11 dicembre 2015

Misericordiosi come il Padre

Nel motto Misericordiosi come il Padre si propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (Lc 6,36-38). Il logo - opera del gesuita Padre Marko Rupnik - si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando una immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo, e lo fa con amore tale da cambiargli la vita. Un particolare, inoltre, non può sfuggire: il Buon Pastore con estrema misericordia carica su di sé l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e il futuro che lo attende, contemplando nel Suo sguardo l’amore del Padre.

La scena si colloca all’interno della mandorla, anche essa figura cara all’iconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. D’altra parte, la profondità del colore più scuro suggerisce anche l’imperscrutabilità dell’amore del Padre che tutto perdona. (dal sito ufficiale del Giubileo)


Francesco sui modi di vivere il Giubileo
Papa Francesco apre la porta Santa di San Pietro
… Ho chiesto che la Chiesa riscopra in questo tempo giubilare la ricchezza contenuta nelle opere di misericordia corporale e spirituale. L’esperienza della misericordia, infatti, diventa visibile nella testimonianza di segni concreti come Gesù stesso ci ha insegnato. Ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà certamente l’indul-genza giubilare. Di qui l’impegno a vivere della misericordia per ottenere la grazia del perdono completo ed esaustivo per la forza dell’amore del Padre che nessuno esclude. Si tratterà pertanto di un’indulgenza giubilare piena, frutto dell’evento stesso che viene celebrato e vissuto con fede, speranza e carità... 
Le sette opere di misericordia corporale
1. Dar da mangiare agli affamati. 2. Dar da bere agli assetati.
3. Vestire gli ignudi. 4. Alloggiare i pellegrini. 5. Visitare gli infermi. 6. Visitare i carcerati. 7. Seppellire i morti.
Le sette opere di misericordia spirituale
1. Consigliare i dubbiosi. 2. Insegnare agli ignoranti. 3. Ammonire i peccatori. 4. Consolare gli afflitti. 5. Perdonare le offese. 6. Sopportare pazientemente le persone moleste. 7. Pregare Dio per i vivi e per i morti. 
A proposito di opere di misericordia … ringraziamo i ragazzi di 1° media coi loro educatori per aver contributo alla raccolta della Colletta Alimentare del 28 novembre scorso - un gesto che garantirà un maggior aiuto a famiglie in difficoltà.  

Grazie a tutti quanti hanno risposto generosamente all’invito dei Centri di Ascolto della Comunità Pastorale per la SETTIMANA DELLA CARITA’ offrendo alimenti destinati ai nostri fratelli in difficoltà o acquistando ai mercatini Caritas, del Gruppo Missionario e delle parrocchie. Anche così impariamo misericordia.

Il Sacramento della Riconciliazione...

in vista del Natale si celebrerà:

· per gli Adolescenti e 18/19nni Lunedì 21 dicembre: ore 21 Chiesa MMC

· per i Giovani e gli Adulti 
* Celebrazione comunitaria: Martedì 22 dicembre: alle ore 21,00 Chiesa SB
· per la Terza Età 
Lunedì 14 dicembre: ore 11,00 Chiesa MMC Mercoledì 16 dicembre: ore 15,00 Chiesa SB

Negli altri giorni e nelle due chiese:

* Sabato 19 dicembre dalle 16,00 alle 17,45

* Mercoledì 23 e Giovedì 24 dicembre dalle ore 9,30 alle ore 12,00 e dalle ore 15,30 alle ore 17,45

CALENDARIO della COMUNITÀ da Domenica 13 dicembre 2015

DOMENICA 13 dicembre
V DOMENICA DI AVVENTO

ore 9,30-15 alla SAMZ ritiro d’Avvento gruppi Preado
ore 10,30 per Cic 1 partecipazione alla S. Messa SB e a seguire incontro nel salone-teatro SB fino alle 12,30 

