31 maggio 2015

... di generazione in generazione

Carissime e carissimi,
“… di generazione in generazione” è una espressione presente spesso nelle Scritture, in particolare nel libro dei Salmi ed esprime, in vari modi e contesti, la ricchezza e la bellezza della vita di fede di una comunità.
Vorrei soffermarmi in particolare su due aspetti che possono aiutarci a vivere con una maggiore consapevolezza e profondità la nostra Festa.
Il primo aspetto è che nella Bibbia, raccontando e ricordando la storia del popolo, con questa espressione si esprime innanzitutto la Fedeltà amorosa di Dio alle nostre esistenze, alla nostra storia nel suo concreto svolgersi, nel bene e nel male (qualche generazione è “malvagia” ma l’Amore di Dio è sempre fedele). Tutto questo lo si può vedere nella storia di Gesù che ha amato i suoi “sino alla fine”.
Il primo atteggiamento quindi che siamo chiamati a vivere è quello della gratitudine, del ringraziamento, della meraviglia di fronte al tanto bene con il quale il Signore ha accompagnato e accompagna i nostri giorni.
Il secondo aspetto che questa espressione ci invita a considerare è quello di conoscere e riconoscere tutti i germogli di bene che ogni generazione ha curato, fatto crescere e trasmesso e che noi siamo chiamati a custodire. La Bibbia ha un termine molto ricco al riguardo: parla di ricordare, che è come dire “tenere nel cuore”. Il cuore è il luogo  delle nostre scelte, delle nostre decisioni e Gesù richiama spesso a vigilare su ciò che abbiamo nel cuore.
Questo ci permetterà di dare valore a tutti i momenti che la nostra comunità ha vissuto e vive, a tutte le età della vita presenti nel tessuto delle nostre relazioni, a tutte le scelte che si impegnano a custodire il cuore della vita del mondo che è Gesù di Nazareth, l’amore di Dio fatto a noi vicino.
È questo il valore profondo del raccontare: non nostalgia, ma Memoria costruttiva per scelte future di fedeltà all’Amore di Dio per questo nostro tempo e questa nostra terra … “di generazione in generazione”.
Con questi sentimenti invitiamo tutti a partecipare ai vari momenti della Festa, a portare i propri ricordi, ringraziamenti, desideri di bene perché ognuno si senta come di casa, in famiglia.
don Marcellino


Milano, 14 maggio 2015.

FESTA PATRONALE SAN BARNABA 2015


Un'estate a Grato

È notte fonda. Anche gli ultimi schiamazzi sul sagrato lasciano spazio ad una quiete che, se non fosse segnata dall'eco costante del traffico che non si arrende mai sui viali qui attorno, sembrerebbe irreale.
Me ne sto con Tobia a godermi un po' di fresco e intanto sbircio poco oltre, là dove una rete separa la casa in cui abito dal campo verde.
“Quanti giorni alla partenza?”. E sì, ne mancano proprio pochi, e il campo verde ma anche quello bianco e a dire il vero anche i campi in cemento si riempiranno di grida festose, spero non troppe baruffe, musica, volti e per ognuno una storia e per ognuno un nome. Manca proprio poco all'oratorio estivo!
Come vorrei che la necessità delle famiglie di impegnare un tempo vuoto si trasformasse in un pieno di esperienza di amicizia, divertimento e soprattutto di un Dio che parla al cuore delle nuove generazioni e a volte anche attraverso un gioco e una mano tesa di un adulto o di un fratello di poco più grande che ti vuole bene.
Come vorrei che il sì di molti adolescenti che hanno deciso di mettersi in gioco in questa esperienza  potesse trasformarsi per la loro vita nella certezza di essere preziosi e che è più bello quando non trattieni nulla ma doni tutto.
L'oratorio estivo quest'anno è segnato da un'importante novità: i bambini delle elementari della nostra comunità parrocchiale saranno accolti in Maria Madre mentre i ragazzi delle medie in S. Barnaba. Non è stata una scelta dettata dalla precarietà degli spazi. Noi crediamo davvero che solo insieme si va più lontano e la sfida di essere un cuore solo in due parrocchie o sgorga dalle generazioni più fresche oppure rimarrà solo un'utopia scritta sui progetti. Noi crediamo che solo l'integrazione e l'eterogeneità salvino dalla ghettizzazione avvilente.
Il tema dell'anno fa esplicito riferimento ai grandi temi di Expo 2015. Anche qui i nostri ragazzi potranno riflettere su ciò che nutre una vita e quello che invece la affama e la rende arida. Potremo riflettere sulle nostre responsabilità per creare un mondo più giusto. Potremo anche affacciarci e gustare la bellezza delle diversità del mondo sottolineata ancora di più in s. Barnaba dall'accoglienza dei bambini della Bielorussia e, per la prima volta, di Sarajevo.

