11 dicembre 2015

Misericordiosi come il Padre

Nel motto Misericordiosi come il Padre si propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (Lc 6,36-38). Il logo - opera del gesuita Padre Marko Rupnik - si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando una immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo, e lo fa con amore tale da cambiargli la vita. Un particolare, inoltre, non può sfuggire: il Buon Pastore con estrema misericordia carica su di sé l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e il futuro che lo attende, contemplando nel Suo sguardo l’amore del Padre.

La scena si colloca all’interno della mandorla, anche essa figura cara all’iconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. D’altra parte, la profondità del colore più scuro suggerisce anche l’imperscrutabilità dell’amore del Padre che tutto perdona. (dal sito ufficiale del Giubileo)


Francesco sui modi di vivere il Giubileo
Papa Francesco apre la porta Santa di San Pietro
… Ho chiesto che la Chiesa riscopra in questo tempo giubilare la ricchezza contenuta nelle opere di misericordia corporale e spirituale. L’esperienza della misericordia, infatti, diventa visibile nella testimonianza di segni concreti come Gesù stesso ci ha insegnato. Ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà certamente l’indul-genza giubilare. Di qui l’impegno a vivere della misericordia per ottenere la grazia del perdono completo ed esaustivo per la forza dell’amore del Padre che nessuno esclude. Si tratterà pertanto di un’indulgenza giubilare piena, frutto dell’evento stesso che viene celebrato e vissuto con fede, speranza e carità... 
Le sette opere di misericordia corporale
1. Dar da mangiare agli affamati. 2. Dar da bere agli assetati.
3. Vestire gli ignudi. 4. Alloggiare i pellegrini. 5. Visitare gli infermi. 6. Visitare i carcerati. 7. Seppellire i morti.
Le sette opere di misericordia spirituale
1. Consigliare i dubbiosi. 2. Insegnare agli ignoranti. 3. Ammonire i peccatori. 4. Consolare gli afflitti. 5. Perdonare le offese. 6. Sopportare pazientemente le persone moleste. 7. Pregare Dio per i vivi e per i morti. 
A proposito di opere di misericordia … ringraziamo i ragazzi di 1° media coi loro educatori per aver contributo alla raccolta della Colletta Alimentare del 28 novembre scorso - un gesto che garantirà un maggior aiuto a famiglie in difficoltà.  

Grazie a tutti quanti hanno risposto generosamente all’invito dei Centri di Ascolto della Comunità Pastorale per la SETTIMANA DELLA CARITA’ offrendo alimenti destinati ai nostri fratelli in difficoltà o acquistando ai mercatini Caritas, del Gruppo Missionario e delle parrocchie. Anche così impariamo misericordia.

Il Sacramento della Riconciliazione...

in vista del Natale si celebrerà:

· per gli Adolescenti e 18/19nni Lunedì 21 dicembre: ore 21 Chiesa MMC

· per i Giovani e gli Adulti 
* Celebrazione comunitaria: Martedì 22 dicembre: alle ore 21,00 Chiesa SB
· per la Terza Età 
Lunedì 14 dicembre: ore 11,00 Chiesa MMC Mercoledì 16 dicembre: ore 15,00 Chiesa SB

Negli altri giorni e nelle due chiese:

* Sabato 19 dicembre dalle 16,00 alle 17,45

* Mercoledì 23 e Giovedì 24 dicembre dalle ore 9,30 alle ore 12,00 e dalle ore 15,30 alle ore 17,45

CALENDARIO della COMUNITÀ da Domenica 13 dicembre 2015

DOMENICA 13 dicembre
V DOMENICA DI AVVENTO

ore 9,30-15 alla SAMZ ritiro d’Avvento gruppi Preado
ore 10,30 per Cic 1 partecipazione alla S. Messa SB e a seguire incontro nel salone-teatro SB fino alle 12,30 

