24 maggio 2014

Lasciate che io faccia l'elogio della nostra gente

Riportiamo il testo della riflessione fatta dal Vicario Generale della Diocesi di Milano,mons. Mario Delpini, a seguito dello spettacolo della “Croce” tenutosi in piazza Duomo l’8 maggio scorso alla presenza di ben 40.000 persone.




Conosco la nostra gente,
l'ho vista in piazza del Duomo e l'ho vista nelle chiese,
l'ho vista nelle strade e l'ho vista là dove si lavora e si discute, dove si studia e dove si patisce, dove si fatica e dove si fa festa.
Conosco la nostra gente e le voglio bene.
Ho stima della nostra gente
e mi commuove quel fare il bene, quel prendersi cura degli altri, così naturale, come fosse una cosa ovvia,
tanto che se dici: «grazie!»,
la nostra gente addirittura si sorprende,
come fosse scontato che siamo al mondo per far del bene.
La nostra gente è come quel ragazzo che ha solo due pani
e si sente quasi sopraffatto dal numero degli affamati:
eppure si fa avanti: «Ecco, questo è quello che ho. Può servire?»  Serve! Serve!

Voglio fare l'elogio anche del volto della nostra gente:
hanno il volto serio le donne e gli uomini di Milano.
Certo potrebbero sorridere un po’ di più,
ma hanno il volto serio, come chi considera la vita una cosa seria: si alza ogni mattina la nostra gente e ricomincia a far funzionare il mondo:
non si stupisce che ci sia da fare,
fare in fretta, fare bene, fare quello che si deve fare.
È gente seria la nostra gente.

Mi impone di essere serio la nostra gente,
anche con quell'inclinazione a “far la tara”,
che diffida dei chiacchieroni e degli esibizionisti,
che legge i giornali senza crederci troppo.
Riconosce invece, per una sorta di sapienza naturale,
quello che vale e chi merita d'essere ascoltato.
E si lascia commuovere - senza piangere, però -
dalla bellezza del suo Duomo, dal virtuosismo della sua musica e dal cielo che indora la Madonnina.

Voglio fare l'elogio anche del malumore della nostra gente: ci sono momenti in cui non ne può più
delle complicazioni inutili, delle perdite di tempo senza costrutto, delle code incomprensibili,
delle inefficienze esasperanti.
Merita più rispetto la nostra gente!

Conosco i difetti della nostra gente e le ferite della città,
so dei drammi e delle complicazioni,
della fatica di vivere e della consunzione della speranza,
dell'apprensione per l'inedito e della troppa solitudine,
delle idee strampalate e delle sentenze perentorie.
Però, c'è nella nostra gente, come un istinto per la verità,
una specie di irresistibile inclinazione al buon senso e alla misericordia.
Perciò la nostra gente, con tutti i suoi difetti,
può vincere lo scoramento, far fronte senza far rumore,
risuscitare alla fierezza e consumarsi in una dedizione.

Io faccio l'elogio della nostra gente.
E benedico nel nome di Dio la nostra gente.
C’è, tra la nostra gente,
anche chi non sa più che nome invocare.
Ma io benedico tutti,
perché tutti possano alzare lo sguardo,
stare diritti e contrastare l’ingiustizia e la disperazione,
l’illegalità e il qualunquismo,
porre mano all’impresa di costruire
la nuova Milano e l’Europa dei popoli,
e di prepararsi a ospitare il mondo l’anno prossimo.

Concedi, Padre di tutti,
che tutti possano alzare lo sguardo
e sorridere un po’
di più.                                                     
 mons. Mario

CALENDARIO della COMUNITÀ PASTORALE da Domenica 25 maggio 2014

DOMENICA 25 maggio
«VI DOMENICA DI PASQUA»


42a festa dell’ussb

Il Pellegrinaggio conclusivo dei ragazzi e famiglie del CIC1 alla chiesa di s. Maria al Caravaggio di via Brioschi è stato SOSPESO

alle ore 15,30 al teatro dell’Oratorio  di  Maria Madre il “Piccolo Coro” della messa delle 11 presenta
SULLE ONDE DELLA MUSICA
Magie di canti e suoni


Lunedì 26 maggio
ore 15,00    Sala Molaschi MMC: TERZA ETÀ
ore 18,00  Centro Parrocchiale SB: «PRENDI IL LIBRO E MANGIA». Incontro sulla Parola della Domenica tenuto da don Francesco.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: «ASCOLTA & CAMMINA». Lettura di un libro della Bibbia con d. Francesco.

