03 maggio 2018

Il bisogno di celebrare

Carissimi, stiamo vivendo il tempo pasquale che è il più bello dell'anno liturgico perché ci offre di celebrare la pienezza del dono della salvezza nelle sue diverse sfaccettature. Tutti sappiamo che in Gesù crocifisso e risorto siamo salvati da Dio, ma la celebrazione di questi misteri nelle diverse vocazioni e nei diversi passaggi di crescita della nostra vita è certo un momento importante e gioioso.

Celebrare è un bisogno fondamentale della vita delle persone e anche dei popoli, ce lo ricordano le giornate di festa civile che viviamo in questo periodo.       

Celebrare non è solo ricordare - cosa oggi più che mai necessaria - ma riconoscere che la nostra vicenda attuale è stata segnata da un evento decisive del passato che ancora oggi produce i suoi effetti positivi ed impegnarsi a rinnovare la vita personale e sociale secondo i valori ricevuti.  
In chiave religiosa è accogliere nuovamente in modo festoso il dono ricevuto da Dio come grazia a cui corrispondere con l'obbedienza della fede, la volontà di conversione e la docilità ai disegni di Dio.

Il primo grande dono che celebriamo è quello del Battesimo che vediamo le famiglie chiedono con sempre maggiore convinzione e preparazione. E' proprio bello e significativo il gesto dell'accoglienza dei bambini nella messa domenicale e invito tutti a viverla come momento di memoria grata per il sacramento che ci ha reso cristiani.

Sempre nella luce della Pasqua la celebrazione della prima Riconciliazione e Comunione e, il prossimo 13 maggio, quella della Cresima sono un dono prezioso per le famiglie coinvolte coi loro bambini e un appello a tutta la Comunità a far conto sulla grazia di questi sacramenti per il cammino della vita con lo stesso "timore e tremore" gioioso e la stessa genuinità della prima volta dei bambini.

Come pure gli anniversari di Matrimonio sono occasione preziosa per esaltare la fedeltà d'amore di Dio che questi sposi riflettono nelle fatiche e nelle gioie della loro famiglia. Ed anche invocazione al Signore per tutte le famiglie della Comunità perché si lascino accompagnare a crescere nell'amore, nelle tante prove della vita familiare, dalla grazia del sacramento e dalla solidarietà delle famiglie amiche. Ma è anche preghiera sincera e sofferta per le coppie segnate dalla ferita della separazione.

La grande festa della Pentecoste quest’anno, nel Sinodo della Chiesa dalle genti, sarà occasione per una celebrazione del dono dello Spirito Santo tutta particolare con l’invito ad una veglia di preghiera tra cristiani delle diverse provenienze del mondo. Chiediamo allo Spirito di ispirare il nostro cammino di Comunità accogliente e missionaria.

Vivremo poi la celebrazione dell'Unzione degli infermi che esprime e realizza ancora di più l'unione di Cristo ai malati e richiama a tutta la Comunità il comandamento di onorare e servire le membra più fragili e delicate.

Infine due altri motivi di celebrazione: il mese di Maggio con la preghiera mariana e la preparazione alla processione del Corpus Domini.

Invito tutti, a cominciare dalle famiglie dei CIC, a dare attenzione particolare alle occasioni di preghiera del Rosario. Quasi mai vedo i bambini partecipare a questa preghiera serale che invece può insegnare loro molte cose. Infatti momenti così possono essere vissuti anche dai nostri bambini e ragazzi insieme ai genitori e ai nonni delle varie parti del quartiere come espressione di quella fede popolare e ‘semplice’ che è l’humus fondamentale per la costruzione di una autentica esperienza di preghiera e di fede.

La decisione del Papa di istituire la memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa ispirerà quest’anno la preghiera della Comunità nella preghiera mariana.

Infine esorto a sostare in adorazione davanti all’Eucaristia in compagnia della Parola il giovedì dopo la messa feriale per coltivare lo spirito di contemplazione. Non è una preghiera facile perché ci richiama anzitutto al silenzio, ma è importante fermarsi  portando a Gesù ciò che abbiamo nel cuore e lasciare che lui lo riscaldi con la sua presenza amorosa.

Ecco come il bisogno di celebrare può trovare occasioni e modi significativi per realizzarsi in questo tempo per ciascuno di noi e le nostre famiglie. Buone celebrazioni!

d.Alfredo