24 aprile 2015

MESE DI MAGGIO

Venerdì 17 aprile papa Francesco nell’omelia in s.Marta, riferendosi agli Atti degli Apostoli cap. 5,38-39 riprendendo le parole di Gamaliele: “Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!” diceva: «Quando noi abbiamo o pensiamo qualche cosa contro una persona, e non chiediamo consiglio, la tensione cresce, cresce, cresce e scoppia: scoppia nell’insulto, nella guerra, in tante brutte cose... Il rimedio, la medicina offerta da Gamaliele è: “Fermatevi, fermatevi!” Il suo consiglio serve anche a noi quando abbiamo cattivi pensieri contro gli altri, cattivi sentimenti, quando abbiamo antipatia, odio: non lasciarli crescere, fer-marsi, dare tempo al tempo. Il tempo infatti mette le cose in armonia e ci fa vedere il giusto delle cose. Se tu reagisci nel momento della furia, sicuro che sarai ingiusto... È anche il saggio consiglio di santa Teresa di Gesù Bambino: “fuggire dalla tentazione”, cioè dare tempo, mettere distanza, non lasciare che cresca dentro e si giustifichi e cresca, cresca fino a scoppiare nell’odio, nelle inimicizie. Quando stiamo con questi sentimenti cattivi contro gli altri lottiamo contro Dio, perché Dio ama gli altri, ama l’armonia, ama l’amore, ama il dialogo, ama camminare insieme. Io vi dico francamente: a me succede quando una cosa non piace. Il primo sentimento non è di Dio, è cattivo, sempre. Io l’ho visto in me stesso. Fermatevi, fermiamoci! per dare così spazio allo Spirito Santo, perché ci guarisca lentamente e ci faccia arrivare al giusto e alla pace. Infatti l’orgoglio dei primi porta a voler uccidere gli altri; l’umiltà, anche l’umiliazione, ti porta a somigliare a Gesù. È una grazia che dobbiamo chiedere: Signore, che quando venga l’umiliazione io senta che sono dietro di te, sulla tua strada, che ti sei umiliato. È la grazia della imitazione di Gesù che riguarda non solo dei martiri di cui ho parlato prima, ma anche tanti uomini e donne che subiscono umiliazioni ogni giorno e per il bene della propria famiglia, il bene di altre persone, chiudono la bocca, non parlano, sopportano per amore di Gesù. E sono tanti. Questa è la santità della Chiesa: questa letizia che dà l’umiliazione non perché l’umiliazione sia bella, no: quello sarebbe masochismo ma perché con quell’umiliazione tu imiti Gesù».


Lampedusa, luglio 2013,            Papa Francesco:

O Maria, stella del mare, ancora una volta ricorriamo a te, per trovare rifugio e serenità, per implorare protezione e soccorso.     
Madre di Dio e Madre nostra, volgi il tuo sguardo dolcissimo su tutti coloro che ogni giorno affrontano i pericoli del mare per garantire alle proprie famiglie il sostentamento necessario alla vita, per tutelare il rispetto del creato, per servire la pace tra i popoli.    
Protettrice dei migranti e degli itineranti, assisti con cura materna gli uomini, le donne e i bambini costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di avvenire e di speranza.
L’incontro con noi e con i nostri popoli non si trasformi in sorgente di nuove e più pesanti schiavitù e umiliazioni.
Madre di misericordia, implora perdono per noi che, resi ciechi dall’egoismo, ripiegati sui nostri interessi e prigionieri delle nostre paure, siamo distratti nei confronti delle necessità e delle sofferenze dei fratelli.
Rifugio dei peccatori, ottieni la conversione del cuore di quanti generano guerra, odio e povertà, sfruttano i fratelli e le loro fragilità, fanno indegno commercio della vita umana.
Modello di carità, benedici gli uomini e le donne di buona volontà, che accolgono e servono coloro che approdano su questa terra: l’amore ricevuto e donato sia seme di nuovi legami fraterni e aurora di un mondo di pace. Amen.

Un mese in preghiera con una intenzione comune
 Lungo questo mese preghiamo per i martiri e i perseguitati per la fede del nostro tempo. E tutti insieme chiediamo a Maria la grazia di non cedere alla tentazione dei “cattivi pensieri” che i fatti drammatici di questi mesi vogliono provocare. Ci doni di non cedere al facile coro dei luoghi comuni e delle risposte deresponsabilizzanti. Ci ottenga di non cadere nella trappola della logica vendicativa e violenta. Ma rispondiamo al male che vorrebbe pervadere menti e azioni con una rinnovata decisione di amare, come Gesù:“ … fino alla fine” (Gv 13,1).

Il Rosario sarà pregato insieme:
- all’apertura del mese Mariano: il 1° maggio alle 21 nella chiesa di Maria Madre
- alla chiusura comunitaria: giove- dì 28 maggio ore 21 nella chiesa di S.Barnaba
- alla chiusura decanale: il 31 mag - gio alla parrocchia di S.Maria in Caravaggio
- ogni giorno a MMC in chiesa alle 16.30 (prima della Messa)
- da lunedì a mercoledì a SB in chiesa alle 21
- il giovedì nei diversi rioni (che sa verranno comunicati a parte)
- il venerdì sera invitiamo al ROSARIO IN FAMIGLIA nell’anno del Sinodo della Famiglia (sarà disponibile un semplice sussidio)