07 marzo 2014

Lo spirito di Quaresima

Il cammino quaresimale della comunità cristiana è cammino che conduce alla Pasqua, che non è solo conclusione, ma  realtà che illumina tutto il cammino precedente.


In questa prospettiva la liturgia quaresimale si compone di valori che, nel loro insieme, sollecitano e illuminano lo svolgersi di una cammino di conversione. Accompagnare il Signore nel suo salire verso Gerusalemme significa rinnovare la scelta di comunione al suo mistero di morte e risurrezione che trova nell’abbandono di fede al Padre e nel servizio di carità ai fratelli le sue espressioni più autentiche.


Il nutrimento della Parola - «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio», ripete il brano programmatico del Vangelo di Matteo alla prima domenica - illumina la direzione dell’itinerario spirituale dei credenti, rivelando la durezza del nostro cuore e la lontananza di tanti dei nostri atteggiamenti dai pensieri di Dio.

I molti richiami della liturgia quaresimale al battesimo costituiscono un invito a rinnovare l’alleanza con Dio e a intraprendere il sentiero che ci fa autenticamente discepoli di Gesù.

Infine, le ricorrenti sottolineature della nostra fragilità e della situazione di peccato in cui viviamo nel mondo chiedono di avere accoglienza nei segni della penitenza che manifesta un cuore consapevole del proprio sbaglio e della propria povertà ma, nello stesso tempo, fiducioso nella misericordia del Signore.

Ognuno dei quaranta giorni quaresimali porta dentro di sé questi messaggi. Nelle forme della tradizione liturgica ambrosiana - il Messale, il Lezionario festivo e feriale, la Liturgia delle ore, i venerdì - , essi vanno anzi assumendo un’eco particolarmente profonda. Facciamo sì che il pregare come singoli e come comunità nelle cele brazioni liturgiche trasformi il nostro cuore e ci indichi i segni di una vera conversione. Sarà importante, per questo, che le comunità si confrontino da vicino con le infinite forme di peccato presenti al loro interno e nel mondo circostante; esse dividono e scardinano i rapporti, generano freddezza e abitudine, riducono Dio a qualcosa di generico e di lontano, coltivano la schiavitù per tanti idoli passeggeri che non sapranno mai riempire il cuore e svelare il senso vero dell’esistenza.

Quali segni di conversione ci chiede la Quaresima? A ognuno - singolo, gruppo, comunità - l’impegno di una risposta che darà verità al nostro itinerario di popolo di penitenti in cammino verso la Pasqua.

Le proposte della comunità vogliono solo offrire qualche opportunità per accomunare e riscoprire sempre nuovamente il senso di questo cammino.

Le ricordo sinteticamente, cercando di coglierne il richiamo specifico.

La liturgia della “Imposizione delle Ceneri”, come richiamo comunitario ad intraprendere insieme un itinerario di conversione.

I Venerdì di Quaresima con la celebrazione della “Via Crucis”, come memoria della passione di Gesù e indicazione di cammino autentico di vita per ogni discepolo, e con il momento serale di silenzio e di preghiera ai piedi della Croce.

La proposta della giornata di Ritiro e di qualche serata di ascolto testimoniale per aiutarci a cogliere come “abbandono alla volontà del Padre e servizio di carità ai fratelli” sono il cuore di ogni esperienza cristiana autentica.

Vogliono essere semplici indicazioni per poter vivere in comunione di cuori e di intenti questo tempo tanto ricco di richiami forti per la nostra esistenza di credenti.
don Marcellino