Ma estate è anche altro.
È un Viaggio attraverso molti viaggi. Questa estate Grato, in un ideale tour, farà tappa a Bagolino, fra Lombardia e  Trentino, assieme ai ragazzi delle medie; scenderemo a Bologna dove i nostri adolescenti si faranno compagni e amici di alcuni disabili ospiti di un'Associazione; valicheremo i confini verso est per andare ancora a Sarajevo dove gli occhi dei piccoli di quella terra, ancora segnata dal dolore e dall'ingiustizia, hanno smosso nei nostri giovani, lo scorso anno, sentimenti che per alcuni si sono trasformati in veri e propri progetti esistenziali; andremo oltre anche verso nord, a Parigi con i diciottenni dove avremo modo di entrare in contatto, auspico in una sorta di gemellaggio, con una parrocchia di una periferia della città. Chiude il tutto la vacanza elementari a Biandino sopra Lecco dove i nostri piccoli si cimenteranno in giorni di vita comune e di immersione nella natura. Vorrei anche fare nostra l'esperienza che Marzia, una nostra giovane, vivrà per tre settimane in India assieme ad alcuni giovani presso una missione del PIME. Un altro anno in cui alcuni nostri giovani vanno davvero lontano e questo anche a nome nostro, se non altro perché portano in loro la radice della nostra comunità.

L'immagine di questa estate è un volto in primissimo piano con degli occhiali a specchio in cui si riflette la strada. Ecco, il volto e la strada. Mi sembrano queste le parole più sintetiche e significative per dire cosa ci attende: volti da incontrare, e assieme ri-volti verso l'Alto e verso l'altro. Una strada su cui correre che ti insegna a non perdere nemmeno un attimo per afferrare la vita.

Buona estate!
don Giovanni


CALENDARIO della COMUNITÀ PASTORALE da Domenica 31 maggio 2015

DOMENICA 31 maggio
«SS. TRINITÀ»


Martedì 2 giugno
Ore 14,15 ritrovo sul sagrato di s.Barnaba per i CRESIMATI che partecipano all’incontro col Cardinale a san Siro.


Dal 4 giugno in chiesa sarà allestita la mostra fotografica

“UNA COMUNITÀ RACCONTA …
DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE”



giovedÌ 4 giugno - ore 21 in chiesa
S. Messa presieduta da don Mauro con omelia di don
Lorenzo Nacheli (diacono) in suffragio
dei defunti della parrocchia e in particolare di
don Alberto e dei sacerdoti defunti

venerdÌ 5 giugno - ore 21 in chiesa
Concerto corale di primavera

Sabato 6 giugno - ore 21 in chiesa
“RACCONTO A PASSO DI DANZA”
Spettacolo de’ LOMBELICODELMONDO

DOMENICA 7 giugno
ore 10,30 in chiesa
S. Messa e 35° anniversario di Ordinazione di
Giorgio GUIDI

ore 12,30 in oratorio
La Comunità pranza insieme

Dalle ore 14,30 in oratorio
Divertimenti vari per tutti con possibilità
di degustare prelibate golosità
ore 17,30 CAMPO DI CALCIO
Finale torneo primaverile tra adolescenti dei due Oratori
ore 21,00 in salone
«ASSAGGIO DI CLOWNS»
spettacolo a cura del “Gruppo Preado”

giovedÌ 11 giugno - ore 21 in chiesa
Vesperi Solenni
con don Cesare Pavesi che ricorda
il suo 25° anniversario di ordinazione