Nel pomeriggio oratorio SB Festa di Natale dell’USSB
Lunedì 14 dicembre

Novena di Natale
da Lunedì 14 a Venerdì 18
alle ore 7,20: ragazzi Medie Chiesa SB
alle ore 8: ragazzi Elementari  Chiesa SB
alle ore 8: ragazzi Elementari Chiesa MMC  

ore 11,00      Chiesa MMC: Riconciliazione della TERZA ETÀ; a seguire S. Messa e Pranzo.
ore 18,30      Oratorio MMC: Incontro Gruppo Preadolescenti.
ore 19,30 Oratorio MMC: Incontro Gruppo ADO.
ore 21,00 Saletta Caritas SB: Lettura del libro dell’Esodo e dei Numeri a cura di don Francesco.

Mercoledì 16 dicembre
ore 15,00 Chiesa SB: TERZA ETÀ: Riconciliazione e scambio di auguri.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 17 dicembre
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo 18/19nni.

Venerdì 18 dicembre
ore 18,00 Oratorio SB: incontro Pre-Ado1 e Pre-Ado2

Sabato 19 dicembre
ore 10,30 Chiesa SB: Liturgia penitenziale CIC 4
ore 16,30 Chiesa SB: Liturgia penitenziale gruppi Preado e a seguire festa di Natale coi genitori
ore 21,00 Chiesa SB: Concerto di Natale con la Corale di S. Barnaba, Maria Eleonora CAMINADA (soprano), Simone BIFFI (organista) e Stefano BORSATTO (direttore). (vedi manifesto)

DOMENICA 20  dicembre
«DOMENICA DELL’INCARNAZIONE»
ore 10,30 Centro “P. Vismara”: Festa dei Gruppi famigliari.
ore 19,00 Saletta Caritas SB: Lectio divina per Adolescenti, 18/19nni e Giovani, seguita da cena.


ore 10,30 SB e ore 11,00 MMC
Benedizione dei “Gesù Bambini” da deporre nei propri presepi


Lunedì 21 dicembre
ore 18,00   Oratorio MMC I ragazzi del Gruppo Pre-Ado.
Ore 19,30 Oratorio MMC festa di Natale adolescenti e ore 21 confessioni in chiesa MMC
ore 21,00 Chiesa SB: Concerto di Natale del Gruppo musicale “Note di Arcadia”. (vedi manifesto)

SANTO NATALE 2015

GIOVEDÌ 24 dicembre

Nella Vigilia di Natale non manchi l’opportunità di sostare in preghiera, in chiesa o a casa  davanti al presepe, per contemplare il grande mistero di Dio che si fa uomo.

ore 18,00: S. Messa della vigilia nelle due chiese.
ore 23,15: Apertura serale delle due chiese.
ore 23,40: Momento di veglia.
ore 00,00: Eucarestia nella Notte Santa.

VENERDÌ 25 dicembre
«NATALE DEL SIGNORE»

Orari delle Ss. Messe:
Chiesa MMC:  9,00 -11,00    Chiesa SB:  10,30 - 18,00

SABATO 26 dicembre
«S. Stefano, primo martire»

Orari delle Ss. Messe:
Chiesa MMC:  9,00 - 18,00     Chiesa SB:  10,30 - 18,00

DOMENICA 27 dicembre
«S. Giovanni Apostolo ed Evangelista»

GIOVEDÌ 31 dicembre
Nelle due chiese:

ore 18,00 S. Messa della “OTTAVA DEL NATALE nella Circoncisione del  Signore” che si concluderà con il canto del “Te Deum” di ringraziamento.

VENERDÌ 1 gennaio
«OTTAVA DEL NATALE nella circoncisione del Signore»
Le Ss. Messe seguiranno il normale orario festivo


DOMENICA  3 gennaio
«DOPO L’OTTAVA DEL NATALE»

MARTEDÌ 5 gennaio
Nelle due chiese:
ore 18 S.Messa vigiliare dell’EPIFANIA DEL SIGNORE

MERCOLEDÌ 6 gennaio
«EPIFANIA DEL SIGNORE»
In bici o a piedi rinnoviamo la bella esperienza della CICLOBEFANA. Ritrovo ore 14,30 da SB in bici e 14,45 da MMC a piedi visita agli anziani delle case di riposo del quartiere.
Conclusione nell’oratorio di MMC                con tombola e merenda.

