29 aprile 2011

PROSSIMI ALLE ELEZIONI

di Ivano Provezza

Siamo quasi al termine di questo primo anno di comunità pastorale che ha unito i cammini delle due parrocchie di Gratosoglio.
Pure per Azione Cattolica questo anno è stato il primo di una nuova costruzione, la “nuova locale casa dei laici”; forse un’utopia, certo un percorso tutto da disegnare, un percorso tutto da vivere, con l’obiettivo di rilanciare l’essere cristiani a Gratosoglio.

Sappiamo tutti che Azione Cattolica è una associazione religiosa costituita da laici. L’articolo 2 dello statuto di AC recita: “L’impegno dell’ACI, essenzialmente religioso apostolico, comprende la evangelizzazione, la santificazione degli uomini, la formazione cristiana delle loro coscienze in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunità ed i vari ambienti”.

Essere religiosi non significa essere fuori dal mondo, anzi, significa essere impegnati attivamente quali cittadini del mondo, al servizio del territorio in cui viviamo. Infatti dal preambolo allo statuto della Azione Cattolica leggiamo: “Il carattere essenzialmente religioso e apostolico dell'Azione Cattolica Italiana la impegna ad una costante attenzione alla realtà quotidiana della società in cui vive ed in particolare al mondo del lavoro e al mondo della cultura; e le richiede lo sforzo di leggervi, con i “segni dei tempi”, i bisogni e le speranze religiose, e di aiutare tutti i cristiani a vivere con pienezza accanto ai fratelli la realtà in cui la Provvidenza li ha posti.”

Siamo a ridosso di una tornata elettorale per le amministrative comunali che rappresentano per ogni cittadino una via diretta di partecipazione al bene comune. É lontano il desiderio di suggerire simboli o nominativi; non è certo il nostro compito. Tuttavia crediamo che sia importante ricordare a tutti che le scelte di ognuno devono essere coerenti con i valori nei quali si crede e che segnano priorità e azione politica.
AC ambrosiana assieme ad altre realtà espressioni del mondo cattolico, tra cui ACLI , comunità di Sant’Egidio e Fondazione Lazzati, ha proposto in un incontro il 28 marzo scorso principi e priorità considerati necessari per l'impegno politico. La proposta, è stata indirizzata ai candidati, tuttavia anche per noi elettori è interessante verificare i possibili nuovi eletti alla luce di questo decalogo.


Un decalogo per la politica milanese

In vista delle elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale di Milano, e in tempi tanto travagliati e difficili, i rappresentanti di alcuni Enti ed Associazioni espressioni del mondo cattolico ritengono opportuno manifestare ai candidati principi e priorità considerati necessari per l'impegno politico. Questi principi e priorità attengono sia il piano dell’etica personale, sia il piano delle scelte strategiche e costituiscono requisiti per il perseguimento del bene comune, la costruzione di un sistema di governance locale realmente partecipata, il recupero della vocazione di crocevia, innovazione e internazionalità del capoluogo lombardo.
L'Expo è un esempio di banco di prova per una Milano che vuol essere forza propulsiva per il Paese. Si tratta di un’opportunità che non va sprecata, in quanto comporta la realizzazione di opere destinate ad essere un investimento sul futuro, un patrimonio di tutti, un’occasione di crescita culturale e sociale per la cittadinanza intera.
Nella ricerca di un modo nuovo di pensare la città, la cultura della convivenza, la lettura dei segni dei tempi, la politica come servizio e con l’intenzione di suscitare risposte, tali principi e priorità sono sintetizzati nel seguente decalogo.


L’impegno politico personale sia ispirato a principi etici quali:
Serietà, competenza e trasparenza dell’operato;
Coerenza tra vita pubblica e vita privata;
Legalità formale e sostanziale, lotta alle inefficienze dell'amministrazione pubblica e ai vuoti politici, che creano le condizioni per la corruzione e per le infiltrazioni della criminalità organizzata.

L’impegno politico istituzionale sia orientato a:
Ascoltare e rappresentare i bisogni dei cittadini e delle organizzazioni sociali, produttive, culturali, in particolare dei ceti popolari e delle famiglie, oggi più esposti agli effetti della crisi, valorizzando i luoghi e le forme in cui la comunità civile già si esprime in modo ricco e plurale; rendere la città più a misura delle persone nell'accesso alla casa, nei trasporti, nei servizi sociali; promuovere e difendere il lavoro, la sua qualità e dignità, luogo di realizzazione personale e di costruzione dei legami sociali;
Ripensare il ruolo del Consiglio comunale, dandogli il giusto rilievo di rappresentanza della città e assicurando la costante presenza di Sindaco e assessori ai lavori in aula;
Potenziare funzioni e visibilità dei Consigli di zona, in nome di un reale decentramento;
Realizzare un confronto serio con le opposizioni, cercando anche, per quanto possibile, soluzioni condivise.

L’orizzonte entro cui iscrivere l’impegno personale e istituzionale preveda strategicamente di:
Riscoprire l'antica vocazione ambrosiana dell’accoglienza, dell’attenzione agli ultimi, della solidarietà, raccordandola con la costruzione di un nuovo welfare;
Rilanciare la dimensione europea e internazionale della città;
Adottare un'ottica metropolitana come prospettiva dell’ideazione e dell’azione politica/amministrativa.

A chi sarà eletto rivolgiamo, oltre alle nostre preghiere, l’augurio che il proprio impegno politico rispetti il volere dei cittadini che lo hanno eletto, ma sia anche rispettoso dei cittadini che al contrario non lo hanno votato. Questo è fare il bene comune!