Martedì 27 maggio
ore 15,30 Oratorio MMC: Lettura del Vangelo di Mc.

Mercoledì 28 maggio
ore 15,00 Centro Parrocchiale SB: TERZA ETÀ: Festa dei Compleanni.

Giovedì 29 maggio
«ASCENSIONE DEL SIGNORE»

 Orari delle S. Messe:

* Maria Madre della Chiesa: ore 17,00
* S. Barnaba:              ore 18,00 e 21,00

Venerdì 30 maggio
ore 18,00 Oratorio SB: Gruppo Pre-Ado1 (1a media).
ore 21,00 Oratorio SB: Gruppo Pre-Ado2 (2a /3a media).

Venerdì 30 ore 21,00 Chiesa di San Barnaba
chiusura del Mese di Maggio per le due parrocchie
Ricordiamo l’invito al gesto di carità, frutto delle nostre rinunce, a sostegno del Banco Alimentare delle nostre Parrocchie. È possibile offrire denaro
o prodotti alimentari non deperibili.


Sabato 31 maggio
 I ragazzi del CIC4, a conclusione  del loro cammino, faranno visita alla Chiesa dei
Ss. Apostoli Giacomo e Giovanni di via Meda.
Ritrovo alle ore 10,00 davanti alla Chiesa SB


DOMENICA 1 giugno
«DOMENICA DOPO L’ASCENSIONE»

CHIUSURA DELL’ANNO
CATECHISTICO cic 1.2.3

Lunedì 2 giugno
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: TERZA ETÀ
ore 18,00 Centro Parrocchiale SB: «PRENDI IL LIBRO E MANGIA». Incontro sulla Parola della Domenica tenuto da don Francesco.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: «ASCOLTA & CAMMINA». Lettura di un libro della Bibbia

Martedì 3 giugno
ore 15,30 Oratorio MMC: Lettura del Vangelo di Mc.

Giovedì 5 giugno
ore 17,00 Centro Parr. SB: Gruppo Giovani Famiglie.

Venerdì 6 giugno
ore 8,00 Chiesa MMC: S. Messa ed esposizione eucaristica fino alle ore 12,00.
ore 18,00 Chiesa SB: S. Messa ed esposizione eucaristica fino alle ore 19,30.

Sabato 7 giugno ore 21,00

Chiesa Maria Madre della Chiesa

Solenne celebrazione eucaristica
nella Veglia di Pentecoste

Di conseguenza non verranno celebrate le ss. Messe delle ore 18,00 in entrambe le chiese.


DOMENICA 8 giugno
«PENTECOSTE»
Le messe avranno orario festivo nelle due chiese parrocchiali.
  


1 GIUGNO 2014 - CIC 1.2.3 CHIUSURA DELL’ANNO CATECHISTICO

"Per educare un ragazzo ci vuole tutto un villaggio"
questo proverbio africano, citato dal Papa nell'incontro con la scuola, è un invito a riflettere su cos'è e cosa deve fare la comunità educante che è la famiglia, che è la parrocchia (e in essa l'oratorio), che è…
programma

ore 10,00 ritrovo nel salone teatro dell’oratorio di Maria Madre della Chiesa
ore 10,05 preghiera insieme genitori e figli
ore 10,15 riflessione proposta ai genitori da don Marcellino
ore 10,15 lavoro a gruppi divisi per Cic
ore 11,00 Messa di ringraziamento a chiusura dell’anno catechistico con predicazione animata dai ragazzi dei CIC e consegna dell’impegno per l’estate.
ore 12,00 pic-nic all'aperto in oratorio (ciascuno porta i pranzo al sacco)
ore 13,30 animazione: giochi a cura degli animatori

Tutti siamo invitati, coi fratelli più piccoli e più grandi … passaparola!

i don con le suore e le catechiste.


Cos’è e come è una comunità/città educante?

Colpito dalle parole del papa che citava il proverbio africano e dalla insistenza del nostro vescovo sul valore della comunità educante, ho provato un po’ a ‘navigare’ in internet digitando “comunità educante” e, tra i molti suggerimenti, con mia sorpresa ho trovato queste riflessioni che vi propongo sul sito del Comune di Reggio Emilia. Mi ha stupito il fatto che in sede civile sia stato affrontato un tema così e non con un approccio numerico o solamente economico … E poi mi ha meravigliato la bellezza di una riflessione che, pur partendo da presupposti laici, ha molto da suggerire anche a noi. Mi piacerebbe che su questi spunti riflettessimo e magari insieme potessimo confrontarci e ’lavorare’ per realizzare anche noi una diffusa attenzione educativa in molti. 
 don Alfredo