Sabato 9 gennaio
ore 10,30 e 14,30 Salone-teatro SB:  CIC2 (3a el.).
ore 10,30 e 14,30 Salone-teatro MMC: CIC4 (5a el.).

DOMENICA 10 gennaio
«BATTESIMO DEL SIGNORE»

ore 15,00 Salone-teatro MMC: Incontro Genitori e Ragazzi del CIC1 (2a el.).
ore 15,00 Salone-teatro SB:  Incontro Genitori e Ragazzi del CIC3 (4a el.).


Note dal Consiglio pastorale

L’incontro del Consiglio Pastorale del 1 dicembre scorso è stato dedicato quasi totalmente alla ‘pastorale giovanile’ e in particolare all’oratorio. Nell’intervento introduttivo don Giovanni, invitando a superare “miopie, strabismi e critica nostalgica”, ha invitato a porsi la domanda: “quale oratorio siamo chiamati ad ‘inventare’ per i ragazzi e le famiglie del nostro quartiere oggi?”. Dopo aver illustrando i dati disponibili sulla composizione del contesto giovanile dei quartieri che compongono la nostra comunità pastorale, in specie la popolazione in età scolare,  d.G. ha proposto due parole chiave attorno alle quali raccogliere le sfide di oggi: “integrazione” e “missione”. I vari interventi hanno accolto e completato la riflessione proposta e si è così meglio delineato il risvolto complessivo della proposta.

INTEGRAZIONE sociale (famiglie di diversa estrazione sociale coinvolte nella costruzione di una società civile capace di includere e perseguire il bene di ognuno), tra generazioni (dove le ‘consegne’ del mondo adulto e anziano ai ragazzi e giovani passano attraverso la stima che fa spazio, il coinvolgimento non strumentale o interessato, il servizio come occasione di incontro sui valori fondamentali a partire dai bisogni dei più piccoli), etnica (valorizzando i valori e le tradizioni delle famiglie straniere di origine cristiana perché possano esprimersi quali soggetti attivi nella vita della parrocchia e dell’oratorio), religiosa (relazioni di conoscenza e rispetto reciproco sono più che mai non rinviabili nei confronti di fratelli di altre confessioni  cristiane e anche di altre religioni, in particolare musulmani).

MISSIONE: la scelta di “tenere basso il muretto di cinta” apre alla possibilità di una missione QUI(!), perché spesso in oratorio troviamo ragazzi che non fanno parte della cerchia conosciuta dei frequentatori dei gruppi formativi tradizionali. La loro presenza (nb: non cercata da noi!) ci chiama alla responsabilità di una relazione umana aperta, rispettosa e per questo testimoniante. Anche se questo nuovo modo di pensare e vivere l’oratorio evidenzia la lacuna determinata dalla quasi totale assenza di adulti e giovani che lo ‘animano’ (perché sono ‘l’anima’ dell’offerta educativa dell’ambiente oratoriano e ‘danno l’anima’ perché l’oratorio sia occasione di incontro significativo e di annuncio dell’amore di Dio)... da qui i vari momenti di tensione e fatica che talvolta rendono difficile il clima in oratorio.

Ma come fare? Comprendiamo che c’è bisogno di adulti disponibili e capaci di rapportarsi coi giovani in modo coinvolgente. Come pure verso coloro che sono di altre esperienze religiose occorre superare la non conoscenza che genera paura e offrire relazioni che “sveglino le differenze”, cioè le sottolineino e le rendano chiare in vista di un confronto vero e costruttivo.
Per tutti questi motivi siamo chiamati un po’ tutti ad operare una ‘conversione’ di atteggiamento verso quello che dice papa Francesco: “guardare gli altri e il mondo con occhi di misericordia” e aprirci alla realtà attuale che davvero è cambiata e domanda un diverso approccio… nella realtà diversa di oggi ci è chiesto di pensare e agire in modo diverso e anche se costa grande fatica è però “occasione di grazia”.

