15 ottobre 2010

GRAZIE, COMUNITÀ DI SAN BARNABA

Carissimi fratelli e sorelle di San Barnaba,
vi ringrazio per la “caldissima” festa che mi avete donato lo scorso 19 Settembre: avete riempito il mio cuore di una grande gioia mostrandomi tutta la vostra riconoscenza.
Ho avuto conferma di quanto ho potuto sperimentare nei 10 anni vissuti in mezzo a voi: il vostro cuore è (basta una parola!) “grato”! Il Signore vi ricompensi di tutto e tanto amore che mi avete donato nel tempo vissuto insieme.
Sono sicuro che non rimarremo uniti solo nel ricordo, ma soprattutto nell’unica amicizia con Gesù: continuiamo a pregarlo e Lui ci farà sentire che “niente si è rotto tra noi”.
Vi ringrazio anche a nome di mamma Angela, di mia sorella Amelia e di tutti i miei cari che hanno potuto “sentire” il vostro calore spirituale nell’esplosivo affetto durante i diversi momenti della festa.
Pensando ad ognuno di voi e a tutte le famiglie, vi saluto usando le parole del messaggio che avevo sulla segreteria telefonica quando ero in San Barnaba: “Il Signore ti benedica!”
Con sempre grande affetto,
don Giorgio

PS.: Vi offro anche la predica che ho annunciato il giorno della Festa.

“Lodate Dio, lodatelo, uomini, Dio vi ama. Dio è con voi”:
questo è l’atteggiamento che abbiamo tutti nel cuore e che vogliamo esprimere in questa Eucarestia e in questa festosa giornata di ringraziamento vicendevole, sentimenti gioiosi uniti anche alla sofferenza del cuore perché stiamo vivendo anche una giornata di saluto.

Tento di dare una sguardo sui 10 anni passati con voi a San Barnaba: in sintesi direi cosi:
HO DESIDERATO / CERCATO / VOLUTO CHE…
… cantassimo la Vita che è GESÙ, Parola e Pane, la vita che è Gesù, che ci viene da Gesù, Colui che si fa crocifiggere al nostro posto, la vita che trionfa in Gesù Risorto, la vita che ci viene dall’essere amati da Lui, dal desiderio di amare come Gesù, la vita che vive della Provvidenza del Padre e della fantasia dello Spirito.
… cantassimo la Vita INSIEME, nessuno escluso senza distinzioni sociale o di quartiere, diventando “sin-fonia” nel Gratosoglio, uniti tra noi, con Maria Madre della Chiesa, col Decanato e la Diocesi.
… cantassimo TUTTA la Vita, quella gioiosa dei neonati durante il Battesimo, quella esuberante dei ragazzi del CIC, quella esplosiva dei giovani in Oratorio, quella amorosa dei fidanzati e degli sposi, quella sapiente degli adulti, quella dolorosa dei malati e quella eterna dei defunti.
… cantassimo la Vita PER AIUTARE AD INCONTRARE GESÙ NELLA COMUNITÀ sia quelli che erano oppressi dalle miserie e dai problemi, sia quelli che sono lontani dalla vita di fede, ma non dal Signore, sia quelli che erano in ricerca e quelli che avevano bisogno di una mano
… cantassimo la vita SEMPRE e IN OGNI LUOGO, la domenica in chiesa e ogni giorno nelle case e in famiglia, nei momenti comunitari in Parrocchia e nelle Feste di quartiere, sul sagrato e per strada.
… ognuno cantasse la Vita DONANDOSI, facendo la propria parte, ognuno come poteva, mettendoci del proprio, perché lo spendersi per gli altri è la “polifonia” che Dio gradisce di più.

IN QUESTA GIORNATA È COSA BUONA SOPRATTUTTO RINGRAZIARE.
Mi sono chiesto: chi ringraziare? per cosa ringraziare?
Dico una sola cosa: voi mi avete amato, mi avete amato in tanti, mi avete anche coccolato e viziato,
mi hanno amato i preti con cui ho collaborato, suore e laici con cui ho condiviso molte responsabilità, e anche “una moltitudine” di uomini e donne, coppie e singoli, giovani e anziani …
40 anni fa dicevano che il rischio del prete era la solitudine: con voi non ho corso questo rischio!
Mi avete amato e dato tanto: con voi sono cresciuto nella fede, per le vostre richieste ho potuto conoscere meglio Gesù, amare di più la Chiesa, aprirmi a tanti, cercare di offrire speranza ad ognuno, col vostro aiuto ho imparato a vivere meglio la mia vocazione … ed essere un prete felice, donandomi a voi ho imparato a fare il parroco, il pastore di una Comunità.

Io non posso, noi non possiamo valutare come e quanto ciò che abbiamo fatto e seminato in questi 10 anni porterà frutto: METTIAMO TUTTO NELLE MANI DI “GESÙ, che è colui che dà origine e porta a compimento la nostra fede” (Lettera agli Ebrei).
Continuiamo a “correre con perseveranza per raggiungere il premio”: la Vita di Dio, la Vita in Dio. Continuiamo a “correre tenendo fisso lo sguardo su Gesù, Crocifisso e Risorto”. Facciamolo ancora insieme, “circondati da una moltitudine di testimoni”, e “deponendo tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia”. È Gesù che ci ha radunato in questi anni all’Eucarestia, è Gesù che ci ha convocato oggi per far festa e ringraziare, è Lui che ci ha parlato e che ora si fa presente in mezzo a noi, per noi.

PER TUTTO QUESTO “Lodate Dio, lodatelo, uomini, Dio vi ama, Dio è con voi”!