La definizione più comune rimanda il significato della parola (verbo) educare alle radici latine ex ducere = tirare fuori, rendere realizzabile (visibile) ciò che è possibile, ciò che è implicito in ogni persona, fin da bambino: la sua potenza, le sue potenzialità, il suo valore di persona, la sua dignità umana. Ma non basta. Educare significa soprattutto un atto di reciprocità. Chi educa è anche educato e il suo sapere si gioca nell’atto del-l’educazione. Educare non è solo formare. Educare è costruire insieme identità e futuro. Per questo la scuola, in una comunità educante, svolge un ruolo primario verso gli studenti, che debbono apprendere certo i contenuti del programma ufficiale, ma anche il pensiero creativo, sintetico e soprattutto etico. Per questo, grande è il ruolo degli insegnanti che sono i primi modelli, ma certamente essenziale è anche il ruolo che la comunità può svolgere, non solo per integrare, ma confermare ed espandere i concetti e i valori attraverso buone pratiche e buon lavoro.

Il pensiero etico non si apprende se non attraverso un agire, un contesto che si fa buono, cioè etico; un contesto in cui le persone hanno il diritto di capire perché fanno/imparano ciò che fanno e come questa conoscenza possa essere messa al servizio di fini costruttivi. Le istituzioni debbono dunque per prime ga-rantire e garantirsi di essere luoghi etici anche per offrirsi come parametri di riferimento a tutti quei luoghi di lavoro, associazioni pubbliche e di volontariato che intendono agire per essere innanzitutto luoghi educativi. Diventa perciò centrale riflettere sul rapporto fondamentale che esiste tra educazione e democrazia.

L’educazione è il compito più importante della democrazia. Infatti il maggior pericolo per la democrazia è l’ignoranza.

L’ignoranza pericolosa, quella che mina alle radici il senso dell’e-ducazione e della democrazia stessa, è quella della persona che non è capace di cambiare, di persuadere e di essere persuaso perché non riconosce altra identità e verità se non la sua. Una società plurale come quella in cui viviamo ha bisogno, come non mai prima di ora, di persone che sanno assumersi responsabilità delle proprie opinioni, ma che sanno accettare che le proprie opinioni possano cambiare nel confronto con quelle degli altri.

Una comunità educante è dunque una comunità che consente tempi e luoghi ove processi (di confronto e dibattito) possano avere luogo. È una comunità ove al concetto di solidarietà si affianca, fino ad integrarlo, quello di partecipazione. Infatti non vi è vera solidarietà se non vi è conoscenza e riconoscenza, e non si crea un rapporto di reciprocità. Solidarietà non è da darsi o offrirsi a qualcuno che è o si sente escluso, limitato, ma è piuttosto un riconoscersi in qualcuno, dandogli e dandoci dignità. Allora il legame che mi lega all’altro non è solo cura ma è curiosità, desiderio di conoscenza, responsabilità. La responsabilità diffusa di una società di relazioni. Una comunità ed una città educante è quella che educa i propri cittadini, ma che si fa anche educare, cambiare dai propri cittadini…





42a FESTA DELL’USSB

DOMENICA 25 MAGGIO 2014
In Oratorio per crescere uniti nello Sport 

LA GENERAZIONE BIANCOVERDE


Ore 10,30 Messa degli Atleti in Divisa 

Ore 11,30 Aperitivo sul Sagrato 

Ore 15,00 Iscrizione ai Giochi 

Ore 15,30 Torneo Primaverile Calcio Allievi USSB (Campo Bianco) 

Ore 16,30 Giochi in Rete 

Ore 18,00 Premiazioni e saluto del Presidente 

Ore 19,00 Torneo Primaverile Calcio Open Brothers USSB (Campo Bianco) 