Nel pomeriggio oratorio SB Festa di Natale dell’USSB
Lunedì 14 dicembre

Novena di Natale
da Lunedì 14 a Venerdì 18
alle ore 7,20: ragazzi Medie Chiesa SB
alle ore 8: ragazzi Elementari  Chiesa SB
alle ore 8: ragazzi Elementari Chiesa MMC  

ore 11,00      Chiesa MMC: Riconciliazione della TERZA ETÀ; a seguire S. Messa e Pranzo.
ore 18,30      Oratorio MMC: Incontro Gruppo Preadolescenti.
ore 19,30 Oratorio MMC: Incontro Gruppo ADO.
ore 21,00 Saletta Caritas SB: Lettura del libro dell’Esodo e dei Numeri a cura di don Francesco.

Mercoledì 16 dicembre
ore 15,00 Chiesa SB: TERZA ETÀ: Riconciliazione e scambio di auguri.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 17 dicembre
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo 18/19nni.

Venerdì 18 dicembre
ore 18,00 Oratorio SB: incontro Pre-Ado1 e Pre-Ado2

Sabato 19 dicembre
ore 10,30 Chiesa SB: Liturgia penitenziale CIC 4
ore 16,30 Chiesa SB: Liturgia penitenziale gruppi Preado e a seguire festa di Natale coi genitori
ore 21,00 Chiesa SB: Concerto di Natale con la Corale di S. Barnaba, Maria Eleonora CAMINADA (soprano), Simone BIFFI (organista) e Stefano BORSATTO (direttore). (vedi manifesto)

DOMENICA 20  dicembre
«DOMENICA DELL’INCARNAZIONE»
ore 10,30 Centro “P. Vismara”: Festa dei Gruppi famigliari.
ore 19,00 Saletta Caritas SB: Lectio divina per Adolescenti, 18/19nni e Giovani, seguita da cena.


ore 10,30 SB e ore 11,00 MMC
Benedizione dei “Gesù Bambini” da deporre nei propri presepi


Lunedì 21 dicembre
ore 18,00   Oratorio MMC I ragazzi del Gruppo Pre-Ado.
Ore 19,30 Oratorio MMC festa di Natale adolescenti e ore 21 confessioni in chiesa MMC
ore 21,00 Chiesa SB: Concerto di Natale del Gruppo musicale “Note di Arcadia”. (vedi manifesto)

SANTO NATALE 2015

GIOVEDÌ 24 dicembre

Nella Vigilia di Natale non manchi l’opportunità di sostare in preghiera, in chiesa o a casa  davanti al presepe, per contemplare il grande mistero di Dio che si fa uomo.

ore 18,00: S. Messa della vigilia nelle due chiese.
ore 23,15: Apertura serale delle due chiese.
ore 23,40: Momento di veglia.
ore 00,00: Eucarestia nella Notte Santa.

VENERDÌ 25 dicembre
«NATALE DEL SIGNORE»

Orari delle Ss. Messe:
Chiesa MMC:  9,00 -11,00    Chiesa SB:  10,30 - 18,00

SABATO 26 dicembre
«S. Stefano, primo martire»

Orari delle Ss. Messe:
Chiesa MMC:  9,00 - 18,00     Chiesa SB:  10,30 - 18,00

DOMENICA 27 dicembre
«S. Giovanni Apostolo ed Evangelista»

GIOVEDÌ 31 dicembre
Nelle due chiese:

ore 18,00 S. Messa della “OTTAVA DEL NATALE nella Circoncisione del  Signore” che si concluderà con il canto del “Te Deum” di ringraziamento.