Il progetto educativo oratoriano, giustamente in sempre continuo aggiornamento, basato sui tre fuochi: Gesù, vita comune e carità, ora è chiamato ad integrare pure questo felice ma impegnativo intento: un oratorio che accoglie tanti, accompagna molti e conduce a Gesù alcuni.
Ora queste riflessioni le affidiamo a tutti e saranno riprese negli incontri del Consiglio dell’oratorio, dei vari gruppi educatori e animatori (comprese le società sportive e gli scout) e nella settimana dell’educazione di fine gennaio. Tutti possiamo e dobbiamo sentirci coinvolti in questa opera di rinnovamento, dando ciascuno il proprio contributo anche critico - di riflessione e confronto, ma anche di collaborazione nei turni di presenza e di altri servizi, e… perché no: di preghiera!

Gli auguri del nuovo vescovo di Santo Amaro in San Paolo del Brasile

Carissimo don Alfredo, sacerdoti e suore. Amici di San Barnaba. Sto arrivando anche per questo Natale per tenervi informati circa la mia vita e per dirvi che non vi ho dimenticati! Ho saputo che don Marcellino ha ricevuto un altra missione molto importante e delicata. Lo ringrazio attraverso questo scritto anche perché non ci siamo molto conosciuti ma ho saputo del bene che ha seminato nella nostra parrocchia.
Avete ormai saputo che la mia nomina ora è ufficiale. Il Santo Padre mi affida una Diocesi tra le più grandi del Brasile: Santo Amaro! Si trova nella grande periferia di San Paolo, la popolazione raggiunge quasi i quattro milioni, 113 parrocchie che vanno dai ventimila ai centomila abitanti ciascuna. Trecento favelas!!! Duecentoventi sacerdoti. Insomma, dimensioni che in Italia spaventano. Solo per farvi un’idea… ieri io e il vescovo emerito, abbiamo cresimato più di ottocento giovani appartenenti ad uno dei 13 decanati.
E poi ci sono tutte le sfide legate all’urbanizzazione, la vita nelle fevelas con la violenza, la droga, la prostituzione… Quindi sono certo che il Signore mi sta mettendo alla prova per vedere se davvero mi fido di Lui, perché io certamente mi sento impotente. Per fortuna, ho scelto come motto per la mia vita episcopale la frase che si trova in Corinzi: “Ti basta la mia grazia”. E’ venuta l’ora di vedere se davvero mi basta la sua grazia per affrontare questa nuova e complessa missione.

Sono certo che posso contare sulle vostre preghiere e questo mi da molto animo e fiducia. Ho imparato anch’io come papa Francesco a dire: “ricordatevi di pregare per me”. Vedo che con Lui funziona!!!!

Per questo Natale auguro la gioia di poter sentire nelle vostre case una presenza nuova, un volto nuovo, una luce nuova: la luce dell’Amore che risplenderà in ogni gesto e in ogni atto di misericordia e di carità. Gesù verrà sicuramente alla luce grazie al vostro amore.
E’ da molto che non ci si vede.  Spero poter venire nel prossimo anno per celebrare con voi i 30 anni di ordinazione presbiterale e i 10 anni di episcopato. Gli anni passano!!! Forse a settembre, se riuscirò a scappare… Buon Natale a tutti e un Santo Anno della Misericordia.                                  
p. Giuseppe  Vescovo di Santo Amaro - Brasile

29 novembre 2015

Un giubileo straordinario della Misericordia per “toccare con mano la tenerezza del Padre”

