06 novembre 2009

Lettera alle comunità cristiane del Decanato Navigli - Milano

Il 19 febbraio 2009 l’Arcivescovo, card. Dionigi Tettamanzi, in occasione della Visita Pastorale al nostro Decanato, ha incontrato i membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali e dei Consigli Affari Economici, invitandoli e spronandoli ad impegnarsi a “rinnovare l’azione pastorale”, a fronte dei cambiamenti in atto e futuri.
Con la lettera, che qui pubblichiamo, egli intende ribadire la sua paterna vicinanza e il suo incessante incoraggiamento per la costituzione delle Comunità Pastorali, così come le nostre Comunità di S. Barnaba e Maria Madre della Chiesa stanno facendo in un clima di comunione e corresponsabilità fraterne.


Carissimi,
è ancora molto vivo in me il ricordo dell’incontro con le vostre comunità in occasione della Visita Pastorale al Decanato Navigli. La celebrazione eucaristica nella parrocchia di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, in particolare, è stata un momento molto intenso e significativo: pregando insieme abbiamo confermato la nostra fede e abbiamo rinnovato la nostra disponibilità a seguire Cristo, unico e vero Pastore della nostra vita. Il dialogo con i sacerdoti e con i membri dei Consigli delle vostre parrocchie mi ha permesso di comprendere a quale grande impegno missionario sono chiamate le comunità cristiane del vostro Decanato. La città che cambia presenta anche a voi inedite sfide: abbiate il coraggio di affrontarle con la disponibilità a rinnovare la vostra azione pastorale, crescendo in uno stile di acco­glienza e di vicinanza alle persone. Sappiate rendere ragione della speranza che è in voi nei diversi ambienti della vita quotidiana e incontrare gli uomini dove essi vivono, soffrono e gioiscono. L’Eucaristia e l’ascolto della Parola di Dio siano sempre al centro della vita delle vostre comunità, affinché tutte le azioni, i gesti e le iniziative siano ispirati agli stessi sentimenti del Signore Gesù. È con questo spirito che vorrei ora offrirvi alcune indicazioni per il vostro cammino pastorale. Anzitutto vi chiedo che la prospettiva verso cui tendere sia quella di una più decisa pastorale di insieme, che coinvolga tutte le comunità del Decanato. Sebbene il vostro non sia un Decanato omogeneo, essendo nato dalla fusione dei Decanati “Gratosoglio” e “Ticinese”, tuttavia sono convinto che l’impegno di unire le vostre forze non potrà che arricchire ciascuna comunità e soprattutto offrire un’autentica e visibile testimonianza di comunione. Vi invito a continuare ad approfondire il cammino che avete intrapreso per costituire tre Aree omogenee all’interno del Decanato: sono la base per poter realizzare a tempo opportuno delle “Comunità pastorali”, così da essere in grado di servire meglio il territorio. Questo cammino richiede pazienza, ma anche determinazione e disponibilità a mettersi in discussione, attraverso un confronto sincero che nasca dal desiderio di guardare avanti con coraggio. È necessario valutare attentamente quali passi avviare per giungere a questo obiettivo. Occorre, in particolare, considerare l’ opportunità di costituire in un primo tempo delle Unità Pastorali, nelle forme più adatte, e in seguito di promuovere le tre Aree omogenee (Missaglia, Centro Navigli e Darsena Sud) a Comunità pastorali. È indispensabile, a questo proposito, che i preti rivedano il loro modo di esercitare il proprio ministero presbiterale in ciascuna area; come, del resto, va ripensata la presenza nella pastorale parrocchiale delle religiose, chiamate ad assumere un ruolo con maggiori responsabilità. In questo cammino dovranno essere coinvolti anche i laici impegnati nei diversi ambiti della pastorale, soprattutto i membri dei Consigli pastorali e degli Affari economici delle parrocchie. Il contesto decanale deve essere considerato come il più adatto per il confronto tra voi e per la programmazione della pastorale d’insieme. Il Decanato è infatti il luogo privilegiato per la costruzione di una più fraterna comunione, collaborazione e corresponsabilità pastorale; in esso vengono condivisi i problemi e ci si rende disponibili ad un sostegno reciproco. Vi esorto pertanto a superare la tentazione della chiusura, come se ogni singola parrocchia fosse autosufficiente. In un’autentica prospettiva di pastorale d’insieme occorre valorizzare i diversi e qualificati soggetti educativi presenti sul territorio: penso al centro “Peppino Vismara”, al centro Asteria delle Suore Dorotee, con la ricca programmazione culturale per i giovani studenti e i loro familiari; penso inoltre alle altre presenze significative, rappresentate dai movimenti ecclesiali attivi in Decanato. Alcune zone del vostro Decanato sono conosciute in tutta la città per la grandissima affluenza di giovani, soprattutto nelle ore serali, in cerca di divertimento. L’equipe di pastorale giovanile decanale abbia cura di avvicinare anche loro, progettando qualche iniziativa specifica. Una particolare attenzione sia riservata ai numerosi giovani universitari che risiedono nelle vostre parrocchie, accogliendoli e cercando di coinvolgerli nelle attività pastorali. Voi laici sentitevi sempre più protagonisti della vita delle vostre comunità. Tutti siete chiamati ad essere corresponsabili della missione della Chiesa, attraverso una testimonianza di vita cristiana coerente, a partire dagli ambienti quotidiani della vita. Guardate avanti con coraggio e fiducia: il Padre non ci lascia soli, perché il suo amore è fedele! Ci ha donato e ci donerà sempre lo Spirito Consolatore, guida dei nostri passi. Vi benedico tutti nel nome del Signore e a Maria, Madre della speranza, affido il vostro cammino. + Dionigi Card. Tettamanzi