Oratorio Estivo 2015

da martedì 9 giugno a  venerdì 3 luglio
Per 1a,2a,3a,4a elementare nella sede di Maria Madre della Chiesa

Per 5a elementare e medie nella sede di San Barnaba


08 maggio 2015

EXPO Occasione per globalizzare la solidarietà

Riportiamo la sintesi del video-messaggio di papa Francesco ai partecipanti alla cerimonia inaugurale
dell’Esposizione universale di Milano tenutasi venerdì 1 maggio


Smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto su chi soffre la fame”. È l’invito di Papa Francesco, chiedendo “un cambiamento di mentalità” sulle questioni alimentari, per "nutrire ogni uomo e donna del pianeta nel rispetto dell'ambiente", evitando “lo spreco e lo scarto”, tenendo ben presenti “i volti di uomini, donne e bambini malnutriti”. Così – dice – l'Expo può essere “occasione propizia per globalizzare la solidarietà”.

Francesco definisce “Importante”, “essenziale”: il tema dell’Expo: «Nutrire il pianeta, energia per la vita».

Poi la forte raccomandazione: “… purché non resti solo un ‘tema’, purché sia sempre accompagnato dalla coscienza dei ‘volti’: i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano”.

Il Papa parla di “una presenza nascosta di questi volti, che - dice - in realtà dev’essere la vera protagonista dell’evento”. Una presenza che il Papa vorrebbe – lo esprime esplicitamente – che “ogni persona che passerà a visitare la Expo possa percepire”.

Egli chiede in modo deciso un cambiamento di mentalità “… per smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane – ad ogni grado di responsabilità – non abbiano un impatto sulla vita di chi, vicino o lontano, soffre la fame. Penso a tanti uomini e donne che patiscono la fame, e specialmente alla moltitudine di bambini che muoiono di fame nel mondo”.

Francesco, all’inizio del suo messaggio, precisa di parlare da vescovo di Roma, a nome del popolo di Dio pellegrino nel mondo intero, “voce – sottolinea - di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte”. A tale riguardo ecco il suo appello: “L'Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà. Cerchiamo di non sprecarla ma di valorizzarla pienamente!”.

Ed ecco anche il suo auspicio: “Il mio auspicio è che questa esperienza permetta agli imprenditori, ai commercianti, agli studiosi, di sentirsi coinvolti in un grande progetto di solidarietà: quello di nutrire il pianeta nel rispetto di ogni uomo e donna che vi abita e nel rispetto dell’ambiente naturale".

Non manca il riferimento preciso alla preghiera per eccellenza del cristiano: quella che ci ha insegnato Gesù: il Padre Nostro in cui diciamo “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”.

“Questa è una grande sfida alla quale Dio chiama l’umanità del secolo ventunesimo: smettere finalmente di abusare del giardino che Dio ci ha affidato, perché tutti possano mangiare dei frutti di questo giardino. Assumere tale grande progetto dà piena dignità al lavoro di chi produce e di chi ricerca nel campo alimentare”.

Poi ricorda il Primo Maggio, giorno dedicato al lavoro, perché non vuole dimenticare i volti di tutti i lavoratori che si sono faticosamente prodigati per la riuscita l'Expo di Milano, specialmente dei più anonimi, dei più nascosti, che anche grazie a Expo hanno guadagnato il pane da portare a casa. E due appelli di Francesco davvero universali: “Che nessuno sia privato di questa dignità! E che nessun pane sia frutto di un lavoro indegno dell’uomo!".

E ancora: “E che non manchi il pane e la dignità del lavoro ad ogni uomo e donna”.



CALENDARIO della COMUNITÀ PASTORALE da Domenica 10 maggio 2015

DOMENICA 10 maggio
«VI DOMENICA DI PASQUA»

Ritiro dei ragazzi del CIC4 (5a el.) in preparazione della Prima Comunione e Cresima
ore 15,00 Chiesa MMC: Prima Confessione dei ragazzi del CIC3 (4a el.).