VENERDÌ 1 gennaio
«OTTAVA DEL NATALE nella circoncisione del Signore»
Le Ss. Messe seguiranno il normale orario festivo


DOMENICA  3 gennaio
«DOPO L’OTTAVA DEL NATALE»

MARTEDÌ 5 gennaio
Nelle due chiese:
ore 18 S.Messa vigiliare dell’EPIFANIA DEL SIGNORE

MERCOLEDÌ 6 gennaio
«EPIFANIA DEL SIGNORE»
In bici o a piedi rinnoviamo la bella esperienza della CICLOBEFANA. Ritrovo ore 14,30 da SB in bici e 14,45 da MMC a piedi visita agli anziani delle case di riposo del quartiere.
Conclusione nell’oratorio di MMC                con tombola e merenda.

Sabato 9 gennaio
ore 10,30 e 14,30 Salone-teatro SB:  CIC2 (3a el.).
ore 10,30 e 14,30 Salone-teatro MMC: CIC4 (5a el.).

DOMENICA 10 gennaio
«BATTESIMO DEL SIGNORE»

ore 15,00 Salone-teatro MMC: Incontro Genitori e Ragazzi del CIC1 (2a el.).
ore 15,00 Salone-teatro SB:  Incontro Genitori e Ragazzi del CIC3 (4a el.).


Note dal Consiglio pastorale

L’incontro del Consiglio Pastorale del 1 dicembre scorso è stato dedicato quasi totalmente alla ‘pastorale giovanile’ e in particolare all’oratorio. Nell’intervento introduttivo don Giovanni, invitando a superare “miopie, strabismi e critica nostalgica”, ha invitato a porsi la domanda: “quale oratorio siamo chiamati ad ‘inventare’ per i ragazzi e le famiglie del nostro quartiere oggi?”. Dopo aver illustrando i dati disponibili sulla composizione del contesto giovanile dei quartieri che compongono la nostra comunità pastorale, in specie la popolazione in età scolare,  d.G. ha proposto due parole chiave attorno alle quali raccogliere le sfide di oggi: “integrazione” e “missione”. I vari interventi hanno accolto e completato la riflessione proposta e si è così meglio delineato il risvolto complessivo della proposta.

INTEGRAZIONE sociale (famiglie di diversa estrazione sociale coinvolte nella costruzione di una società civile capace di includere e perseguire il bene di ognuno), tra generazioni (dove le ‘consegne’ del mondo adulto e anziano ai ragazzi e giovani passano attraverso la stima che fa spazio, il coinvolgimento non strumentale o interessato, il servizio come occasione di incontro sui valori fondamentali a partire dai bisogni dei più piccoli), etnica (valorizzando i valori e le tradizioni delle famiglie straniere di origine cristiana perché possano esprimersi quali soggetti attivi nella vita della parrocchia e dell’oratorio), religiosa (relazioni di conoscenza e rispetto reciproco sono più che mai non rinviabili nei confronti di fratelli di altre confessioni  cristiane e anche di altre religioni, in particolare musulmani).

MISSIONE: la scelta di “tenere basso il muretto di cinta” apre alla possibilità di una missione QUI(!), perché spesso in oratorio troviamo ragazzi che non fanno parte della cerchia conosciuta dei frequentatori dei gruppi formativi tradizionali. La loro presenza (nb: non cercata da noi!) ci chiama alla responsabilità di una relazione umana aperta, rispettosa e per questo testimoniante. Anche se questo nuovo modo di pensare e vivere l’oratorio evidenzia la lacuna determinata dalla quasi totale assenza di adulti e giovani che lo ‘animano’ (perché sono ‘l’anima’ dell’offerta educativa dell’ambiente oratoriano e ‘danno l’anima’ perché l’oratorio sia occasione di incontro significativo e di annuncio dell’amore di Dio)... da qui i vari momenti di tensione e fatica che talvolta rendono difficile il clima in oratorio.

