi continuerà il suo servizio di Parroco e don Giuseppe Lotta la sua attività tra i giovani.

SIAMO UN CANTIERE!
Il cammino unitario e le tappe di questi mesi saranno studiati e valutati attraverso incontri tra preti e suore e attraverso l’opera dei Consigli Pastorali.
Non mancheranno indicazioni da parte del Vescovo e della Diocesi: ci sarà anche un “Laboratorio” diocesano per conoscere quanto altre Comunità Pastorali stanno vivendo e per scoprire ciò che è più utile per noi … ma soprattutto sarà necessario il contributo di tutti.

UN NOME DA SCEGLIERE
La nascita di una Comunità Pastorale comporta anche la scelta del nome: sarà questo un piccolo impegno che assolveremo durante i prossimi mesi.

E ora…
Questa decisione dell’Arcivescovo comporta per le nostre due Comunità l’interrogarsi e il ripensare in modo nuovo come vivere la nostra vocazione cristiana, a cosa significa essere Chiesa (popolo di Dio), a cosa è essenziale per la vita di una Chiesa, come vivere nuove forme di annuncio del Vangelo in un contesto cittadino …
È un “grosso" passo: e ogni passaggio è un esodo, un uscire da qualcosa cui siamo attaccati … ci sarà una fatica da fare; come ogni passaggio c’è una “terra promessa” da sognare … cui ci si avvicina piano piano e che non sarà come noi la vogliamo; come in ogni passaggio ci saranno pessimisti e scettici, ma anche coraggiosi e ottimisti … Ma, come nel passaggio del deserto che fece il popolo d’Israele, nel pellegrinaggio continuo della Chiesa ci sarà sempre la “nube” dello Spirito di Gesù Cristo che riempirà il nostro cuore di fede, carità e speranza, che ci farà vedere sempre di più i doni che possiamo donarci tra Chiese e ci renderà disponibili ad accogliere gli aiuti che l’altra Comunità ci offrirà.