Celebrazione degli anniversari di Matrimonio
ore 10,30: Chiesa di San Barnaba
 ore 11,00: Chiesa  di Maria Madre


Lunedì 11 maggio
ore 15,00   Sala Molaschi MMC: TERZA ETÀ
ore 21,00   Saletta Caritas SB: «ASCOLTA & CAMMINA». Lettura di un libro della Bibbia.
ore 21,00  Sala Oratorio SB: Formazione Animatori Oratorio Estivo.                                           

Martedì 12 maggio
Gita-pellegrinaggio della Terza Età della
Comunità pastorale all’Eremo di
SANTA CATERINA DEL SASSO
ore 15,30 Cappellina Chiesa MMC: Lettura continua del Vangelo di Marco.
ore 18,00 Saletta Caritas SB: «PRENDI IL LIBRO E MANGIA». Incontro sulla Parola della Domenica tenuto da don Francesco.

Mercoledì 13 maggio
ore 21,00 Sala Oratorio SB: Gruppo 18/19nni.

Giovedì 14 maggio
«ASCENSIONE DEL SIGNORE»
Orari delle S. Messe:

* Maria Madre della Chiesa: ore 17,00
* S. Barnaba:              ore 18,00 e 21,00

Venerdì 15 maggio
ore 17,30 Oratorio MMC: Gruppo Pre-Ado.                    
ore 18,30 Salone-teatro SB: Gr. Pre-Ado1 (1a media).            
ore 20,45 Salone-teatro SB: Gr. Pre-Ado2  (2a-3a media).

DOMENICA 17 maggio
«DOMENICA DOPO L’ASCENSIONE»
ore 11,30 Chiesa MMC: Celebrazione dei Sacramenti della Cresima e della Prima Comunione.
ore 15,30 Chiesa SB: Celebrazione dei Sacramenti della Cresima e della Prima Comunione.

Lunedì 18 maggio
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: TERZA ETÀ
ore 21,00 Saletta Caritas SB: «ASCOLTA & CAMMINA». Lettura di un libro della Bibbia.
ore 21,00  Sala Oratorio SB: Formazione Animatori Oratorio Estivo. 
                                             
Martedì 19 maggio
ore 15,30 Cappellina Chiesa MMC: Lettura continua del Vangelo di Marco.
ore 18,00 Saletta Caritas SB: «PRENDI IL LIBRO E MANGIA». Incontro sulla Parola della Domenica tenuto da don Francesco.
ore 18,30  Oratorio MMC: Formazione Animatori Oratorio Estivo.

Mercoledì 20 maggio
ore 15,00 Saletta Caritas SB: Catechesi della TERZA ETÀ.

Venerdì 22 maggio
ore 18,30  Oratorio MMC: Conclusione dei Cammini dei Pre-Ado (1a-2a-3a media).

Sabato 23 maggio ore 21,00
Chiesa san Barnaba

Solenne celebrazione eucaristica
nella Veglia di Pentecoste

Di conseguenza non verranno celebrate le ss. Messe delle ore 18,00 in entrambe le chiese.

DOMENICA
24 maggio
«PENTECOSTE»
Le messe avranno orario festivo nelle due chiese parrocchiali.
«VI DOMENICA DI PASQUA»

ore 14,30 Pellegrinaggio in città dei genitori e ragazzi del CIC1 (2a  elementare).
ore 19,00 Saletta Caritas SB: «IL DESIDERIO DI DIO». Lectio divina per i Giovani sul “Magni ficat”. Al termine cena fraterna condivisa.


Uomini di Galilea, perché state guardando il cielo? Questo Gesù verrà...

La comunità cristiana tra memoria e attesa...
Il valore del Consigliare.



Dipinto a mano icona copta Ascensione di Gesù
Il brano dell'Ascensione, a cui le parole sopra riportate fanno riferimento, mi pare ci possa suggerire gli atteggiamenti e gli stili con i quali entrare nel vivo dell'esperienza cristiana.