Ero carcerato  e mi avete visitato…
Don Francesco ci prepara al gesto di solidarietà d’Avvento:
Il periodo della detenzione (per alcuni tutta la vita) è caratterizzato dal fatto che il tempo per te si ferma, resta congelato, gli altri vivono e tu… attendi. In questo tempo ti scontri con le conseguenze di alcune tue azioni, di alcune tue scelte.
In questo tempo è decisivo incontrare qualcosa di alternativo a ciò che ti ha guidato precedentemente, è trasformante scoprire che non ti devi arrangiare come sempre, ma c’è qualcuno che ti offre cura e attenzione.
Il vissuto è naturalmente diverso per ciascuno di loro, a partire dalla condanna ricevuta, dal tipo di detenzione che devono scontare, dalle qualità personali, dalle risorse familiari e amicali ecc.
Sono convinto si intuisca che senza investimenti sulla loro vita non si otterrà nessun cambiamento positivo in loro.
La Caritas diocesana e varie associazioni di stampo cristiano e non, si affiancano alla struttura dello Stato per accompagnare queste persone in questo tempo della loro esistenza. Il progetto è il tentativo di ri-creare queste umanità distrutte o fortemente segnate, restaurarle e aprirle a progetti di umanizzazione che per noi sono quelli dell’umanità di Gesù.
Gli interventi sono molteplici e a livelli diversi, proviamo a prendere contatto con i bisogni per pensare cosa possiamo fare:
anzitutto dare dignità attraverso la cura della persona fisica (vestiti, cure sanitarie, prodotti per la pulizia della cella e della propria persona), ma anche offrire la possibilità di acquistare alcuni cibi (caffè, qualche biscotto, zucchero ecc.), orologi, radio, libri, cancelleria, ecc. Infatti non tutti hanno alle spalle una famiglia vicina che possa provvedere.
Quindi offrire loro la possibilità di vivere esperienze significative nel loro percorso di detenzione: la scuola, magari qualche lavoro, corsi professionali, spazi dove poter accedere ai benefici che la legge garantisce loro (per es. luoghi dove andare in “permesso”), aiuto nel loro percorso giudiziario, ecc.
Sostenere anzitutto le loro famiglie nel periodo della detenzione dei propri cari: infatti le spese processuali oltre che la mancanza dell’apporto loro mettono intere famiglie in ginocchio, così alla sofferenza per la distanza dal figlio, padre, marito si aggiunge la fatica di sostenere una vita “normale”.

Infine far sentire che la nostra società li invita ad essere membri positivi, a vivere responsabilità, a cercare in essa il proprio posto. Molti di loro hanno bisogno di essere ascoltati, di sentire che possono essere utili, non certo di rimediare alle ferite inferte, ma almeno a contribuire positivamente a questo mondo in cui viviamo.
Beh ci sarebbe tanto da dire, ma soprattutto quel che avete letto rischia tante ambiguità, ma per ora accontentiamoci di aprire una strada.
Gli articoli apparsi su “Voci” possono essere un aiuto ad avvicinarsi a questo pezzo del nostro mondo, per non considerarlo più la cantina dove far sparire ciò che ci sembra rovinare la nostra bella casa, ma uno spazio in cui seminare.
E non solo, in questo tempo a cui papa Francesco ci invita, l’Anno Giubilare nel segno della Misericordia di Dio, accostarci a queste persone che vivono dentro di sé la forza del Male e la fatica del cambiamento potrebbe ammaestrarci su quella logica di riconciliazione di cui ha continuamente bisogno la nostra vita personale e le nostre relazioni. I loro errori e il loro cammino per riemergere potrebbe essere provocazione e forse anche insegnamento per noi.

