13 novembre 2009

“VIENI, SIGNORE GESÙ, E TIENICI IN ATTESA FIDUCIOSA E OPEROSA DEL TUO REGNO”

Carissime famiglie di San Barnaba,
vi auguro che questo Avvento sia “bello” oltre che “buono”. Sarà sicuramente buono perché la Grazia del Signore e del suo Spirito non mancherà, ma vi auguro che sia “bello” perché ricco della gioia che solo Gesù può portare, che Lui porta a chi crede più fermamente (come pregheremo spesso nelle Messe domenicali) che “solo Tu puoi salvarci!”.
Iniziamo questo Avvento in un tempo in cui regna la paura. Basta un nonnulla per farci prendere dal panico: una influenza lanciata come pandemia (con superficialità!), oggi è creduta un pericolo mortale, nonostante i continui appelli a considerarla una influenza “normale”. Serpeggia già la paura di quanto capiterà nel 2012 (è appena passato il timore per quello che avrebbe dovuto accadere nel 2000, e nel 6.6.2006) … per convincerci usano anche dei film!
Iniziamo questo Avvento in un momento che qualcuno ha definito “tempo di barbarie” (sia per la perdita di amore della democrazia sia per la svendita della solidarietà verso tutti!), in un’epoca che qualcuno ha definito “egolandia” (terra in cui domina sempre l’io!), in cui ci si preoccupa di più di avere il crocifisso di legno appeso in ogni luogo che vivere quello stile di amore fraterno che il Crocifisso Gesù ha vissuto e chiesto di vivere …
Prima ancora di chiederci “come vivere il cammino verso il Natale?” o “come attendere ancora il Signore che viene?” oppure “quale cammino in questo tempo forte?” è meglio chiederci “cosa il Signore Gesù intende fare per noi quest’anno?” Oppure chiedere con cuore da bambini “cosa ci porti Gesù attraverso questo Natale?”.
Penso, carissimi, che lo Spirito in questo “tempo forte” ci convincerà che <<è Cristo la “pietra d’angolo, scelta e preziosa”, che continua ad edificare la sua Chiesa come “stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa”. “Avviciniamoci a lui, pietra viva,” per diventare noi pure “edifico spirituale, sacerdozio santo”. Sì, Cristo ci renda, ogni giorno, “pietre vive” per la gloria di Dio, per l’edificazione della Chiesa, per la gioia del nostro cuore!>> (Arcivescovo). Le pietre che saranno poste davanti all’altare sono il segno che rivela quanto speriamo: la venuta di Gesù ci renda pietre vive, capaci di fiducia operosa di quanto il Signore intende fare.
Quello di quest’anno è un tempo di Avvento particolare: siamo in cammino per formare la Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba. Stiamo percorrendo con sollecitudine questa strada di comunione tra due Comunità cristiane diverse, ma desiderose di essere pietre vive nel Gratosoglio: la lettera di Natale che viene donata a tutte le famiglie è uguale nelle due Parrocchie … quasi a dire a tutti il desiderio di unità che ci anima. In queste settimane prima di Natale si faranno anche alcune “prove di collaborazione”: i membri di alcune Commissioni si incontreranno per conoscersi e per prendere in considerazione alcuni aspetti della vita comunitaria (Iniziazione Cristiana, Pastorale Giovanile, Carità, Liturgia …). Sicuramente la Grazia del Natale offrirà la gioia e l’entusiasmo necessari per fare questo itinerario che non sarà per niente leggero e semplice.
Ma non possiamo dimenticarci che questo tempo di Avvento sarà il rilancio della missione attraverso la Visita a tutte le famiglie: vogliamo essere pietre vive che offrono un annuncio di gioia a tutti. Lo offriremo io e don Giuseppe con la Benedizione, lo porteranno un’ottantina di Visitatori e di Visitatrici col suonare ad ogni appartamento. Come Comunità di San Barnaba desideriamo che risuoni anche in questo Natale l’annuncio della speranza di Gesù che si fa Persona come noi, perché ognuno possa essere rispettato nella sua dignità e amato come figlio o figlia di Dio. Anche se sappiamo che solo Gesù è il Salvatore, ma siamo convinti ad essere “strumenti di salvezza” nelle sue mani.
Care famiglie di San Barnaba, Buon Avvento con lo sguardo fisso a Gesù, con l’orecchio teso all’ascolto del Vangelo, con il cuore vigilante nella preghiera, con le mani intente a fare opere di carità, a dare il contributo per chi vive drammaticamente la crisi di questi mesi (aiuteremo il Servizio SILOE della Caritas Ambrosiana), con il cuore in attesa dei benefici che Gesù che viene porta con sé.
Fraternamente,

don Giorgio