La parola del Vangelo è quella che sta all'origine della nostra vita di fede. Noi non crediamo in un Dio qualsiasi ma nel Dio di Gesù Cristo, che ha rivelato il proprio volto attraverso l'esperienza umana, la vita, la morte, la Pasqua del proprio Figlio.   
Credo ci faccia sapere bene ricordare ("riportare al cuore") gli inizi, l'originalità del nostro assenso credente, perchè se si perde di vista la buona notizia della salvezza rischiamo di ridurre tutto ai nostri sforzi, alle nostre realizzazioni, ai nostri progetti e di trasformare la Memoria fondativa della nostra vita in nostalgia dei "tempi passati".

Un secondo atteggiamento spirituale che ci viene suggerito è quello dell'Attesa ("ritornerà..."). I discepoli di Gesù devono imparare a rileggere la propria vita come opera che abbisogna di una infinita pazienza, fondata sulla Sapienza che ci invita a rispettare i tempi dello Spirito che lavora nel cuore dell'uomo e non sempre coincide con le urgenze del calendario, con la fretta di vedere e raccogliere i frutti del proprio lavoro. La Chiesa vive nell'attesa della sua venuta e quindi cammina con fiducia, sapendo che il futuro è abitato dalla presenza del Signore e per questo non c'è ragione per avere paura o essere tristi.

Coltivare questi due atteggiamenti spirituali ci introduce ad una comprensione più profonda del terzo richiamo che vorrei raccogliere dal brano degli Atti.
I discepoli che si attardano a guardare il cielo vengono riportati alla realtà da due angeli: il cielo lo si cerca in terra perchè la rivelazione ha preso la forma dell'umano, di questa terra benedetta da Dio che in Gesù l'ha visitata. Gli angeli, messaggeri della Parola, ci riportano coi piedi per terra perchè ci ricordano che proprio la Parola di Dio è il criterio per "camminare la vita", è sempre da ascoltare legati alla vita nella sua concretezza, nel suo vissuto ordinario e feriale. E gli angeli sono due, numero denso di significato nelle Scritture Sante, che designa il principio della fraternità.

Proprio in questa prospettiva vorrei richiamare il profondo valore del "Consigliare" nella comunità cristiana. Non è solo avere ad esprimere dei "pareri" ma è aiutarci ad ascoltare più profondamente ciò che dice oggi lo Spirito alla Chiesa per essere fedele alla proposta evangelica, in modo significativo e pieno di speranza per gli uomini di questo mondo.
don Marcellino

A proposito di Consigliare… l’iter verso la formazione del Consiglio Pastorale

Per due domeniche si sono raccolte le candidature nelle Messe delle due parrocchie. 
Dallo spoglio compiuto la sera del 26 aprile sono risultate:
in S.Barnaba  181 schede presentate di cui 8 nulle per un totale di 107 candidati proposti.
In Maria Madre 130 schede presentate di cui 9 nulle per un totale di 67 candidati proposti.

Sono candidate e candidati rappresentativi di tutte le età e di entrambe le comunità parrocchiali.
Il primo compito della commissione (la giunta del precedente Consiglio con don Marcellino e don Alfredo) è quello di verificare la reale disponibilità dei candidati proposti (non importa quante candidature la singola persona ha ricevuto) per poi procedere a definire il gruppo di lavoro del nuovo CPP tenendo conto del necessario mix tra ’vecchi’  e nuovi membri e la possibilità di raccogliere voci (meglio dire “consigli”) dalle persone che in diverso modo abitano alcune ‘periferie’ delle nostre comunità.
Le indicazioni di papa Francesco e del nostro Vescovo vanno infatti nella direzione di una doverosa ri-forma della vita delle nostre Comunità cristiane a partire dal rinnovato  impegno missionario che il mondo di oggi, con le sue nuove sfide ci provoca a raccogliere.
A Pentecoste sarà data comunicazione della composizione del nuovo Consiglio.