25 marzo 2011

Milano 2012 - il 6° Incontro mondiale delle famiglie è anche per te.

Già nel 1981 Giovanni Paolo II nella Familiaris Consortio scriveva: “L'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia! È, dunque, indispensabile ed urgente che ogni uomo di buona volontà si impegni a salvare ed a promuovere i valori e le esigenze della famiglia.

Un particolare sforzo a questo riguardo sento di dover chiedere ai figli della Chiesa. Essi, che nella fede conoscono pienamente il meraviglioso disegno di Dio, hanno una ragione in più per prendersi a cuore la realtà della famiglia in questo nostro tempo di prova e di grazia.

Essi devono amare in modo particolare la famiglia. E' questa una consegna concreta ed esigente.

Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità, promuovendoli sempre. Amare la famiglia significa individuare i pericoli ed i mali che la minacciano, per poterli superare. Amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente che favorisca il suo sviluppo. E, ancora, è forma eminente di amore ridare alla famiglia cristiana di oggi, spesso tentata dallo sconforto e angosciata per le accresciute difficoltà, ragioni di fiducia in se stessa, nelle proprie ricchezze di natura e di grazia, nella missione che Dio le ha affidato. «Bisogna che le famiglie del nostro tempo riprendano quota! Bisogna che seguano Cristo!» (Giovanni Paolo PP. II, Lettera «Appropinquat iam», 1 [15 Agosto 1980]: ASS 72 [1980], 791).

E quale occasione migliore per “riprendere quota” se non il percorso che ci porterà all’incontro mondiale delle famiglie del 2012 proprio nella nostra città di Milano?

Il tema scelto da Sua Santità per l’evento di Milano 2012 è particolarmente carico di significato. Sulla scia dei precedenti Incontri mondiali, e quasi come loro sviluppo, la VII edizione sarà caratterizzata da temi che, mantenendo un forte carattere ecclesiale, hanno una rilevante valenza sociale e civile.

Le due questioni poste al centro dell’attenzione (il lavoro e la festa) interessano particolarmente la nostra società: il problema del lavoro è di scottante attualità, ma anche quello della festa merita non minore attenzione.

Stiamo parlando infatti di dimensioni entrambe necessarie e strettamente connesse al punto che si danno significato l’una con l’altra.

Il lavoro e la festa sono intimamente collegati con la vita delle famiglie: ne condizionano le scelte, influenzano le relazioni tra i coniugi e tra i genitori e i figli, incidono sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa.

Ai nostri giorni, purtroppo, l'organizzazione del lavoro, pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico.

Occorre perciò promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a ricuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell'uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà.

Il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie costituisce un'occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all'economia dello stesso nucleo familiare.
L’evento Milano 2012 che si svolgerà dal 30 maggio 2012 al 3 giugno 2012 è rivolto a tutte le famiglie del mondo ma in primo luogo alla tua famiglia.

Verremo coinvolti nella preparazione, nella formazione, nella preghiera, nell’ospitalità, nella riflessione su temi che toccano ciascuno di noi anche personalmente oltre che come famiglia.

Il tutto culminerà con la festa alla sera del 2 giugno con la presenza di Papa Benedetto XVI e domenica 3 giugno con la Santa Messa presieduta dal Santo Padre.

Sarà un evento mondiale significativo anche per la nostra comunità, ed è per questo che vorremmo coinvolgere tutti per prepararci al meglio. Nei prossimi mesi in parrocchia offriremo delle occasioni per partecipare in diversi modi a questo appuntamento.