Ore 20,30 Torneo Primaverile Calcio Open Young USSB

Festa di San Barnaba

CRISTIANI OGGI... QUESTIONE DI STILE!
Ritorna anche quest’anno la “mitica” festa di San Barnaba (16 giugno) che, nella sua “semplicità”, è una bella occasione di incontro cordiale tra persone, di riconoscimento e quindi di riconoscenza per il bene che il Signore va seminando nel cuore dell’umanità, di rinnovata decisione per una sequela più impegnata di Gesù, del suo “stile di vita”, che rispecchia l’Amore incredibile di un Dio che viene incontro ad ogni uomo nel rispetto assoluto della sua esistenza.
Abbiamo voluto mettere a tema della nostra festa proprio questa attenzione: la vita di una comunità non è questione primariamente delle cose che facciamo, che sono uguali tante volte a ciò “che fan tutti” ma è piuttosto questione di modo, di stile appunto con cui affrontiamo ogni vicenda della nostra storia.                                                          
Sulla cura per la buona qualità della nostra umanità, sullo sguardo buono che scaturisce dal nostro cuore e che ci permette di dire parole costruttive e intessere relazioni vere, tante volte Gesù ha richiamato i suoi discepoli, fino al punto di legare a questa novità di vita il cuore della nostra testimonianza: “da questo riconosceranno che siete miei discepoli: dall’amore che avete gli uni per gli altri”.
Questo atteggiamento e scelta di vita cercheremo di mettere in luce con la nostra festa perché come dice Paolo “la nostra amabilità sia nota a tutti… e quello che è vero, nobile, giusto… puro… amabile… onorato… ciò che è virtù e merita lode, questo sia oggetto dei nostri pensieri… E il Dio della pace sarà con noi”.        
don Marcellino

11 maggio 2014

Celebrazione di Battesimo, Cresima, Comunione: i Sacramenti parlano ancora?

Il “tempo pasquale” è il tempo nel quale la nostra comunità celebra i sacramenti dell’Iniziazione cristiana; in particolare domenica 18 maggio vivremo questo momento accompagnando i ragazzi che celebreranno Cresima e Comunione.

Vorrei proporvi una breve riflessione al riguardo per richiamarci come una comunità  cristiana non deve mai dare per scontate le sue azioni fondamentali,  deve, invece, continuamente riprenderle per vivere di esse e lasciarsene plasmare. Questo impegno, sempre necessario, è particolarmente indispensabile oggi per i sacramenti.

Credo che tutti abbiamo presente la serietà del problema pastorale dei sacramenti, che magari si evidenzia in termini più “preoccupanti” in occasione di “celebrazioni di Battesimo, Cresima, Prima Comunione”, ma che riguarda più vastamente “i ritmi normali” della vita comunitaria: le nostre Eucaristie domenicali, per esempio, o il fatto che tutti noi siamo battezzati/cresimati.

Mi pare cioè che il problema sia la distanza che permane tra i sacramenti, la fede che esigono e la proposta di vita che offrono, ed il comportamento (e i “criteri” di comportamento) della comunità cristiana complessivamente considerata, che “si vede” poi in misura più evidente in alcuni momenti più “ufficiali”.

Si tratta, penso, di ripensare e riformulare il valore e il significato stesso dei sacramenti nella vita della comunità credente, in un contesto come il nostro di marginalità culturale e accantonamento pratico della fede.

Essi sono, infatti, la struttura fondamentale della esperienza cristiana, come esperienza di fede, perché la fondano nella morte e risurrezione di Gesù che, così, continua ad operare per il bene della sua Chiesa e la salvezza del mondo.
In questa prospettiva sono i gesti attraverso i quali il vissuto di Gesù, celebrato nella fede, diventa suscitatore del nostro vissuto.

Lì andiamo ad attingere, ad accogliere, a dire “Amen” al senso della nostra vita, della nostra storia che Dio ci dona: ritroviamo le nostre radici.
Certo, la celebrazione non è tutto: vive di un cammino di fede che deve precederla e si continua in una testimonianza di vita che la segue. In questo senso vanno tutti gli sforzi educativi di coloro che “iniziano e accompagnano” ragazzi e comunità all’incontro con Gesù, con il Mistero della sua Pasqua: aiutare a vivere l’intimo legame tra liturgia e vita, cogliendone e vivendone la profonda coerenza.

Ci si può accostare ai segni liturgici della presenza di Cristo solo se la si sa riconoscere in quegli altri segni storici che sono i poveri, ai quali è destinato l’Evangelo di salvezza. È l’insegnamento di Gesù e dei profeti.

Credo sia qui l’origine e l’originalità della nostra fatica pastorale: non riusciamo a “formare” il modo di vivere e di interpretare la vita delle persone.

Una migliore comprensione della vita cristiana restituirà ai sacramenti la loro verità e questi daranno alla vita cristiana la sua forza e la sua originalità, fondata sulla gratitudine per l’amore di Dio e sulla gratuità delle relazioni fraterne.



don Marcellino


CALENDARIO della COMUNITÀ PASTORALE da Domenica 11 maggio 2014

DOMENICA 11 maggio
«IV DOMENICA DI PASQUA»
GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI

ore 16,00    Chiesa SB: Celebrazione della Prima Riconciliazione dei bambini del CIC3 con le loro famiglie.