29.11.2015 Papa Francesco apre la Porta Santa d Bangui
Il Giubileo diventi «esperienza viva della vicinanza del Padre, quasi a voler toccare con mano la sua tenerezza». L’auspicio di papa Francesco, nell’indire l’Anno della Misericordia, si farà proposta concreta anche in ogni Zona pastorale della nostra Diocesi. Così domenica 13 dicembre, come stabilito dalla Bolla di Indizione Misericordiae vultus, si aprirà la Porta della Misericordia in chiese, Santuari e luoghi individuati per ciascuna Zona. 
Per Milano la scelta è caduta non solo sulla Cattedrale, “chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani” , ma anche, significativamente, sulla Basilica di Sant’Ambrogio e sul Santuario del beato don Carlo Gnocchi, proprio a rendere evidente la valenza di spazi in cui è immediato il richiamo al mondo della sofferenza.               
(dal sito della Chiesa di Milano)



CALENDARIO della COMUNITÀ da Domenica 29 novembre 2015

DOMENICA 29 novembre
III DOMENICA DI AVVENTO

ore 15,00 Salone-teatro SB: Incontro Genitori e Ragazzi del CIC1 (2a el.).

Lunedì 30 novembre
ore 15,00    Sala Molaschi MMC: Incontro TERZA ETÀ.
ore 18,30    Oratorio MMC: Incontro Gruppo Preadolescenti.
ore 19,30    Oratorio MMC: Incontro Gruppo ADO.
ore 21,00 Saletta Caritas SB: Lettura del libro dell’Eso-do e dei Numeri a cura di don Francesco.

Martedì 1 dicembre
ore 21,00  Saletta Caritas SB: Incontro del Consiglio          Pastorale della comunità

Mercoledì 2 dicembre
ore 15,00 Saletta Caritas SB: Tombolata TERZA ETÀ.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 3 dicembre
ore 21,00 Centro Asteria: Incontro decanale dei Giovani.

Venerdì 4 dicembre “primo venerdì del mese”
ore 15,30 Nelle due Chiese: Adorazione Eucaristica fino all’ora d’inizio delle Ss. Messe serali.
ore 18,30 Chiesa SB: Momento di preghiera eucaristica attorno al Tabernacolo con i Ministri Straordinari dell’Eucaristia.
ore 19,30 Oratorio SB: Incontro Gruppi Pre-Ado1 e 2.

6-7-8 dicembre
TRE GIORNI ASSISI dei 18/19nni


DOMENICA 6 dicembre
IV DOMENICA DI AVVENTO

Lunedì 7 dicembre
«S. AMBROGIO, vescovo e dottore della Chiesa»
Festa del Patrono della città e della Diocesi di Milano

Nelle due chiese: alle ore 18,00 S. Messa vigiliare dell’Immacolata Concezione

ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro TERZA ETÀ.

MARTEDÌ 8 dicembre
«IMMACOLATA CONCEZIONE della B.V. MARIA»

Inizio dell’Anno Santo della Misericordia
Ss. Messe:
MMC:  ore 9,00 e ore 11,00
SB:  ore 10,30 e ore 18,00
Mercoledì 9 dicembre
ore 15,00 Saletta Caritas SB: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario/Ora Media.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Venerdì 11 dicembre
ore 19,30 Incontro Giovani coppie (info d.Mauro)
ore 21,00 Oratorio MMC: Incontro Fidanzati

Sabato 12 dicembre
ore 10,30 e 14,30 Salone-teatro SB:  CIC2 (3a el.).
ore 10,30 e 14,30 Salone-teatro MMC: CIC4 (5a el.).

DOMENICA 13 dicembre
V DOMENICA DI AVVENTO

ore 10,30 S.Messa SB, a seguire incontro e pranzo condiviso nel salone-teatro SB: per CIC 1 (2° el.) 

AVVENTO DI SOLIDARIETA’

Durante le Ss. Messe di Sabato e Domenica  le offerte in denaro raccolte, quale gesto comunitario di solidarietà di Avvento, verranno consegnate a don Francesco (cappellano del carcere), che provvederà a piccole spese per i detenuti più bisognosi del carcere di Opera.
  
