18 febbraio 2011

Conferenza Episcopale Lombarda Comunicato della sessione 7-8 febbraio 2011

Riportiamo lo stralcio del documento

La Conferenza Episcopale Lombarda, presieduta da S. E. il Card. Dionigi Tettamanzi, si è radunata nella sessione ordinaria dei giorni 7 e 8 febbraio a Somasca di Vercurago (Lecco), nel ricordo del quinto centenario della miracolosa liberazione di S. Gerolamo Emiliani.

1. Riflessione sul momento attuale del Paese
I Vescovi delle diocesi di Lombardia hanno espresso il loro forte disagio per l’attuale situazione socio-politica, per i temi e i toni del dibattito pubblico, per l'inquietudine diffusa, per i problemi drammatici e le manifestazioni violente che tormentano molti Paesi del mondo.

Nell'esercizio della loro responsabilità pastorale i Vescovi hanno considerato con particolare preoccupazione la condizione giovanile. I giovani sono i destinatari di una singolare simpatia e attenzione - secondo la tradizione delle Chiese di Lombardia - perché sono i protagonisti del futuro.
La condizione giovanile attuale risulta però come mortificata: sono infatti diffuse la sfiducia nel futuro a motivo della crisi del modello di sviluppo sinora dominante, la confusione morale ingenerata anche dalla tendenza a giustificare l'incoerenza tra i valori proclamati in pubblico e i comportamenti privati, la sfiducia nelle istituzioni motivata anche da atteggiamenti di insofferenza verso le regole della democrazia, avvertite più come un intralcio che come garanzia di libertà e di uguaglianza.

I Vescovi lombardi sentono il dovere di offrire il loro specifico contributo annunciando il Vangelo e indicando a tutti i fedeli, ai giovani in particolare, il cammino della speranza, il carattere promettente della coerenza morale, la responsabilità di tutti a porsi al servizio gli uni degli altri.

Per questo apprezzano e incoraggiano la dedizione di molti Amministratori locali che con passione, competenza e disinteresse personale si fanno carico del bene comune. Riconoscono inoltre in questo impegno, spesso ingrato, molteplici segni di un’autentica attenzione al vissuto concreto
della gente: ciò apre alla speranza che questo stile di vita possa essere contagioso e ampiamente condiviso.

Invitano pertanto tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà a farsi carico di quell'agenda di speranza per il futuro del Paese che è stata discussa e condivisa nella Settimana Sociale dei Cattolici Italiani celebrata a Reggio Calabria nello scorso ottobre.

I Vescovi lombardi si impegnano a promuovere nelle rispettive diocesi, secondo le loro competenze e responsabilità, occasioni di discernimento condiviso con le varie forme associative dei laici cattolici sulla situazione attuale e sulle prospettive future, a incoraggiare e sostenere proposte di formazione per l'impegno sociale e politico. Questa è in linea con il cammino pastorale della Chiesa in Italia per il decennio 2010-2020, che ci deve vedere tutti impegnati ad “educare alla vita buona del Vangelo”, in particolare sollecitando e accompagnando i giovani a vivere la vita come una vocazione e a guardare al futuro con la forza di una speranza responsabile.