Genitori e ragazzi del Cic 4 in ritiro all’Istituto “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone (dalle 10 alle 16)

Lunedì 12 maggio
ore 15,00    Sala Molaschi MMC: TERZA ETÀ con Catechesi.
ore 18,00    Centro Parrocchiale SB: «PRENDI IL LIBRO E MANGIA». Incontro sulla Parola della Domenica tenuto da don Francesco.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: «ASCOLTA & CAMMINA». Lettura di un libro della Bibbia con d. Francesco.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro “18/19nni”.

Martedì 13 maggio
ore 15,30 Cappellina Oratorio MMC: Catechesi degli Adulti «Avevano un cuore solo e un’anima sola: la prima comunità cristiana»: L’istituzione dei “sette” (At 6).

Mercoledì 14 maggio
GITA-PELLEGRINAGGIO della TERZA ETÀ di s.B.
al Santuario Nostra Signora della Guardia
sopra Genova

ore 18,00 Oratorio MMC: Gruppo Adolescenti.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Gruppo Adolescenti.

Giovedì 15 maggio
ore 17,30 Oratorio MMC: Gruppo Pre-Adolescenti.
ore 19,15 Centro Parrocchiale SB: Catechesi degli Adulti «Avevano un cuore solo e un’anima sola: la prima comunità cristiana»: L’istituzione dei “sette” (At 6,1-7). Seguirà cena frugale.
ore 20,45 Centro Parrocchiale SB: Incontro Genitori di Adolescenti sul tema: “È possibile comunicare con mio figlio adolescente?”
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Catechesi degli Adulti «Avevano un cuore solo e un’anima sola: la prima comunità cristiana» L’istituzione dei “sette” At 6,1-7.

Venerdì 16 maggio
ore 18,00 Oratorio SB: Gruppo Pre-Ado1 (1a media).
ore 21,00 Oratorio SB: Gruppo Pre-Ado2 (2a e 3a media).
ore 20,30 Chiesa SB: Preghiera con i ragazzi e le famiglie del CIC4.

Sabato 17 maggio
ore 9,30 Cappellina Oratorio MMC “Roveto ardente”. Catechesi degli Adulti Avevano un cuore solo e un’anima sola: la prima comunità cristiana  At 6
ore 10,00 Chiesa SB: Confessioni dei ragazzi del CIC4.
ore 17,00 Centro Parrocchiale SB: Gruppo Giovani Famiglie.

Alle ore 21,00
Salone-Teatro Maria Madre della Chiesa
La compagnia “I SOLITI IGNOTI
presenta
Amôr e gelôsia se fan semper compagnia
Commedia brillante i tre atti di Luciano Meroni

DOMENICA 18 maggio
«V DOMENICA DI PASQUA»
ore 11,00 Chiesa MMC: Celebrazione dei Sacramenti della Cresima e della Prima Comunione.
ore 15,30 Chiesa SB: Celebrazione dei Sacramenti della Cresima e della Prima Comunione.

Lunedì 19 maggio
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: TERZA ETÀ con Catechesi.
ore 18,00 Centro Parrocchiale SB: «PRENDI IL LIBRO E MANGIA». Incontro sulla Parola della Domenica tenuto da don Francesco.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: «ASCOLTA & CAMMINA». Lettura di un libro della Bibbia a cura di don Francesco.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro “18/19nni”.

Martedì 20 maggio
ore 15,30 Cappellina Oratorio MMC: Lettura continua del Vangelo di Marco.

Mercoledì 21 maggio
ore 15,00 Centro Parrocchiale SB: Catechesi TERZA ETÀ.
ore 18,00 Oratorio MMC: Gruppo Adolescenti.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Gruppo Adolescenti.

Giovedì 22 maggio
ore 17,30 Oratorio MMC: Gruppo Pre-Adolescenti.
ore 20,45 Centro Parrocchiale SB: Incontro Genitori di Adolescenti sul tema: “È possibile comunicare con mio figlio adolescente?”

Venerdì 23 maggio
ore 18,00 Oratorio SB: Gruppo Pre-Ado1 (1a media).
ore 21,00 Oratorio SB: Gruppo Pre-Ado2 (2a e 3a media).

DOMENICA 25 maggio
«VI DOMENICA DI PASQUA»

Pellegrinaggio conclusivo famiglie del CIC1

Ritrovo ore 14.45 alla fermata del tram di via Feraboli.
Si raggiunge la chiesa di s. Maria al Caravaggio di via Brioschi.

Visita alla chiesa, e alle 16 affidamento dei bambini alla Madonna