 Nel pomeriggio oratorio SB Festa di Natale dell’USSB









L’ordine del giorno del prossimo Consiglio Pastorale

(sono graditi contributi scritti anche di esterni al cp)

Milano, 17 novembre 2015

Ai membri del Consiglio Pastorale

Carissimi,  insieme con la giunta del CP ho il piacere di invitarvi al prossimo incontro martedì 1 dicembre ore 21 presso la saletta Caritas di San Barnaba.
Vi chiediamo di arrivare ‘preparati’ all’incontro, provando a dedicargli un po’ di riflessione e preghiera, e se è possibile a coinvolgere altri in questo sforzo. Vogliamo riprendere lo stile proposto da don Marcellino di regalarci nell’incontro il frutto di tali riflessioni e non la reazione immediata a quanto detto dagli altri. E per garantire questo stile e il rispetto dei tempi della serata affideremo la conduzione della serata ad un ‘moderatore’ (comincerà Anna).

 L’odg sarà il seguente:

- Breve  preghiera introduttiva (a cura dei don)

- 1. La “comunità educante” (tema dello scorso anno pastorale) è questione fondamentale e tema sempre da riprendere nella vita di una parrocchia. In particolare la questione educativa si pone oggi in Italia come ‘emergenza’ (espressione ripresa nel Convegno Ecclesiale di Firenze dei giorni scorsi). Per le nostre parrocchie tale urgenza si manifesta, se pur con sfumature diverse, come problema che spesso suscita tensioni e preoccupazioni.                                                                                                                                                                                    
La parrocchia nell’oratorio impegna molte energie di cuore, pensiero, tempo, strutture e anche denaro… La cura dei bambini, dei ragazzi e dei giovani ha nei momenti propriamente formativi l’espressione più evidente ma nell’oratorio trova altre forme significative: a partire dall’accoglienza informale, alle proposte più strutturate quali lo scautismo, le società sportive, il dopo-scuola…  I contesti dei due oratori sono per alcuni aspetti differenti e per altri simili, ma a Maria Madre è più marcata e spesso problematica la scarsa presenza di adulti con intenzionalità educativa a fronte di una maggior presenza di ragazzi/e ‘in disagio’ relazionale e di ragazzi/e di tradizione musulmana. Da qui la scelta operata da alcuni anni di avvalersi del sostegno di un educatore professionale, del servizio di doposcuola del ‘Picco-lo Principe’ per i ragazzi delle medie e di altre collaborazioni occasionali con altri educatori (per laboratori o attività estive).  Il cammino di sempre più stretta collaborazione delle parrocchie e la ridefinizione in corso di presenze e compiti anche in ambito educativo richiama l’urgenza di individuare e formare il nucleo della comunità educante di un oratorio che dovrà pensarsi sempre più una realtà unitaria pur nell’utilizzo delle due sedi.  E’ così proposto di avviare un confronto e una verifica che a partire dal consiglio pastorale possa poi allargarsi ai vari soggetti della comunità educante (sempre in “formazione” e “riforma”) su questi punti: * molti sono i modelli educativi possibili. Quali sono i tratti irrinunciabili dello stile educativo oratoriano per noi qui a Gratosoglio?  * responsabilità è servizio e non esercizio di un potere. Adulti presenti per vocazione: è ancora possibile?  * situazioni personali ‘difficili’: come accostare i ragazzi, come parlarne, quali percorsi offrire?  Ecc...

Nb:
introdurrà la riflessione in CP don Giovanni. Per darci dei riferimenti di riflessione di ampio respiro (e non ripiegare su soluzioni pratiche ma illusorie) invitiamo alla lettura della allegata scheda A.