Ma come fare? Comprendiamo che c’è bisogno di adulti disponibili e capaci di rapportarsi coi giovani in modo coinvolgente. Come pure verso coloro che sono di altre esperienze religiose occorre superare la non conoscenza che genera paura e offrire relazioni che “sveglino le differenze”, cioè le sottolineino e le rendano chiare in vista di un confronto vero e costruttivo.
Per tutti questi motivi siamo chiamati un po’ tutti ad operare una ‘conversione’ di atteggiamento verso quello che dice papa Francesco: “guardare gli altri e il mondo con occhi di misericordia” e aprirci alla realtà attuale che davvero è cambiata e domanda un diverso approccio… nella realtà diversa di oggi ci è chiesto di pensare e agire in modo diverso e anche se costa grande fatica è però “occasione di grazia”.

Il progetto educativo oratoriano, giustamente in sempre continuo aggiornamento, basato sui tre fuochi: Gesù, vita comune e carità, ora è chiamato ad integrare pure questo felice ma impegnativo intento: un oratorio che accoglie tanti, accompagna molti e conduce a Gesù alcuni.
Ora queste riflessioni le affidiamo a tutti e saranno riprese negli incontri del Consiglio dell’oratorio, dei vari gruppi educatori e animatori (comprese le società sportive e gli scout) e nella settimana dell’educazione di fine gennaio. Tutti possiamo e dobbiamo sentirci coinvolti in questa opera di rinnovamento, dando ciascuno il proprio contributo anche critico - di riflessione e confronto, ma anche di collaborazione nei turni di presenza e di altri servizi, e… perché no: di preghiera!

Gli auguri del nuovo vescovo di Santo Amaro in San Paolo del Brasile

Carissimo don Alfredo, sacerdoti e suore. Amici di San Barnaba. Sto arrivando anche per questo Natale per tenervi informati circa la mia vita e per dirvi che non vi ho dimenticati! Ho saputo che don Marcellino ha ricevuto un altra missione molto importante e delicata. Lo ringrazio attraverso questo scritto anche perché non ci siamo molto conosciuti ma ho saputo del bene che ha seminato nella nostra parrocchia.
Avete ormai saputo che la mia nomina ora è ufficiale. Il Santo Padre mi affida una Diocesi tra le più grandi del Brasile: Santo Amaro! Si trova nella grande periferia di San Paolo, la popolazione raggiunge quasi i quattro milioni, 113 parrocchie che vanno dai ventimila ai centomila abitanti ciascuna. Trecento favelas!!! Duecentoventi sacerdoti. Insomma, dimensioni che in Italia spaventano. Solo per farvi un’idea… ieri io e il vescovo emerito, abbiamo cresimato più di ottocento giovani appartenenti ad uno dei 13 decanati.
E poi ci sono tutte le sfide legate all’urbanizzazione, la vita nelle fevelas con la violenza, la droga, la prostituzione… Quindi sono certo che il Signore mi sta mettendo alla prova per vedere se davvero mi fido di Lui, perché io certamente mi sento impotente. Per fortuna, ho scelto come motto per la mia vita episcopale la frase che si trova in Corinzi: “Ti basta la mia grazia”. E’ venuta l’ora di vedere se davvero mi basta la sua grazia per affrontare questa nuova e complessa missione.

Sono certo che posso contare sulle vostre preghiere e questo mi da molto animo e fiducia. Ho imparato anch’io come papa Francesco a dire: “ricordatevi di pregare per me”. Vedo che con Lui funziona!!!!

Per questo Natale auguro la gioia di poter sentire nelle vostre case una presenza nuova, un volto nuovo, una luce nuova: la luce dell’Amore che risplenderà in ogni gesto e in ogni atto di misericordia e di carità. Gesù verrà sicuramente alla luce grazie al vostro amore.
E’ da molto che non ci si vede.  Spero poter venire nel prossimo anno per celebrare con voi i 30 anni di ordinazione presbiterale e i 10 anni di episcopato. Gli anni passano!!! Forse a settembre, se riuscirò a scappare… Buon Natale a tutti e un Santo Anno della Misericordia.                                  
p. Giuseppe  Vescovo di Santo Amaro - Brasile