ALLEGATO A
Alcune riflessioni ricche di spunti di ampio orizzonte sul tema della “emergenza educativa”, tratte dalla lettera pastorale del vescovo di Novara, mons. Franco G. Brambilla, “Adamo, dove sei?”, Cittadella Editrice:
Dove l’umano appare più fragile è nel territorio dell’educazione, un impegno che oggi sembra ottenere il minimo di considerazione sociale e d’interesse personale. Tutti ne parlano, ma pochi dedicano tempo e disponibilità a questo compito strategico per il nostro domani. Un tempo l’atto di trasmettere le forme del vivere avveniva in famiglia, nella scuola, nella comunità cristiana, nel quartiere, ma oggi s’è rotta l’alleanza che univa queste agenzie educative nell’impresa comune di costruire l’umano in formato grande.
A tale impresa la società dedicava risorse ingenti. Figure di educatori trasformavano la loro passione educativa in vera missione, spendendosi ben al di là del tempo dovuto. Oggi la valutazione sociale di un genitore, maestro, insegnante, educatore, animatore, allenatore, sacerdote, è molto bassa, non solo per l’inconsistenza della remunerazione economica, ma per la marginalità con cui è considerato tale compito nel sogno delle nuove generazioni. La dimensione educativa dell’insegnamento si è indebolita rispetto all’attrazione delle discipline scientifiche o economiche, alle aree del sapere dove l’aspetto formativo pare metodicamente messo tra parentesi.
Di conseguenza, sembra evaporare la forza persuasiva dell’area umanistica, di tutte le forme del sapere ermeneutico, che hanno a che fare non solo con lo spiegare (erklären), ma con il comprendere (verstehen), con il sapere della vita e con la memoria di un popolo. Il mito del genio della scienza e della tecnica popola i sogni di chi entra in università, affascinato da prospettive di successo professionale, e sottrae intelligenti brillanti alla passione educativa, dove ancora è prevalente la presenza femminile, percepita talvolta come una soluzione di ripiego.
Il rapporto tra figure maschili e femminili nella scuola di ogni ordine e grado è il dato più sconosciuto. Esso connota fortemente il momento della crescita ancora con prevalenza di figure materne che, pur decisive, non sono certo un forte antidoto a quella “evaporazione del padre” (Lacan) che ha segnato il Novecento. Questo fatto è lamentato come una delle debolezze strutturali, già della famiglia nucleare, caratterizzata da una persistente assenza del padre, e di conseguenza anche dagli ambienti educativi che dovrebbero compensarne la mancanza.
Sottovalutazione del momento educativo (e delle sue istituzioni) e scompenso della presenza di figure educative paterne e materne (a motivo di famiglie a geometria variabile, cosiddette “plurali”) decreta la debolezza del primo grembo di trasmissione dell’umano. Anzi la famiglia è diventata sospettosa e diffidente nei confronti degli altri soggetti educativi (la scuola e la comunità civile e religiosa), rompendo quell’alleanza secolare che aveva assicurato la trasmissione dell’umano di generazione in generazione, nonostante tutte le discontinuità fisiologiche o le rotture storiche che pure il passato ci ricorda.

- 2. L’anno santo della misericordia è alle porte. Raccogliamo dalla bolla di indizione di papa Francesco sottolineature per la nostra comunità e proposte per vivere questa dono di grazia straordinario. Nb: nell’allegato B (ai membri del cp) ci sono ampi stralci della lettera.      

- 3. varie ed eventuali.                                                  

Grazie del vostro impegno.
Cordiali saluti.  
don Alfredo e la giunta

Mercatino di Natale


Parrocchia Maria Madre 
Cose nuove o usate per idee regalo utili, economici e solidali
Tutti i giorni dalla ore 15 alle ore 18    
SOTTO CASA PARROCCHIALE di via Saponaro 28

Parrocchia San Barnaba
Natale con mercatino usato e non
da sabato 5 a domenica 13  dicembre
Tutti i giorni dalla ore 15 alle ore 19  il Sabato, la Domenica e i festiville 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
CORTILE INTERNO  ORATORIO SAN BARNABA

Il ricavato sarà devoluto per le opere caritative della Parrocchia